Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category

Il 23 prima del 25

sabato, Novembre 23rd, 2013

 

Iniziative15aOggi c’è stata la manifestazione di cui avevamo parlato qui.  Abbiamo partecipato pensando anche al 25 novembre ricordando a tutt* quanto la repressione si sia nascosta nelle norme contro il femminicidio. Qui sotto il volantino che abbiamo distribuito corredato delle foto della giornata.

CHI SEMINA REPRESSIONE RACCOGLIE RIBELLIONE

In una tranquilla notte infrasettimanale a Udine succede che passa una volante, un ragazzo estrae quell’arma potentissima che è il dito medio; quelli si fermano, chiedono i documenti ed alla risposta “non li ho”, scendono, lo sbattono a terra, gli saltano addosso, in cinque e più, lo picchiano e lo minacciano, lo arrestano per resistenza e aggressione, un’altra ragazza è spinta a terra, uno si prende un calcio, un’altro che filma la scena, viene arrestato pure lui; altri, un ragazzo e una ragazza vengono denunciati per resistenza senza aver opposto resistenza alcuna, schedati con foto ed impronte.

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Al settimo CIE

mercoledì, Novembre 20th, 2013

noisiamoqui321…. al settimo CIE che chiude, non per merito della politica ma dei suoi “ospiti”, si può affermare che la macchina delle espulsioni è vicina al collasso.
Clandestini, ancora uno sforzo…
Intanto al Ministero dell’Internamento si rimugina per mettere a punto nuove strategie…
Qui sotto un’analisi ed il punto della situazione da Macerie.

Un paio di settimane fa veniva distrutto il Centro di Gradisca, il settimo CIE a chiudere in Italia. Sembrerà scontato, ma è meglio ribadirlo prima che qualche politicante più o meno sinistro pensi di attribuirsi meriti che non ha: questi Centri sono stati formalmente chiusi perché un funzionario ministeriale ne ha ordinato lo svuotamento, ma di fatto sono stati distrutti dal fuoco delle rivolte dei reclusi. Sette su tredici sono chiusi, e anche quelli che restano non se la passano molto bene. (altro…)

Bombe d’acqua e palle di cannone

martedì, Novembre 19th, 2013

noisiamoqui320Disse il ministro Orlando che «il più grande investimento infrastrutturale che il nostro Paese aveva in questo momento il dovere di compiere» era intervenire sul dissesto idrogeologico.
Disse anche che  per intervenire sulle aree più dissestate sarebbero serviti 11 miliardi di euro.
Stanziarono pochi spiccioli.
Il governo di cui Orlando è parte ed i governi precedenti, si sono invece impegnati concretamente per 14 miliardi di euro nell’acquisto degli F35 fallati e difettosi;  e ieri, mentre la Sardegna annegava, al salone dell’aereonautica di Dubai la sottosegretaria di stato Roberta Pinotti (Pd) annunciava l’accordo per l’acquisto di sei cannoniere volanti MC-27J Praetorian; spesa prevista per questi aerei da trasporto dotati di cannone in grado di spazzare via con un colpo un’area come un campo di calcio: circa cento milioni di euro.
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La repressione delle larghe intese

lunedì, Novembre 18th, 2013

noisiamoqui319La fotografia della situazione attuale è presto fatta:
dopo che la finanza che si è divertita con capitali virtuali e ha scaricato le voragini di debito sul capitale reale, il capitale reale si riassesta, come è d’uso, su maggiore sfruttamento di tutto ciò che è sfruttabile e colonizzabile fino alla schiavitù: donne, uomini, ambiente.
La politica istituzionale, per sua natura, appoggia, difende ed alimenta questo processo perchè da questo derivano anche i benefici che riesce ad ottenere come casta;
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CIE: lavoriamo per chiuderli

venerdì, Novembre 15th, 2013

noisiamoqui318Martedì mattina c’è stato, davanti alla Prefettura di Gorizia un presidio del personale del Consorzio Connecting People che lavorava all’interno del CIE e da un sacco di mesi non viene pagato. Si chiedeva il pagamento dello stipendio arretrato e si esprimeva preoccupazione per la perdita del posto di lavoro.
Al di là della questione dello Stato insolvente, il nodo è che quelle persone chiedevano garanzia di lavoro dalla riapertura del CIE.
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Sit com

giovedì, Novembre 14th, 2013

noisiamoqui317Felici ma furlans è una sit com che il Messaggero Veneto pubblica nella sua edizione online.
La serie dovrebbe raccontare con un linguaggio comico e satirico il popolo friulano e le sue idiosincrasie.
Di comico ha poco, di satirico poco uguale e le idiosincrasie sono una rappresentazione banale di stereotipi. Anche se non è il friulano di Tintine Tintone, quello messo in scena attualizzato risulta ugualmente poco credibile.
Insomma, una pretesa di rappresentare Homo furlanus poco riuscita, per non parlare della rappresentazione delle “arpie” : uno degli aspetti più oscuri del lato femminile della friulanità (??) dove, a parte i clichè proposti, non si capisce proprio dove voglia andare a parare.
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CIE: Chiuso In Eterno

venerdì, Novembre 8th, 2013

noisiamoqui316… e così sia.
Serena Pellegrino Sel, ieri, rispondendo al personale della Connecting People preoccuato per il posto di lavoro adesso che il CIE è temporaneamente chiuso, è riuscita a dire qualcosa di condivisibile, ovvero che «Tenere in cattività delle persone perché generano posti di lavoro non è giustificabile»… figurarsi tenerle in cattività per una cosa decisamente più assurda ed inventata come il reato di clandestinità.
Invece, la gabbia è lì in attesa di essere rinforzata nelle sue strutture di contenimento e quelli che volevano sottrarsi alla cattività sono rinchiusi nel carcere di Gorizia.
E allora domani 9 novembre ci sarà un presidio davanti a quel carcere ed a quel tribunale.
Alle ore 17.00 via Barzellini Gorizia
QUANTO L’INGIUSTIZIA DIVENTA LEGGE, LA RIVOLTA DIVENTA DIRITTO

Chiuso

mercoledì, Novembre 6th, 2013

noisiamoqui314Il CIE di Gradisca è chiuso. Grazie alle rivolte che lo hanno distrutto, non certo grazie alla politica ipocrita che ha solo nicchiato, parlato a vuoto e fatto finta di indignarsi.
Il CIE è chiuso e allora eccoli, i/le politicanti di mestiere,  di nuovo a dire che deve chiudere, sì, sarebbe bello che chiudesse per sempre, ma sai,  questo risultato oggi appare irrealistico... perciò, se proprio proprio… fàmoli umani vàlà… Insopportabili con questa sceneggiata del CIE umano.
Nell’asservito TG locale ieri sera, la giornalista, e chissà se se ne è accorta,  ha parlato delle destinazioni degli “internati”; gli internati infatti sono stati deportati verso altri CIE o espulsi; per cui in realtà c’è poco da gioire: nessuno è diventato quello che dovrebbe essere: una persona libera, ed il lager è chiuso per ristrutturazione.
E quali saranno gli offendicula ed i dispositivi di contenimento che dovranno mettere in atto la prossima volta per contenere rivolte incontenibili? La ripugnante logica dei CIE è arrivata al dunque,  alla dimostrazione del suo fallimento; ora non resta che chiuderli, tutti e subito.

 

CIEchi/e, sordi/e e soprattutto muti/e

mercoledì, Ottobre 23rd, 2013

noisiamoqui312I e le politici/che regionali che a suo tempo andarono in visita al CIE di Gradisca quando più forte era la rivolta; tutt* lì a dire “poverini” che disumanità, che mancanza di diritti umani… perfino la Serracchiani a dire: “…credo siano luoghi di cui di debba assolutamente fare a meno.
Figurarsi; nemmeno un debole squittìo ora che  sappiamo dalla cronaca essere stati arrestati “tre stranieri irregolari”  fra i “più facinorosi protagonisti” della rivolta di metà agosto e la stampa non manca di ragguagliarci  sui loro precedenti penali con il tono di chi vuole  suggerire l’equazione: immigrato irregolare rivoltoso = pregiudicato.
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Ɖuro, Ɖuki e Bido nel riassestamento degli stati

martedì, Ottobre 22nd, 2013

noisiamoqui311Ɖuro ed i suoi cani, stritolati nella storia che ha disfatto e rifatto la ex Yugoslavia ed in quella che governa il presente dei campi di detenzione per stranieri in Croazia.
Una storia esemplare di cancellazione ed attribuzione forzata di identità, a seconda della convenienza politica; una  forma di “pulizia etnica”  amministrativa, ma non per questo meno disumana,  alla vigilia dell’entrata della Croazia nell’Unione Europea.
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19O Sollevazione generale!

domenica, Ottobre 20th, 2013

noisiamoqui310Molt* volevano un campo di battaglia o un bagno di sangue pur di non parlare delle ragioni di quasi centomila manifestanti: casa, lavoro, reddito per tutt*, NoTav, NoMuos, NoExpo….
Si preparavano da settimane a seminare terrore; ma la gente non li ha cagati ed è andata a Roma lo stesso. Perchè i problemi che si vivono sono enormi e nelle stanze del potere sono indaffarati nel gioco delle tre tasse, delle grandi oPere per iniettare liquidi nelle vene del Kapitale, nelle manfrine di salvataggio del cav. e del cul.
…e non saremo mai volgari abbastanza da raggiungere il loro livello, né quello di una stampa che gli porta l’acqua con le orecchie. … ne ci stupisce l’oscenità della polizia schierata a difesa e protezione dei fascisti “cascati” ed armati di tutto punto; dalla stessa parte, sempre.
La Sollevazione continua, ed è generale. Ne prendano atto.

Altre notizie da Abitarenellacrisi e da Abbattoimuri

Funerali

mercoledì, Ottobre 16th, 2013

noisiamoqui309Non vogliamo parlare del funerale del boia delle Fosse Ardeatine se non per dire della vergogna del prefetto che lo ha autorizzato, vogliamo dire qualcosa del funerale che non ci sarà per i/le morti/e di Lampedusa, corpi ripresi dal mare e messi sotto terra in modo anonimo e delocalizzato senza uno straccio di commemorazione, di memoria, di ricordo.
Vogliamo additare l’oscenità dei politici sfilati davanti alle bare e poi tornati di corsa nelle stanze del potere a congegnare modalità ancora più feroci per togliere il futuro togliendo anche la speranza.
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Con gli/le ingovernabili!

mercoledì, Ottobre 9th, 2013

Iniziative13Sono stati un paio di giorni di iniziative intense, alle quali abbiamo collaborato e partecipato: i presidi di solidarietà con Maurizio Alfieri e la commemorazione di Romano il Manzìn, (anche qui) e poi c’è oggi, le considerazioni intorno allo sfoggio di retorica e ipocrisia politica nel cinquantenario della strage di stato del Vajont (anche qui).
Qui sotto una raccolta di emozioni, sensazioni e pensieri che sono pienamente anche i nostri.

CON I RIBELLI DI TUTTI I TEMPI NEL CUORE!

Lunedì sera, 7 ottobre, abbiamo festeggiato il centesimo compleanno di Gelindo Citossi, nome di battaglia “Romano il Manzin”, rivoluzionario, coraggioso, iracondo, fantasioso e generoso partigiano gappista, comandante “anarchico” della tribù selvaggia dei Diavoli Rossi, artefice dell’assalto alle carceri di Udine del 7 febbraio 1945, grazie al quale furono liberati da via Spalato 70-80 prigionieri tra politici e comuni, compresi i torturati, perchè i partigiani non abbandonano mai i feriti al nemico, anche a costo della propria morte. Purtroppo le donne prigioniere non riuscirono a fuggire perchè trattenute dalle monache (siano maledette quelle monache)!
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Vaì par il Vajont

martedì, Ottobre 8th, 2013

noisiamoqui307bPiangere per il Vajont.
Resterà un monumento a vergogna perenne della scienza e della politica”; questo scriveva Tina Merlin nell’introduzione al suo libro “Sulla pelle viva”; un monumento a vergogna perenne che proprio la politica e la scienza, a cinquant’anni dalla catastrofe cercano di occultare, di agghindare con frasi fatte e retorica d’occasione.
A lavarsi mani faccia e coscienza nelle acque che sommersero Longarone, Erto e Casso e tutti i loro abitanti.
La storia del genocidio del Vajont è, purtroppo, una storia da manuale; non a caso Tina Merlin al suo libro mette il sottotitolo: “Come si costruisce una catastrofe – il caso Vajont”.
Leggiamo qualche pezzo del libro e ci chiediamo: cosa è cambiato? Oggi forse, si procede diversamente?
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Nè con lo Stato né con le BR

domenica, Settembre 29th, 2013

noisiamoqui304Ecco, questo titolo è venuto da solo, per concludere la tiritera dei due precedenti, ma anche perchè proprio viene, come si diceva una volta quando c’erano le br, che invece adesso che non si sa bene quali siano ma occorre che tornino alla ribalta perchè bisogna mazziare i/le NoTav.
Ogni telegiornale è un bollettino di guerra e di morte con l’elenco di posti di lavoro che chiudono, disoccupazione e miseria, ma noi dobbiamo sorbirci volgari sceneggiate governative di ogni genere, che non abbiamo neanche più parole per descrivere, e soprattutto dobbiamo vedere  un ministro che pontifica sulla volontà indiscutibile dello Stato a proposito di un Tav, voragine di costi per noi tutt* ed opera mostruosamente  inutile.
Non si è mai vista una escalation repressiva come quella intorno al Tav, che se la mafia avesse ricevuto  la stessa attenzione, probabilmente sarebbe in grave crisi… ma no, nella terra dei fuochi la gente, i bambini e le bambine devono morire perchè ci si accorga di loro e poi comunque, è come niente.
Italia?… BRrrr che brividi…

Nè con Boldrini né con Barilla

domenica, Settembre 29th, 2013

noisiamoqui303Qualche giorno fa Laura Boldrini  intervenendo al Senato, al convegno su ‘Donne e media’,  nell’intento di criticare gli stereotipi sessisti nella pubblicità, fece l’esempio dell’immagine della mamma che serve la famiglia riunita a tavola.
Sempre qualche giorno fa, Guido Barilla, disse che lui non avrebbe mai fatto spot pubblicitari nei quali apparissero dei gay, essendo che probabilmente per lui vale la famiglia tradizionale del modello eterosessuale: un maschio, una femmina, scopo riproduzione, procreazione e pastasciutta.
Balletti intorno alla famiglia, quella giusta, quella sbagliata. E se quella rappresentata è sbagliata, basta uno scambio di ruoli nel servire in tavola ad aggiustarla? E’ sufficiente, per farla più giusta, che i ruoli tradizionali possano essere assunti anche da persone dello stesso sesso?
Dato certo è che la famiglia è un carnaio, soprattutto per le donne; da lì provengono tanta parte dei femminicidi e quindi c’è qualcosa lì dentro che non va e quando sbrocca, sbrocca male.
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Nè con Cattaneo né con Brambilla

mercoledì, Settembre 25th, 2013

noisiamoqui302Oggi a Roma si è tenuto il convegno “Fermiamo la vivisezione”; convegno che è di quelli che non entusiasmano più di tanto perchè spesso si riducono a passerella di politic* ; in ogni caso, a margine, sulla stampa emerge la contrapposizione Cattaneo-Brambilla; la neosenatrice a vita uscita dal cappello di Napolitano e la pasdaran berlusconiana dell’animalismo da salotto, (definizione da Giornalettismo).
Scontro su metodi alternativi che possano sostituire la sperimentazione animale; per Cattaneo non ci sono, perlomeno non ancora, per Brambilla, magari anche sì. E poi di contorno tutto il solito ciarpame retorico sul curare il bambino o salvare il ratto e sul farmaco che altrimenti dovrebbe essere testato sulla nostra specie -come se questo non si facesse comunque-.
Noi non abbiamo la ricetta per uscire dalla pratica barbara e crudele della sperimentazione animale; sappiamo che una cellula non è un tessuto, che un tessuto non è un organismo ma sappiamo anche che un ratto non è una donna o un uomo, che i malanni gli sono provocati artificialmente e già questo riduzionismo spinto mette in crisi la bontà del risultato.
Forse, ripartire dal riduzionismo, questo antico vizio della scienza moderna aiuterebbe a trovare la strada giusta.

Dalle donne NoTav, a noi, a tutt*

mercoledì, Settembre 25th, 2013

Da NoTav.info   >Fate qualcosa

La rete di persone che in questi lunghissimi anni è stata tessuta in Italia e anche all’estero si fa viva con telefonate, e-mail, sms per chiedere che si faccia qualcosa (con urgenza), che ci si materializzi per cercare di arginare la valanga di fango che scientificamente orchestrata tenta di sommergerci. (Fate qualcosa).  Ma come, ancora? Pensavamo di aver fatto e detto/di tutto. Cos’altro ci dobbiamo ancora inventare? Strano come questa domanda rappresenti bene il quotidiano femminile (domanda storica). Sempre pronte ad interrogarci a inizio come a fine giornata: Ho dimenticato qualcosa? E’ tutto a posto? Ho fatto tutto? (come sempre e sempre di più delegate a coprire le mancanze dello stato sociale). (altro…)

Numeri

lunedì, Settembre 23rd, 2013

noisiamoqui301Ancora per un periodo da 1,75 a 3,25 milioni di anni ci sarà vita sulla terra, dopodichè il pianeta si avvicinerà al sole e l’aumento della temperatura farà evaporare i mari. Niente acqua, niente vita.
Invece, ancora dieci anni vissuti così, con questa politica ed incoscienza, dopodichè l’aumento di C02, della temperatura e del livello dei mari determineranno la sesta estinzione di massa.
Tutto in due studi, uno e due; il primo informativo, il secondo preoccupante.

TAV: la banda del buco

sabato, Settembre 21st, 2013

noisiamoqui300La grande talpa sta per entrare in azione e la banda del buco entra in agitazione.
Evoca il terrorismo, quello incarnato nelle br che nel frattempo pensano bene di evocarsi pure loro, chi le nomina è perduto e chi protesta potrebbe essere un* terrorista.
Poi manda l’esercito, ancora, a proteggere la grande fresa che deve fare il grande buco.
Che è praticamente nell’acqua perchè il Tav è un progetto senza capo né coda, soprattutto senza coda perchè dalle nostre parti si delira a tutti i livelli istituzionali e progettuali per non sapere a quale tracciato votarsi.
E se c’è una certezza è quella dei reati che si accompagna al percorso della grande opera.
Senti la Lorenzetti e poi capisci.
E capisci anche perchè tanto accanimento contro i NoTav.
Accanimento alimentato da una informazione tossica, come spiegano dalla ValSusa in questo post, alla quale, là come qua, occorre opporre narrazioni che sappiano costruire ragionamenti liberi ed   ancora di più iniziative, dibattiti, lotta, che aiutino il movimento no tav a resistere e a vincere.
Siamo con loro e faremo del nostro meglio.