Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category

L’occhio del paDRONE

mercoledì, Dicembre 23rd, 2015

Antipatie22A Udine è arrivato il drone urbano: terrà d’occhio gli angoli più nascosti della città, aumenterà la sicurezza dei cittadini e permetterà di bypassare ostacoli senza fatica, effettuando riprese dall’alto da mettere a disposizione di polizia e carabinieri.
Non bastavano, tra private e comunali, 700 telecamere, no.
Non bastavano perchè tanto investimento tecnosecuritario, per un verso è stato un flop, dal momento che i ladri agiscono col volto coperto o mettono fuori uso gli impianti; per l’altro invece, quando si deve tenere a bada la contestazione e la protesta, nulla è mai abbastanza.
Perciò quelli del Protocollo di videosorvegliare (e punire) hanno pensato bene di dotarsi del trabicolo spione… perchè non c’è intervento securitario che non metta al primo posto la sicurezza dell’esercizio del potere che deve sempre sapere chi sei e cosa fai soprattutto se gli fai contro.

The Fake

domenica, Dicembre 13th, 2015

noisiamoqui370Brindano. Brindano, applaudono, si autoapplaudono e si congratulano per l’accordo sul cambiamento climatico di COP 21.
Lo fanno anche certe associazioni ambientaliste come WWF e Legambiente alle quali sta a cuore, a nostro avviso, molto più la prima parola che la seconda della loro definizione; basta leggere Cogliati Dezza: presidente di Legambiente il quale si ritiene certo che si va in modo irreversibile verso un futuro libero da fossili e che si pongono le fondamenta per affrontare sul serio la crisi climatica che affligge il pianeta.…. Come se la crisi climatica fosse una malattia da virus alieno… Per favore! Chi si esprime così già suscita poca credibilità; figuriamoci poi quando aggiunge che gli impegni già annunciati alla vigilia della Cop21, secondo le prime valutazioni, se rigorosamente attuati sono sufficienti a ridurre soltanto di un grado circa il trend attuale di crescita delle emissioni di gas-serra, con una traiettoria di aumento della temperatura globale che si attesta verso i 2.7- 3°C” …. e allora? (altro…)

Sostiene Chefurka

mercoledì, Dicembre 2nd, 2015

noisiamoqui369 Oggi facciamo le replicanti cioè riprendiamo un pezzo di Paul Chefurka già ripreso e tradotto dal blog “Effetto risorse”. Blog interessante da frequentare, soprattutto per valutare quello che concluderanno a COP21.
Qui di seguito il pezzo. Qui il link per chi vuole approfondire anche con i commenti.

Alcuni interessanti fatterelli (e qualche opinione) sulla CO2:

Per ogni 16 gigatonnellate (GT) di CO2 che emettiamo, la sua concentrazione atmosferica sale di 1 parte per milione (ppm).

L’umanità oggi emette circa 40 GT di CO2 l’anno, risultante dalla combinazione di combustibili fossili, produzione di cemento e modifiche dell’uso dei suoli (deforestazione). (altro…)

Brutto clima

lunedì, Novembre 30th, 2015

Non avevamo dubbi che uno degli obiettivi dei dichiarati “stati di emergenza” è quello di evitare imbarazzanti contestazioni. E così al corteo non autorizzato di Parigi il giorno dell’apertura della conferenza sul clima COP21, la polizia carica.
Un brutto clima quando il potere invoca la sicurezza per negare la libertà.
Un brutto clima in ogni caso intorno ad una conferenza che sappiamo già non concluderà molto.
Nelle migliori delle ipotesi adotterà la tattica del salame, come suggerisce qui Gwynne Dyer.
Un modo per prendere tempo quando non c’è più tempo da perdere mentre la Groenlandia si scioglie, il permafrost fonde, il metano esplode e noi siamo qui 11_19_15_Brian_800KDot

 

 

 

… e poi un’altra cosa: sembra che non si discuterà affatto di pressione demografica, con l’arroganza di pensare ad una crescita costante, intesa come modello consumistico, che può essere tale solo per alcun* a scapito di molt*. Se ne è accennato nel dibattito al seguito di questo post… come dice Daniela Green “Vorrei sentire finalmente parlare di RIDUZIONE DEMOGRAFICA al COP 21.
Sennò sono frottole.”

Chi siamo?

sabato, Novembre 28th, 2015

noisiamoqui368Dunque, stando alla Società filologica friulana ed al suo nuovo almanacco per il 2016, l’attuale identità del popolo friulano si gioca fra una squadra di calcio, l’Udinese, e la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) ovvero le “frecce tricolori” che nulla hanno a che fare con l’essere friulane se non la servitù militare del territorio che si deve prendere sulla testa le emissioni di carburante, il rumore assordante e continuo ed il pericolo delle esercitazioni per aria.
Dell’udinese poi, come per ogni squadra di calcio, la provenienza dei giocatori è tutto meno che locale; da un Kadhim Ali Adnan ad un Alexander Merkel passando per un Rodrigo Aguirre e un Esteban Zapata…. (W Zapata :-)). che poi sarebbe anche una bella cosa se il calcio non fosse quella schifezza che è, come business e come vivaio fascista e razzista.
C’è qualcosa che non funziona. (altro…)

Dacci oggi il nostro terrore quotidiano

domenica, Novembre 22nd, 2015

noisiamoqui367Dice il giornale locale per bocca del procuratore di Trieste Mastelloni che bisogna guardarsi da Gradisca “Base ideale” per la jihad, dove è facile mimetizzarsi e fare proselitismo; d’altra parte non si è scoperto essere Gradisca meta di un regolare pendolarismo degli aspiranti jihadisti?
I media sibilano, soffiano, suggeriscono e infine danno corpo alle paure e poi all’odio che è la risposta più facile e rassicurante.
Ormai è un automatismo immediato: gli sciacalli della politica sono sempre lì a scuotere l’albero e vedere cosa viene giù . Già ieri a Udine rsi-fiamma nazionale ci ha provato.
Per il momento ha raccolto un pomeriggio di antifascismo militante.
Bene così.
Per tutto il resto evitiamo i giornali, perlomeno quelli più embedded, e studiamo un po’ di storia o comunque cerchiamo un po’ di analisi serie.
Qualcuna qui, qui, qui… e sosteniamo idealmente i/le combattenti curd* che l’isis lo combattono veramente.

Strage di Ankara: chi è Stato?

domenica, Ottobre 11th, 2015

noisiamoqui366…..La responsabilità di questo attacco è di coloro che hanno fermato il processo di pace per una soluzione della questione curda, di coloro che attaccano il popolo e le sue conquiste per la propria egemonia. Di coloro che vogliono la guerra. Qualunque sia il gruppo utilizzato come esecutore materiale di questo massacro, i mandanti sono Recep Tayyip Erdogan, il l partito dell’AKP e lo stato turco….
Questo uno stralcio dal comunicato di Uiki – Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia.
Che altro dire, se non osservare i segni sempre più evidenti della relazione fra ISIS e stato turco in chiave anticurda e fra stato turco ed Europa in chiave antiimmigrazione e poi osservare quanto l’Europa cede e cederà alle richieste di Erdogan? Queste per esempio: ….che l’Unione europea riconoscala Turchia come “paese terzo sicuro”, cioè come un paese dove “sulla base dello status giuridico, dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico e della situazione politica generale, si può dimostrare che non ci sono generalmente e costantemente persecuzioni, né tortura o altre forme di pena o trattamento disumano o degradante, né pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale” .
Strage dopo strage, quanto la sedicente Europa dei popoli terrà in caldo il massacratore del popolo curdo?

Dolenti note

martedì, Settembre 29th, 2015

Come mettere un grafico in musica.
I dati delle variazioni di temperatura dal 1880 a oggi dall’Amazzonia all’Artico; le medie e le alte latitudini. C’è tutto. Qui. Quattro musicisti, quattro strumenti e ogni nota che corrisponde ad un anno ed il tono è la temperatura, quella ripresa dai dati climatici dal Goddard Institute della NASA per Space Science.
Le note più alte sono anni più caldi.
e forse un giorno ci saranno note così alte che non riusciremo a sentire.

Noi stiamo con Karima

martedì, Settembre 1st, 2015

noisiamoqui365“Io sto con Karima” scrive Simonetta Zandiri narrando la vicenda di questa donna sottoposta a TSO per essersi ribellata alla segregazione del marito in un CIE dopo che entrambi erano andati a denunciare ai carabinieri il tentato stupro della figlia sedicenne.
Qui il post di Simonetta.
Questa è la risposta istituzionale alla denuncia di violenza sessuale: quello che denunci interessa solo in virtù di chi tu sei.
Neanche la violenza è uguale per tutt*; per la figlia di Karima è anche il padre al CIE e la madre al ricovero coatto, oltre all’indifferenza dei media che nella notizia guardano al crimine (sic!) dei documenti irregolari dell’uno e all’irriducibile ribellione dell’altra.
Il circuito istituzionale ci fa guardare a loro come a quelli da punire.
Noi guardiamo a Karima e al suo coraggio.
A lei tutta la nostra solidarietà.

Il terreno del terrore

domenica, Giugno 28th, 2015

noisiamoqui364Qualche giorno fa avevamo letto questa intervista alla comandante curda delle Unità di pro­te­zione popo­lare delle donne (Ypj) Rangin, dove, oltre che a ricordare le caratteristiche generali delle unità Ypj, si specificava quanta fosse l’ipocrisia, per dirla con una parola, della coalizione internazionale nel combattere l’isis (spesso fornito di armi americane o turche)… Era un momento in cui Kobane doveva combattere di nuovo contro i jiha­di­sti penetrati nella città. Quell’attacco è costato 152 morti. Oggi leggiamo che l’isis a Kobane è stato sconfitto e questo ci rasserena.
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Cinquanta sfumature di xenofobia e razzismo

domenica, Giugno 14th, 2015

Antipatie21Sappiamo che cosa è il razzismo e cosa è la xenofobia cui quasi sempre si accompagna.
Ci sono però diversi modi ed espressioni diverse dell’essere razzist* e xenofob*.
Una, tipica della politica leghista e destrorsa, è quell’odioso “prima gli italiani” sollevato sempre in chiave animmigrat*; un “la” che scatena l’automatismo consolidato dell’odio perchè a loro si dà tutto, mentre e noi nulla. Quello, per capirci, che fa dire a una signora di Porpetto, paese di poco più di duemila abitanti che rifiuta l’accoglienza di 8 profughi «Sono senza lavoro, ho il mutuo della casa e il mio cellulare ha dieci anni e soldi per comprarlo nuovo non ne ho: a loro danno 5 euro al mese per la ricarica e io me la devo pagare. Questa non è eguaglianza!»…
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Denigrare e punire

domenica, Giugno 7th, 2015

Antipatie20Del percorso storico circa gli atteggiamenti di Maroni nei confronti degli extracomunitari, ci informa oggi Staffetta ricordandoci che Nell’estate del 2011 il ministro degli Interni Maroni lanciava un appello agli enti locali per accogliere quanti più migranti possibile e faceva requisire l’ex Residence degli Aranci di Mineo per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
La prima tranche dell’inchiesta Mafia Capitale ha chiarito che il business sui migranti rendeva più della droga e la seconda, ha solo aggiunto che loro, i migranti, (e toh, guarda… anche gli zingari), erano una delle mammelle della mucca da mungere.
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Angeli da paura

lunedì, Maggio 4th, 2015

Antipatie18Oggi ci siamo imbattute in due cose.
La prima è lo “scandalo”, la levata di scudi suscitato da un incauto Sandra, consigliere di Sel in comune di Udine, di tentare un ragionamento con qualche nota diversa rispetto ai fatti della manifestazione di Milano.
Il poverino non ha detto nulla di raccapricciante, anzi, non ha proprio detto niente che non possa dire una persona che seguendo l’attualità riesca a fare uno più uno cioè a connettere un due cose, magari anche in modo maldestro o confusionario, ma: chissenefrega delle argomentazioni, quando tutto è interpretato come difesa dei black bloc.
Perchè siamo in uno di quei momenti terribili in cui ogni tentativo di ragionare è bandito e quello che è richiesto è solo uno schieramento a condanna dei cattivi, altrimenti anche tu sei dalla loro parte.
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La mamma di Baltimora in trasferta a Milano

sabato, Maggio 2nd, 2015

noisiamoqui363In questi giorni la mamma di Baltimora, quella che stando alla foto e ai commenti avrebbe rispedito a casa a suon di scappellotti il proprio figlio manifestante nei riot di quella città è stata evocata più volte anche nelle contrade di Milano.
Oggi a Milano avremmo bisogno di tante mamme di Baltimora — Daniela Santanchè (@DSantanche). Tweet della pasionaria dell’ordine pubblico e famigliare.
Battaglioni di mamme al posto della celere disse Beppe Severgnini a Myrta Merlino denaturando già il gesto di quella donna che, come spiegò poi, andava a difendere il figlio dalla polizia violenta che ti mena e ti ammazza con spudorata baldanza….È il mio unico figlio. E alla fine della giornata non voglio che diventi un altro Freddie Gray. Così ha detto.
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Buon 1° maggio! ;-)

giovedì, Aprile 30th, 2015

noisiamoqui362Così dice Bifo di Renzi: E’ incredibile la pervicacia con cui le soluzioni economiche fallimentari di tipo liberista sperimentate negli ultimi trent’anni vengono riproposte con maggior vigore da una nuova generazione di fanatici. Forse la verità è che queste soluzioni sono fallimentari per la società ma perfettamente lucrose per la piccola minoranza finanziaria di cui Matteo Renzi è semplicemente il faccendiere.
Renzi ha la missione di portare a compimento lo smantellamento della solidarietà sociale e imporre la precarietà integrale del lavoro. La sta realizzando con efficacia perché sa interpretare l’ansia di auto-affermazione individualistica e competitiva. Fin quando la catastrofe sociale lo inghiottirà. Ma purtroppo a quel punto avrà inghiottito anche quel che resta della società.
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Più di ieri e meno di domani

domenica, Aprile 19th, 2015

noisiamoqui361Ieri Salvini era a Cividale a fare campagna elettorale, a caccia di voti alimentando le paure de* autocton* con lo spettro dei clandestini travestiti da profughi e poi ad incitarl* con il mito della ruspa, simbolo di fatica e di lavoro, e, udite udite: di equità sociale! In hoc signo vinces, insomma.
E’ un vincere facile il “dàgli al rom” o al “clandestino”, purtroppo. Sappiamo.
Oggi, dopo l’affondamento del peschereccio nel canale di Sicilia, e la morte di circa 700 persone, lo stile non cambia; che se ne stiano a casa o tutt’alpiù a crepare sulle coste della Libia; sì ci vuole un blocco navale.
Non hanno nulla, togliamogli anche la speranza.
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Non fiori ma opere di bene

sabato, Febbraio 14th, 2015

integralismi42Tutto sommato ha ragione Max Felicitas, pornoattore nostrano quando, per San Valentino consiglia di regalare sex toys piuttosto che fiori, cioccolatini e peluches.
Già, perchè nessuna cosa fa star bene come il sesso fatto come si vuole con chi si vuole e acconsente.
Sembra tiri invece una brutta aria se si sta tanto a discutere intorno ad un film come “50 sfumature di grigio” che, letta la trama su wikypedia, sembra un tremendo feuilletton ottocentesco aggiornato con un po’ di prurigine contemporanea.
E su quella prurigine si sta ad invocare censure, a paventare danni sulle giovani menti, a dissertare su modelli educativi e via di seguito.
E’ di gran lunga più oscena la realtà dove si misura una crudeltà quotidiana di prevaricazioni, soprusi e negazione delle soggettività; sessismo, razzismo, omofobia con tutte le 50 sfumature di fascismi che le tengono insieme e ben cementate nei ruoli sessuati che si dovrebbero, quelli sì, accettare e subire, senza nemmeno firmare un contratto preliminare.
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E poi si dice “mai più”

mercoledì, Febbraio 11th, 2015

noisiamoqui360Si disse “mai più” dopo la morte di 366 migranti annegati l’11 ottobre del 2013, davanti a Lampedusa; si dice “mai più” nel mentre che si decide di difendere i confini e buttare a mare le persone.
Null’altro che questo prevede il programma Triton di Frontex; Frontex è l’agenzia europea che ha come mission il controllo delle frontiere nel Mediterraneo.
Oggi contiamo altri 330 morti.
Perchè dire “mai più” se si congegnano le cose in modo che le tragedie possano ripetersi?
Se quello che interessa è difendere i confini, le morti sono solo effetti collaterali.
Poi, lo sappiamo, gli/le immigrat* compresi tutt* quell* che scappano da guerre e dittature, non li vuole nessuno.
Qui in Friuli, da un pezzo stanno facendo a gara fra chi li vuole di meno.
Ora si stanno mettendo a punto le pattuglie italo-austriache per monitorare i confini e respingere meglio l’esercito dei disperati in fuga da guerra, miseria e fame che potrebbe passare dalla “porta” di Tarvisio.
Chiudete quella porta e lasciate che si rovesci quella barca.
Poi si dirà un innocente “mai più”.

L’insostenibile leggerezza dell’essere Charlie

domenica, Gennaio 11th, 2015

noisiamoqui359E’ vero, “Chi non terrorizza si ammala di terrore”.
Si ammala chi ha meno difese intellettuali. I bacilli dell’epidemia vengono puntualmente disseminati dagli untori che periodicamente spargono nazionalismo, xenofobia, razzismo, in questo caso, islamofobia.
Un esempio: le testate e i titoli di alcuni giornali del giorno dopo. Per non contare dichiarazioni varie alla Salvini & Co sullo scontro di civiltà ecc. ecc.
Un brutto male che chiama a quella guerra al terrorismo tanto funzionale ad una nuova stretta con leggi securitarie che colpiranno prima di tutto tutt* noi.
“Terrorismo” è sempre la parola magica del potere: serve ad annientare chi contesta (avete presente questa imputazione attribuita ai NoTav?) come ad annichilire ogni libertà personale.
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Le pubbliche esecuzioni ed il loro indotto

giovedì, Dicembre 11th, 2014

noisiamoqui358Terribile ed insopportabile, come sempre oramai, nei casi di certi delitti, la gestione mediatica intorno all’uccisione del bambino Loris.
Terribile la folla che ha bisogno di purificarsi attraverso la crocifissione di qualcun* ed ancora peggio i telegiornali che amplificano, quasi a reti unificate, sospetti, illazioni, giudizi… la materia prima, le assi con le quali il pubblico realizza il patibolo.
Osceno lo sguardo vojeuristico dentro la vita di una persona rivoltata come un calzino.
Da vomitare tutto l’indotto degli speciali televisivi con sfilate di esperti, criminologi, opinionisti e sullo sfondo, dappertutto, sempre, in casi come questo, la retorica intorno all’essere madre.
Che, in questo cristianissimo paese è status a sé rispetto all’essere donna, che a sua volta è status a sé rispetto all’essere uman*.
E così tutt* inchiodat* nella piazza della pubblica esecuzione di mamma orca, spregevole donna, e mostro disumano. La madre santa sul piedistallo, la madre “fallita” all’inferno. Nel mezzo, se c’è qualcosa, c’è solo speculazione da intrattenimento.
Il processo mediatico fa l’audience e viceversa; l’uno alimenta l’altro e tutt* lì a ragionare per stereotipi e condanne. Oggi,come secoli addietro.