Archive for the ‘Nostra la terra’ Category

The Fake

domenica, Dicembre 13th, 2015

noisiamoqui370Brindano. Brindano, applaudono, si autoapplaudono e si congratulano per l’accordo sul cambiamento climatico di COP 21.
Lo fanno anche certe associazioni ambientaliste come WWF e Legambiente alle quali sta a cuore, a nostro avviso, molto più la prima parola che la seconda della loro definizione; basta leggere Cogliati Dezza: presidente di Legambiente il quale si ritiene certo che si va in modo irreversibile verso un futuro libero da fossili e che si pongono le fondamenta per affrontare sul serio la crisi climatica che affligge il pianeta.…. Come se la crisi climatica fosse una malattia da virus alieno… Per favore! Chi si esprime così già suscita poca credibilità; figuriamoci poi quando aggiunge che gli impegni già annunciati alla vigilia della Cop21, secondo le prime valutazioni, se rigorosamente attuati sono sufficienti a ridurre soltanto di un grado circa il trend attuale di crescita delle emissioni di gas-serra, con una traiettoria di aumento della temperatura globale che si attesta verso i 2.7- 3°C” …. e allora? (altro…)

Sostiene Chefurka

mercoledì, Dicembre 2nd, 2015

noisiamoqui369 Oggi facciamo le replicanti cioè riprendiamo un pezzo di Paul Chefurka già ripreso e tradotto dal blog “Effetto risorse”. Blog interessante da frequentare, soprattutto per valutare quello che concluderanno a COP21.
Qui di seguito il pezzo. Qui il link per chi vuole approfondire anche con i commenti.

Alcuni interessanti fatterelli (e qualche opinione) sulla CO2:

Per ogni 16 gigatonnellate (GT) di CO2 che emettiamo, la sua concentrazione atmosferica sale di 1 parte per milione (ppm).

L’umanità oggi emette circa 40 GT di CO2 l’anno, risultante dalla combinazione di combustibili fossili, produzione di cemento e modifiche dell’uso dei suoli (deforestazione). (altro…)

Brutto clima

lunedì, Novembre 30th, 2015

Non avevamo dubbi che uno degli obiettivi dei dichiarati “stati di emergenza” è quello di evitare imbarazzanti contestazioni. E così al corteo non autorizzato di Parigi il giorno dell’apertura della conferenza sul clima COP21, la polizia carica.
Un brutto clima quando il potere invoca la sicurezza per negare la libertà.
Un brutto clima in ogni caso intorno ad una conferenza che sappiamo già non concluderà molto.
Nelle migliori delle ipotesi adotterà la tattica del salame, come suggerisce qui Gwynne Dyer.
Un modo per prendere tempo quando non c’è più tempo da perdere mentre la Groenlandia si scioglie, il permafrost fonde, il metano esplode e noi siamo qui 11_19_15_Brian_800KDot

 

 

 

… e poi un’altra cosa: sembra che non si discuterà affatto di pressione demografica, con l’arroganza di pensare ad una crescita costante, intesa come modello consumistico, che può essere tale solo per alcun* a scapito di molt*. Se ne è accennato nel dibattito al seguito di questo post… come dice Daniela Green “Vorrei sentire finalmente parlare di RIDUZIONE DEMOGRAFICA al COP 21.
Sennò sono frottole.”

Chi siamo?

sabato, Novembre 28th, 2015

noisiamoqui368Dunque, stando alla Società filologica friulana ed al suo nuovo almanacco per il 2016, l’attuale identità del popolo friulano si gioca fra una squadra di calcio, l’Udinese, e la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) ovvero le “frecce tricolori” che nulla hanno a che fare con l’essere friulane se non la servitù militare del territorio che si deve prendere sulla testa le emissioni di carburante, il rumore assordante e continuo ed il pericolo delle esercitazioni per aria.
Dell’udinese poi, come per ogni squadra di calcio, la provenienza dei giocatori è tutto meno che locale; da un Kadhim Ali Adnan ad un Alexander Merkel passando per un Rodrigo Aguirre e un Esteban Zapata…. (W Zapata :-)). che poi sarebbe anche una bella cosa se il calcio non fosse quella schifezza che è, come business e come vivaio fascista e razzista.
C’è qualcosa che non funziona. (altro…)

Strage di Ankara: chi è Stato?

domenica, Ottobre 11th, 2015

noisiamoqui366…..La responsabilità di questo attacco è di coloro che hanno fermato il processo di pace per una soluzione della questione curda, di coloro che attaccano il popolo e le sue conquiste per la propria egemonia. Di coloro che vogliono la guerra. Qualunque sia il gruppo utilizzato come esecutore materiale di questo massacro, i mandanti sono Recep Tayyip Erdogan, il l partito dell’AKP e lo stato turco….
Questo uno stralcio dal comunicato di Uiki – Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia.
Che altro dire, se non osservare i segni sempre più evidenti della relazione fra ISIS e stato turco in chiave anticurda e fra stato turco ed Europa in chiave antiimmigrazione e poi osservare quanto l’Europa cede e cederà alle richieste di Erdogan? Queste per esempio: ….che l’Unione europea riconoscala Turchia come “paese terzo sicuro”, cioè come un paese dove “sulla base dello status giuridico, dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico e della situazione politica generale, si può dimostrare che non ci sono generalmente e costantemente persecuzioni, né tortura o altre forme di pena o trattamento disumano o degradante, né pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale” .
Strage dopo strage, quanto la sedicente Europa dei popoli terrà in caldo il massacratore del popolo curdo?

Per Kobane e per il popolo kurdo

venerdì, Settembre 11th, 2015

Domani 12 settembre manifestazione in appoggio alla resistenza kurda e alla carovana per Kobane – Trieste – h. 16,00 P.za della Borsa.

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Dopo la fuga dei buoi

mercoledì, Agosto 5th, 2015

nostralaterra11Obama presenta il suo Clean Power Plan, il suo progetto Energia pulita che prevede la riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 32% entro il 2030.
Un po’ tardi, non solo perchè appena a maggio lui stesso aveva autorizzato le trivellazioni nell’artico, una cosa già di per sé, folle; ma perchè, ad ascoltare i report dei glaciologi, dei fisici dell’oceano, dei climatologi non negazionisti, ci stiamo avvicinando molto rapidamente ad un artico senza ghiaccio il che potrebbe preludere a eruzioni di metano catastrofiche quanto l’impatto di un asteroide sulla terra.
Sono parole del prof. Peter Wadhams dell’Università di Cambridge… forse troppo catastrofista e pessimista?
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Il massacro del popolo curdo

domenica, Agosto 2nd, 2015

nostralaterra10Se non era ancora chiaro, ora lo è. Il fatto che la Turchia di Erdogan con l’alibi di attaccare l’isis continui il massacro del popolo curdo.
7 giorni di raid aerei su civili e villaggi col plauso della nato e l’appoggio degli usa.
Qui un’opinione di Gwynne Dyer da Internazionale.
Seguiamo le notizie da Uiki e DaKobanea noi.
Non facciamo mancare la nostra solidarietà.

Legittima autodifesa

lunedì, Luglio 13th, 2015

ecofemminismo15Riprendiamo un importante scritto di Dilar Dirik del Movimento delle donne curde pubblicato sul blog DaKobane a noi. Per capire la battaglia delle donne curde e per arricchire anche il nostro agire.
Buona lettura.

L’audifesa delle donne curde: armata e politica

La resistenza delle donne curde opera senza gerarchia né dominazione ed è parte della più ampia trasformazione e liberazione della società.
Le potenti istituzioni del mondo operano attraverso la struttura-Stato, che ha il monopolio finale sul processo decisionale, sull’economia, e sull’uso della forza. Al tempo stesso ci viene detto che l’odierna violenza diffusa è la ragione per cui lo Stato ha bisogno di proteggerci contro noi stessi/e.

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Cari estinti

lunedì, Giugno 22nd, 2015

ecofemminismo14Lo spiega bene Maria Rita D’Orsogna che stiamo entrando in una nuova era di estinzioni di massa, in cui le specie viventi si estinguono ad un tasso che è cento volte superiore al normale.
Lo spiega riprendendo uno studio appena pubblicato su Science Advances. Sappiamo così che siamo gli spettatori privilegiati di un evento del calibro di quelli che sulla terra non si vedevano da almeno 65 milioni di anni. Non è un bel vedere; ma è comunque bene sapere che il il tasso medio di perdita di specie di vertebrati nel corso dell’ultimo secolo è fino a 114 volte superiore al tasso di fondo; nei secoli precedenti le specie che si sono estinte ci hanno messo fra gli 800 e i 10.000 anni per scomparire… Ora, questo avviene in tempi molto minori e le cause le sappiamo: come ricorda D’Orsogna sono l’arrivo di specie invasive, la perdita di terreno a causa di cementificazione, agricoltura intensiva, deforestazione, emissioni di CO2, cambiamenti climatici e l’introduzione di tossine in atmosfera che alterano ed avvelenano gli ecosistemi.
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Solidarietà e libertà per Samantha

lunedì, Giugno 15th, 2015

nostralaterra912 giugno 2015. Alle 10, ore italiane, Samantha Comizzoli è stata fermata mentre si stava recando ad una manifestazione, come tutti i venerdì, per presenziare, testimoniare e poi divulgare le informazioni sugli orrori quotidiani nella Palestina occupata dal mostro.  Le è stato immediatamente sequestrato il passaporto, probabilmente per il visto scaduto, mentre rapidamente hanno provveduto a fotografarla, schedarla, interrogarla per poi trasferirla nel carcere di Ariel, uno dei più grandi insediamenti di coloni. Da più di un anno Samantha è in Palestina, il visto concesso da Israele scade dopo tre mesi, ma lei ha continuato a resistere giorno dopo giorno, anche durante i bombardamenti della scorsa estate,… continua da TGMaddalena.

Qui un aggiornamento.

Terra! Terra!

domenica, Marzo 29th, 2015

nostralaterra8Non perchè ieri era l‘Ora della Terra, che lascia il tempo -o l’ora- che trova, ma perchè ci sembrava interessante: proponiamo questa traduzione di un articolo di George Monbiot da The Guardian.
(abbiamo omesso solo una piccola parte che riguarda più direttamente al situazione della GranBretagna)
Buona lettura.

Stiamo trattando il suolo come sporcizia. E ‘un errore fatale, dal momento che le nostre vite dipendono da questo -‘ I proprietari terrieri di tutto il mondo sono ora impegnati in un’orgia di distruzione del suolo ‘
Immaginate un mondo meraviglioso, un pianeta in cui non c’è alcun pericolo di rottura del clima, nessuna perdita di acqua dolce, non la resistenza agli antibiotici, nessuna crisi di obesità, niente terrorismo, nessuna guerra.
Potremmo ritenerci fuori da un grave pericolo? Desolato. Anche se tutto il resto fosse miracolosamente risolto, siamo finiti, se non affrontiamo un problema considerato così marginale e irrilevante che potrebbe passare molto tempo senza vederlo citato su un giornale.
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8 marzo con le donne del Kurdistan

sabato, Marzo 7th, 2015

ecofemminismo13Quando ci siamo incontrate con Haskar Kirmizigul, abbiamo fatto uno striscione che abbiamo appeso nella sala della conferenza: le parole curde Jîn Jiyan Azadî, Donne Vita Libertà.
Quello stesso striscione lo abbiamo portato in montagna, appoggiato sulla terra, legato agli alberi ed appeso ai balconi delle nostre case perchè vorremmo che quelle parole regnassero dappertutto.
In montagna per un omaggio alle donne combattenti del Kurdistan che devono fare dei monti la loro casa, ma anche un omaggio al principio di convivenza delle diversità che l’esperimento del Rojava sta mettendo a punto.
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Report da Rojava

sabato, Gennaio 3rd, 2015

nostralaterra7Un compagno ci ha segnalato questo report di Janet Biehl, scrittrice, editorice, artista, e tradutttrice che vive a Burlington, Vermont. Autrice di ecologia o di catastrofe: La vita di Murray Bookchin, di prossima pubblicazione da Oxford University Press.

Qui di seguito la nostra traduzione. Buona lettura.

Dal 1 al 9 dicembre, ho avuto il privilegio di visitare Rojava come parte di una delegazione di docenti universitari provenienti da Austria, Germania, Norvegia, Turchia, Regno Unito, e gli Stati Uniti. Ci siamo ritrovati ad Erbil, Iraq, il 29 novembre e abbiamo trascorso il giorno successivo per imparare a conoscere il petrostato conosciuto come governo regionale curdo (KRG), con la sua politica fondata sul petrolio, clientelare, partiti feudali (KDP e PUK), e le aspirazioni apparenti di emulare Dubai. Ne abbiamo subito avuto abbastanza e il lunedi mattina ci siamo diretti verso il Tigri, dove abbiamo attraversato il confine con la Siria e siamo entrati in Rojava, la regione autonoma a maggioranza curda della Siria settentrionale.

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L’inchiesta

domenica, Dicembre 28th, 2014

nostralaterra6Quelli de “La Repubblica” sono andati a Kobane e ne hanno fatto una puntata de L’Inchiesta.
A parte il merito di parlarne quando ormai non se ne parla più, cioè quando la maggior parte dei media hanno spento i riflettori sull’avanzata dell’IS, sulle crudeltà, sui profughi, sulle bellezze curde della resistenza… l’inchiesta, che ha portato fin là giornalisti e osservatori, ci dà l’idea di non essere stata in grado di guardare alle ragioni della resistenza senza la sfocatura tipica di chi parla di qualcosa che non capisce o non ha interesse a capire a fondo.
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Nascita del mostro

mercoledì, Dicembre 24th, 2014

nostralaterra5Questo mese, per la precisione ieri, sono iniziati i lavori di costruzione di una delle più mostruose opere concepite dalla perversione umana: il canale del Nicaragua.
Che cosa è, è presto spiegato: un canale che taglia in due il territorio del paese centroamericano: lungo 280 chilometri, largo 500 più o meno, profondo 30; collegherà l’oceano Pacifico con quello Atlantico, una nuova strada per navi di 400 mila tonnellate.
Concepito dai cinesi che si sono comprati il governo sandinista di Ortega con promesse di grandi affari e grande sviluppo: una zona di libero commercio, alcune fabbriche, depositi di carburanti e un villaggio turistico.
Il Gran Canal, così si chiama, viene generalmente presentato come un grande progetto che sfiderà il canale di Panama. Il gioco è ancora a chi ce l’ha più lungo nella guerra calda o fredda tra potenze economiche; il cortile di casa degli USA comprato dalla Cina all’ombra della Russia.
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Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò

martedì, Dicembre 16th, 2014

Domani la sentenza.   Comunque vada siamo con voi!!!

Di ritorno dal Rojava

venerdì, Dicembre 5th, 2014

nostralaterra4Comunicato della delegazione internazionale di donne in Rojava

Siamo appena tornate dal Rojava, la regione liberata del Kurdistan nel nord della Siria, e vogliamo innanzitutto dirvi che le donne e gli uomini hanno fatto e stanno facendo la rivoluzione femminista. Le donne hanno assunto un ruolo centrale nella costruzione della nuova società democratica radicale, che è basata sulla liberazione delle donne e sulla costruzione di nuovi soggetti liberi. Questa rivoluzione sta realizzando nella pratica un’elaborazione teorica molto avanzata di messa in discussione in modo profondo tutte le forme di oppressione di genere, classe, provenienza culturale ed etnica, in collegamento con un’analisi radicale degli ultimi 5000 anni di civiltà e di storia delle donne e con una prospettiva di autorganizzazione contro gli interessi del potere colonialista, imperialista e guerrafondaio. (altro…)

Unità di misura

domenica, Novembre 16th, 2014

ecofemminismo10L’attrezzo qui a fianco potrebbe essere lo stumentino da tenere in tasca per ricordarci quanta energia globale si sta accumulando, secondo per secondo, dal 1998. Il conto ci dice che ogni secondo viene aggiunta una quantità pari a quella sprigionata nell’esplosione di quattro bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima. A piacere si possono usare i tasti relativi anche all’energia sprigionati nei terremoti di 6.o Richter o negli uragani come Sandy ecc. … Una curiosità per ricordarci che questo è un altro anno record nelle temperature globali, anzi, gli ultimi 12 mesi, ottobre 2013-settembre 2014, sono stati il periodo di 12 mesi più caldo tra tutti i mesi da quando sono cominciate le registrazioni nel 1880… e perciò, sappiamolo che tutta l’energia accumulata in un modo o nell’altro, ci ricade sulla testa anche con le bombe d’acqua e tutti i fenomeni estremi cui stiamo assistendo da osservatrici o da allagate.
Ecco, per tentare di rimediare a questa tragedia collettiva che comunque ha le sue origini nella dissennatezza umana e soprattutto politica, questa, che cosa fa oltre al classico rimpallo di responsabilità sui condoni edilizi che ha sempre fatto qualcun altro e noi no, noi, noi no?: sblocca le trivelle che possano financo in mare trapanare per cercare l’ultima goccia di petrolio e blocca le rinnovabili che si possa ancora andare di carbone; CO2 su CO2, onda su onda, frana su frana, mort* su mort*.

Lezione di femminismo, … e molto di più

domenica, Novembre 9th, 2014

fonte: http://www.retekurdistan.it/