Archive for the ‘Aborto’ Category
venerdì, Novembre 1st, 2013
Eccoli/e, i No194 . Ora et labora per la vita, come ogni primo sabato di mese dispari, intenzionati ad orare davanti agli ospedali dove si effettuano aborti.
In settembre, in quel di Milano era andata buca perchè la questura aveva negato il permesso per via delle contestazioni delle donne. Una bella vittoria!
Qui l’indizione di un nuovo presidio di contrasto.
Gli/le oranti saranno anche a Trieste all’Ospedale Burlo… che i feti xe fioi, no xe brodo de fasoi.
A proposito di brodi; c’è questa sbobba integralista che gira per le città chiedendosi quali saranno le ricadute dell’”ideologia del geneder” sulla famiglia.
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domenica, Settembre 15th, 2013
sempre più in calo; anzi, se lo proibisci, vedrai che sparisce.
Stando alla relazione presentata dal ministero della salute, in Italia il tasso di interruzione volontaria di gravidanza nel 2012 si è ulteriormente ridotto del 4,9% rispetto al 2011 e del 54,9% rispetto al 1982.
Sono contemporaneamente aumentati i medici obiettori di coscienza, sicchè verrebbe da fare 1+1.
Lo fanno i cattointegralisti che lo ritengono merito loro.
Non sappiamo e non sapremo mai quanto abbia pesato nella scelta la rete sempre più fitta dei persuasori dell’ embrionebambino; di certo le enormi difficoltà da loro create nella certezza ed immediatezza del servizio avrà avuto il suo peso; inoltre, come osserva la Laiga, ci sono differenze abissali tra le regioni che spingono le donne a spostarsi, forse anche all’estero e forse anche al fai da te, che si chiama, come una volta, aborto clandestino.
D’altra parte se facciamo il pari con l‘andamento demografico, nemmeno le nascite in Italia sono aumentate, no.
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domenica, Agosto 11th, 2013
Ragionare sull’aborto a partire da appartenenze fideistiche corrisponde al manifestare una vera e propria disabilità del pensiero; significa dare forma ad un ragionamento che non ha aderenza alla realtà per il semplice fatto che non prende le mosse da quella, anche se però, poi, a livello normativo, pretenderebbe di regolamentare.
Succede ogni volta che si mette in campo l’equazione aborto=omicidio, e, come ci mostra questa dettagliata riflessione di Chiara Lalli anche quando si parla di diagnosi prenatale e aborto costruendoci sopra un’altra equazione, ancora più odiosa, e cioè: aborto di un feto con anomalie=discriminazione verso le persone disabili. Questa volta il pensiero che non sta in piedi viene dall’abilità del Comitato di bioetica di San Marino.
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lunedì, Maggio 13th, 2013
Ieri era la festa della mamma, quel giorno carico oltre che di consumismo, di enfasi sul dare la vita, sul figliare, sull’accudire; e quale giornata migliore per marciare all’imperativo di non abortire?!
Poi ieri era anche la giornata in cui 36 anni fa veniva uccisa Giorgiana Masi e la giornata in cui la si voleva commemorare; lei, uccisa da un regime che voleva cancellare la libertà di espressione (che è libertà di vita). Allora la manifestazione non era autorizzata, e nemmeno quella di ieri.
Cionostante è stata fatta lostesso.
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mercoledì, Aprile 10th, 2013
Qui la tortura non è reato; consoliamoci, per quello che può servire, con un recente documento dell’ONU nel quale il comitato contro la tortura ha ripetutamente espresso preoccupazione per le restrizioni in materia di accesso all’aborto e circa i divieti assoluti in materia di aborto come una violazione del divieto di tortura e dei maltrattamenti…
Di questa notizia abbiamo trovato solo la versione deformata dagli organi antiabortisti, null’altro, salvo la nota di Agenzia radicale. Qui.
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martedì, Aprile 2nd, 2013
… ed alle obbiettrici di coscienza.
Dice la Cassazione: la 194 «esclude che l’obiezione possa riferirsi anche all’assistenza antecedente e conseguente all’intervento, riconoscendo al medico obiettore il diritto di rifiutare di determinare l’aborto (chirurgicamente o farmacologicamente), ma non di omettere di prestare assistenza prima o dopo» in quanto deve «assicurare la tutela della salute e della vita della donna, anche nel corso dell’intervento di interruzione di gravidanza».
E’ una sentenza depositata oggi a proposito del ricorso dopo l’appello di una dottoressa condannata per essersi rifiutata di visitare ed assistere una donna dopo un aborto volontario.
Tra piuttosto che nulla, è meglio piuttosto; rimane comunque lo scandalo dell’obiezione di coscienza ormai molto lontano da un regime transitorio di applicazione della legge 194.
Il seme avvelenato contro le donne.
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venerdì, Marzo 29th, 2013
C’è la lettera scarlatta nella copertina del nuovo libro di Chiara Lalli: “A. La verita’, vi prego, sull’aborto”; la A di “adultera” che richiama la colpa stampata addosso… infatti lo stesso si può dire dell’aborto che dovremmo vivere ad imperitura pena, obbligatorio silenzio o dolore indelebile…
Qualcuna di noi lo ha letto e lo ha trovato interessante. In attesa di condividerlo, questo pezzo di Stefania Prandi.
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giovedì, Gennaio 3rd, 2013
nella regione dove, stando alle mappe ricostruite dal Fatto Quotidiano sulla base dei dati emanati dal ministero della salute, vi sono meno obiettori, più consultori e maggior rilascio di RU486; tutto il resto è più o meno un disastro.
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domenica, Dicembre 2nd, 2012
Se mai ci fosse stato bisogno di una prova sul fatto che in Italia se non sei subalterno ai dictat vaticani non vai da nessuna parte, sono arrivati i dati del Censis sull’approvazione o meno, da parte de* italian* , dell’aborto e della RU486.
Il 60% è favorevole al primo, il 54% alla seconda; solo un 26 % vi si oppone dichiaratamente, eppure… eppure in tutti gli ospedali e cliniche italiani, tra il personale sanitario dei reparti ginecologici ecc. ormai, quasi il 100% è obiettore di coscienza. La statistica è ribaltata, la realtà rivoltata, le proporzioni sproporzionate.
Misteri della fede.
Altra ipotesi: solo persone sottilmente perverse scelgono di praticare il mestiere di ginecolog*, come se la maggior parte dei testimoni di Geova fossero addetti alle trasfusioni.
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mercoledì, Novembre 21st, 2012
Tonio Borg da Malta è stato nominato Commissario Europeo per la salute.
Tonio Borg è un integralista antiabortista; nel suo paese, nel 2005, in qualità di ministro dell’interno ha tentato di far inserire il divieto di aborto direttamente nella Costituzione, così, tanto per essere sicuro che a Malta nessuno si sogni di intaccare quel divieto che impedisce alla donna di abortire anche se è in pericolo di vita.
Prima il feto.
E’ successo poco tempo fa nell’europea e cattolica Irlanda.
Savita, irlandese di origini indiane, alla 17essima settimana di gravidanza chiede più volte ai dottori di interrompere la gravidanza, perchè avvertiva un fortissimo mal di schiena e stava per abortire.
L’intervento le viene negato perchè, le viene spiegato, “questo è un paese cattolico”.
Savita muore di setticemia il 28 ottobre scorso, una settimana dopo il ricovero. Il feto è stato asportato dal suo corpo il 23 ottobre, dopo che il cuore del bambino aveva smesso di battere.
Come si può definire la barbarie?
Quello che succede in Irlanda, probabilmente succede anche a Malta.
Tonio Borg ha assicurato che le sue visioni personali non interferiranno con il suo ruolo di Commissario alla Salute. … e qualcun*, per fuffa o per finta, gli ha pure creduto.
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domenica, Novembre 4th, 2012
già… a chi? per difendersi da questi orrori integralistiche “…ogni essere umano innocente, non può e non deve essere condannato a morte…”… gli altri invece: faccìno pure…
Le torinesi ci provano con Madre Terra; almeno lei sa che un seme non è un albero, che un ovulo fecondato non è un essere perchè sa la differenza fra il verbo essere e divenire, tra il presente ed il futuro.
Sante noi tutte che li sopportiamo!
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martedì, Ottobre 9th, 2012
Il Ministro Balduzzi ha presentato i dati definitivi 2010 e preliminari 2011 sulla interruzione volontaria di gravidanza.
In sintesi quello che si poteva già capire: gli aborti calano, gli obiettori crescono. Forse c’è un collegamento tra i due fatti…. non lo sappiamo; sappiamo però che in questo paese le pratiche contraccettive non vanno per la maggiore mentre rimane sempre “in” dichiararsi obiettori (in alcune regioni più dell’80%!).
E non sappiamo cosa intenda il ministro quando auspica un “…coinvolgimento del personale obiettore di coscienza in attività di prevenzione dell’aborto in maniera coerente con le convinzioni di coscienza manifestate“. Militanza attiva pro life? Pressione sulle donne che sono orientate ad interrompere la gravidanza verso la maternità coatta? Che cosa significa “prevenzione dell’aborto” quando una donna giunge in ospedale per abortire? Si propone un riciclo del personale obiettore nei consultori? Probabilmente sì. Non si fanno mancare niente, loro. Far finta di applicare una legge incentivando tutte le opportunità per disattenderla.
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sabato, Agosto 4th, 2012
Continua l’indefesso lavoro di boicottaggio della 194 attraverso la strategia dell’obiezione di coscienza.
Il Comitato nazionale di bioetica ha prodotto, pur non richiesto, un parere in cui l’obiezione di coscienza diventa un diritto costituzionalmente fondato, un baluardo della democrazia a presidio dei “diritti inviolabili dell’uomo”.
Fosse vero, potremmo pure prenderlo in considerazione; il fatto è che è palesemente motivato e costruito con un unico interesse: difendere e proteggere il personale antiabortista degli ospedali fino ad arrivare ai farmacisti che obiettano anche il profilattico.
Le contraddizioni sono macroscopiche; in sintesi messe in evidenza qui.
Qui il parere.
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lunedì, Luglio 23rd, 2012
Il 19 luglio sono state rese note le motivazioni con le quali la corte costituzionale ha stabilito l’inammissibilità della domanda sulla legittimità costituzionale dell’art.4 della legge 194 sollevata dal giudice di Spoleto che doveva rispondere alla richiesta di una minorenne di interrompere la gravidanza.
Ne avevamo parlato qui, chiedendoci se si sarebbe voluto opportunisticamente definire l’embrione come soggetto di primario valore giuridico da tutelare in modo assoluto arrivando così a completare l’opera di demolizione della legge 194 e della possibilità di abortire.
Così non è stato; la consulta ha chiarito che non è compito del giudice decidere; egli ha il solo ruolo di “verifica in ordine all’esistenza delle condizioni nelle quali la decisione della minore possa essere presa in piena libertà morale”. In sostanza, decide la donna. Evviva! …almeno è detto a parole; poi, nei fatti lo sappiamo, è sempre più dura.
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martedì, Luglio 10th, 2012
Che obiettivo ha oggi l’obiezione di coscienza lasciata lì nell’art. 9 della legge 194?
Solo quello di non farla funzionare, questo è evidente. E’ il risultato del semino avvelenato lasciato a suo tempo dal legislatore contro le donne.
Se allora, nel 1978 si poneva il problema di tutelare la libertà del personale sanitario già in servizio, di agire secondo coscienza; da allora in poi, perché un* dovrebbe iscriversi alla scuola di ostetricia se non vuole praticare interruzioni di gravidanza visto che questo intervento è compreso nel mestiere che dovrebbe svolgere?
Viene forse riconosciuto al medico testimone di Geova il diritto di obiettare alle trasfusioni di sangue? No. Se deve praticarla e non lo fa viene perseguito penalmente.
Perché riconoscere su basi morali o di fede a cert* ciò che ad altr* viene negato?
E’ evidente che il riconoscimento dell’obiezione di coscienza nella 194 doveva essere un riconoscimento transitorio, solo per le situazioni in essere.
Lo scorso mese la senatrice Poretti ed il senatore Perduca hanno presentato un disegno di legge che è questo:
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
E’ abrogato l’articolo 9 della legge 22 maggio 1978 n. 194, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”.
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lunedì, Giugno 18th, 2012
Erdogan scopre il divieto l’aborto come incentivo demografico se, come riportato qui, punterebbe ad aumentare la popolazione turca per avere più peso sulla scena internazionale e, soprattutto, per controbilanciare le nascite nel sud est del Paese, attualmente a maggioranza curda.
Perciò se ne è uscito con proclami tipo: Nessuno ha il diritto di abortire un feto nell’utero… e altre assurdità del genere che ovviamente hanno trovato l’opposizione delle donne che gli hanno risposto picche in una bella manifestazione di qualche giorno fa.
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domenica, Giugno 17th, 2012
L’embrione. Ancora!
E stiamo pur certe che questa indefinibile entità verrà agitata nella fattispecie di persona fatta e finita fintantoché non riusciranno a cancellare la parola aborto dall’orizzonte di ogni donna che decidesse di non portare a termine una gravidanza.
Dei fatti in questione ne hanno parlato molti blog con la campagna #save 194.
Ricordiamo brevemente: alla fine del 2011 una ragazza minorenne chiede al consultorio di Spoleto, in virtù degli articoli 4 e 12 della legge 194 di poter abortire senza che ne siano informati i genitori. In questi casi, la struttura sanitaria redige una relazione per il giudice tutelare che, a sua volta, può autorizzare la donna, con atto non soggetto a reclamo, a ricorrere all’intervento.
Di fatti, il consultorio di Spoleto trasmette la relazione al giudice il quale però non prende alcun provvedimento e trasmette invece un rilievo di incostituzionalità all’Alta Corte a proposito dell’articolo 4 della legge 194. La Corte discuterà in merito il prossimo 20 giugno.
A supporto del suo agire il giudice tutelare del Tribunale di Spoleto, cita una sentenza della Corte Europea del 18 ottobre 2011.
Una delizia per gli avvoltoi che da 34 anni aspettano di banchettare sulle spoglie della 194.
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sabato, Giugno 2nd, 2012
e ad impartire ordini di servizio ai suoi dipendenti, banchieri e porporati.
Invece, zacchète, appena fuori casa, sempre a dettare le regole sulla vita delle altre, che siamo noi.
“Il ‘no’ all’aborto e all’eutanasia. Le leggi dello Stato, ha detto il Papa, “non possono riconoscere l’aborto e l’eutanasia” perché “lo Stato è a servizio e a tutela della persona e del suo ‘ben essere’ nei suoi molteplici aspetti, a cominciare dal diritto alla vita, di cui non può mai essere consentita la deliberata soppressione”. Benedetto XVI ha affermato che “le leggi debbono trovare giustificazione e forza nella legge naturale, che è fondamento di un ordine adeguato alla dignità della persona umana”…”
Ma uffa! Una passeggiata in libertà no eh?… Facendo attenzione alle folate di vento… of course…
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martedì, Maggio 22nd, 2012
E’ la legge 40, la legge col burqa, la legge mostro, la legge tortura, quella alla cui stesura premeva, in assoluto e più di tutto, riuscire a formulare un concetto di riconoscimento dell’embrione come soggetto. … “dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito“.
E’ lì, nell’articolo 1. Tutto ruota intorno a quello e da quello discendono le restanti proibizioni con in più il divieto dell’eterologa, così tanto per non farsi mancare un po’ di sano moralismo.
Oggi i ponzi pilati della consulta hanno ridato indietro tutte le scartoffie ai tribunali, che si arrangino.
C’era qualcun* che potesse aspettarsi una decisione forte come un pizzicotto alle orecchie dei monsignori?
No, non è cosa, e prima o poi dovranno sanare anche la contraddizione con la 194 che da 34 anni permette di abortire il concepito. Il loro verbo è proibire, il nostro è lottare.
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domenica, Maggio 13th, 2012
E menomale che ci sono le FEMMINISTE che ne hanno cura, ad iniziare da quella delle donne, e da dove sennò?
- Gustave Courbet L’origine du monde 1866
La campagna di Femminismo a Sud , le proteste a Roma, anche qui
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