Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category
mercoledì, Luglio 3rd, 2013
… e cumò ze fasîno?
Insomma, che fare, quali risposte, quali azioni davanti ai mutamenti climatici in atto?
Se ne parlerà a S.Giorgio di Nogaro venerdì 5 luglio.
Ma quanta ragione aveva Françoise d’Eaubonne quando nel lontano 1974 lanciava un pressante allarme scrivendo che noi viviamo in un paradosso mortale: una popolazione crescente che deve vivere con risorse che vanno diminuendo…?
Cassandre, lei ed anche altri/e come lei; ma lei aveva trovato il bandolo giusto: le donne.
Le donne oggi vittime (7 su 10) più degli uomini del cambiamento climatico, quelle che il sistema patriarcale ha legato e negato assieme alla natura nella sua strategia di assoggettamento e controllo della fecondità.
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martedì, Luglio 2nd, 2013
In Comune a Udine è in corso una gara di crudeltà, invece che di solidarietà come delle volte istituzioni o sodalizi fanno per questo o quel problema. No, ancora il clima fetido delle ordinanze creativo/securitarie .
La gara è fra centro destra e centrosinistra, cioè fra opposizione e maggioranza a chi è più bravo a scacciare le persone mendicanti; a chi mette più paletti e divieti e a chi fa le multe più grosse.
Dice il sindaco che è opportuno intervenire quando la questua mette a rischio la sicurezza dei cittadini o quando diventa molesta. ??? Perchè dovremmo sentirci molestate o in pericolo se una persona chiede qualche spicciolo? Che distorsione logica! Sono ben altre le entità che (invece che chiedere) ci impongono esborsi monetari.
E poi ci sono quelli che dicono che dietro c’è il racket, e ci sono i pulmini che scaricano le persone in strada e allora, tanto per dimostrarsi intelligenti, se la prendono con le vittime piuttosto che con i colpevoli; è più facile, e per taluni, ahinoi, pure più giusto. Ma non erano loro quelli delle radici cristiane?
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domenica, Giugno 30th, 2013
Le forze olandesi dell’Onu e l’Onu stessa protetta dalla regola dell’immunità, anche quando mantiene la pace lasciando massacrare più di ottomila persone civili che sono sotto la sua protezione.
Così viene respinto il ricorso delle Madri di Srebrenica che nella terra e nei campi ancora cercano le ossa dei figli.
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martedì, Giugno 18th, 2013
Qualche giorno fa il signor Matteo Trevisan scopre una razzia di albicocche nel suo frutteto ad opera di alcune persone provenienti dal vicino CARA, Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo. A suo dire il furto non è il primo, ci sono stati almeno una ventina in quattro anni e lui, a quanto pare, non ha mai fatto denuncia.
Il tutto è nell’articolo del Messaggero Veneto del 16 giugno,corredato, come al solito dei commenti più tamarri, razzisti e feroci che si scatenano in questi casi. Qualcuno però, volendo far la quadra fra albicocche e Tondo, fa notare che nella stessa pagina di giornale c’era la notizia dell’ex governatore regionale indagato (pare,pare…) per uno spreco di 200.000 Eu., quindi… incazzarsi per quattro albicocche???
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lunedì, Giugno 17th, 2013
Se li contesti, loro che fanno? Una legge per punire e quindi proibire le contestazioni.
Eccola pronta, made in Pdl che Silvio rimembra ancora i fischi di Udine e Brescia.
Perciò gli/le intoccabili ti toccano e pure pesante: reclusione da uno a tre anni e fino a 2500 euro di multa.
E pensare che qualche tempo fa Nencini, segretario del Psi esortava Berlusconi a fermare Erdogan, in nome della loro amicizia. Ecco, invece, tutto l’incontrario.
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venerdì, Giugno 7th, 2013
Il MUOS è la nuova linfa del sistema militare, il mostro della militarizzazione globale.
A Niscemi lo si contesta e lo si combatte e così dovrebbe essere fatto dappertutto perchè non è solo la prepotenza della costruzione di un mega apparato dannoso sul territorio, è anche l’uso che se ne farà; il supporto alle guerre tecnologiche dei padroni del mondo.
Nondimeno sono mostruose le affermazioni del ministro Mauro che parla della Sicilia come di una portaerei nel Mediterraneo e spaccia un artefatto che facilita azioni di guerra come una cosa che serve per la sicurezza del globo.
Balle globali.
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mercoledì, Giugno 5th, 2013
Sì, Stefano Cucchi si è picchiato da solo, la verità è un’opinione e il tempo è galantuomo.
Questo è il messaggio che ci arriva con una prevedibile sentenza che in realtà era già scritta nella perizia a suo tempo svolta su incarico della III Corte d’Assise di Roma. Già allora si stabilì che la causa della morte era lo stato di inanizione, che le lesioni riscontrate non avrebbero neanche richiesto il ricovero ed avrebbero potuto essere del tutto compatibili sia con un’aggressione, sia con una caduta accidentale. Così, a quanto pare, l’aggressione scompare, la caduta è accidentale, rimane la morte per fame della quale sono responsabili, in senso colposo, cinque medici distratti.
“La giustizia non è la verità” ha detto Ilaria Cucchi fra le lacrime per quel fratello massacrato un’altra volta.
La verità che esce da questa giustizia, come purtroppo molte altre volte quando si parla di carcere, è solo l’opinione del più forte, quella che rende soddisfatto il Giovanardi di turno per il quale «Il tempo è galantuomo e ha fatto giustizia di pregiudiziali ideologiche, enfatizzate dai media, che attribuivano responsabilità agli agenti di custodia per un pestaggio mai avvenuto».
Segue esultanza e brindisi del Sappe.
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lunedì, Giugno 3rd, 2013
Ecco, ci mancava solo l’Onu per dare un ultimo giro di volta, per finire di arraffare e devastare quel poco di integro che rimane su questo disastrato pianeta.
L’Onu ha di recente dato l’ok per cavare i fondali oceanici alla ricerca di metalli preziosi.
Una autorizzazione scellerata per continuare una demenziale corsa all’oro a beneficio dei soliti noti; così, tanto per raschiare il fondo del barile, pardon, dell’oceano ed affrettare i disastri prossimi venturi.
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domenica, Giugno 2nd, 2013
Come dice Dodo Blog, purtroppo ogni nazione ha la sua TAV.
Così, per difendere i sicomori di Gezi Park ad Istanbul, per evitare il loro abbattimento per far spazio all’ennesimo centro commerciale, sono inziate le proteste e le manifestazioni che si sono via via ampliate contro un modello politico e di sviluppo insopportabili.
Qui un’altro reportage da Pessenza-International Press Agency.
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domenica, Giugno 2nd, 2013
Il post di Barbara Befani e Fabio Sabatini “Femminicidio: microfisica di un problema sistemico” ripreso da Micromega, non ci dice niente di nuovo ma è un buon riassunto che cita gli ingranaggi del meccanismo; un sistema culturale a ruote dentate che si trasmettono il movimento e la legittimazione l’una con l’altra. Come un orologio le cui lancette poi, puntano sempre contro le donne. Rompiamo questo meccanismo.
Non si può invertire il corso del tempo, ma è triste ed inutile ritrovarsi a chiedere perdono alle donne uccise, anche perchè finchè ci saranno telegiornali come il TG2, le rotelle di quel meccanismo bastardo saranno sempre ben lubrificate.
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mercoledì, Maggio 29th, 2013
Sabato 1 giugno a Gradisca, davanti al Cie ci sarà un presidio manifestazione per pretenderne la chiusura. Tutte le informazioni qui.
Quello qui sotto è il nostro contributo per la giornata.
Lo Stato dei Cie
L’altra sera abbiamo visto il film “Illegal” di Olivier Masset-Depasse (2010); la storia di una donna di origine russa che vive in Belgio; la vicenda di una donna senza permesso di soggiorno, una clandestina quindi, individuata e poi rinchiusa in un Cie.
Al di là della storia personale, che poi è collettiva perchè è più o meno la storia di tante e tanti, ciò che si mostra subito davanti agli occhi ed alla mente di chi guarda, è l’assurdità, la disumanità della condizione di clandestin* e la crudeltà connaturata e direttamente consequenziale della deportazione in quei luoghi di isolamento/confinamento che sono i Cie.
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venerdì, Maggio 17th, 2013
Noi paesane, ma anche le cittadine, tutte o quasi, se possiamo coltiviamo l’orto. Lo coltivano o coltivavano i nostri genitori, i nostri nonni e le nostre nonne, e se loro non lo facevano per via della vita in città, qualcuna di noi, potendo trovare lo spazio ed il tempo, avrebbe voglia di farlo.
Nei paesi, soprattutto nelle aree più vecchie, non c’è casa senza orto.
Il perchè è ovvio; l’autoproduzione di cibo, almeno di qualche ortaggio è sempre una gran cosa, da molti punti di vista.
Chiaramente, e c’era da aspettarselo, il moloch multinazionale delle sementi brevettate e privatizzate non poteva lasciare scoperto nemmeno uno spicchio di terra dalla monetizzazione, nemmeno un semino di pisello, di microscopica lattuga, nemmeno mezza patata deve sfuggire alla normalizzazione.
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mercoledì, Maggio 15th, 2013
eh già, l’avevamo segnalato ieri che mancava la quadra delle Caselle. Così Repubblica ha provveduto subito a rimuovere dal portale le dichiarazioni balenghe, che se si deve fare quadrato si fa quadrato, e già che si è, si toglie una cosa scomoda e si aggiunge un’invenzione più consona. Così funziona più meglio.
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martedì, Maggio 14th, 2013
Di tutte le dichiarazioni dei politici di oggi sulla nottata agitata al cantiere di Chiomonte, la più originale è stata quella di Caselli che, dopo essersi unito al coro dei Cota e dei Fassino e compagnia cantante, pronti a sventolare l’etichetta dell’eversione e dell’azione di guerra,ha concluso la sua requisitoria ai giornali con un: “ma i politici devono prendere coscienza di quel che sta accadendo in Val di Susa e decidere se quest’opera si deve fare oppure no”.
Ecco, sì, una presa di coscienza sul fatto che il TAV è un’opera che la maggioranza delle persone della Val di Susa proprio non vuole, sarebbe sempre auspicabile; il problema è che da quando si sono inventati l’opera, i politici hanno deciso che si deve fare, caro Caselli, a tutti i costi, che si sa sono altissimi. Sennò che vi agitate tanto a fare?
Qui una nota su ieri notte, qui un articolo di cronaca e qui la lettera di un NoTav stufo (al quale ci associamo).
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domenica, Maggio 12th, 2013
Tramite giri di mail abbiamo letto l’appello affinchè si insista sul Comune di Torino contro la revoca della dedicazione di un giardino in quella città alla memoria di Maria Teresa Novara.
Non sapevamo chi fosse, né la storia di Maria Teresa Novara, perciò ci siamo lette il materiale trovato che brevissimamente riassumiamo così: dicembre 1968, Maria Teresa 13 anni, viene rapita a Canale d’Alba (fra Asti e Cuneo) segregata e venduta, fatta prostituire ai facoltosi della zona.
Le ricerche della bambina rapita non danno esito, fino ad agosto quando viene ritrovata in una cantina, appena morta.
In quei mesi molti stuprarono Maria Teresa, molti la usarono, molti sapevano, nessuno parlò.
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sabato, Maggio 11th, 2013
Un gnogno in friulano si potrebbe tradurre come colui o colei che è un po’ credulone/a, tonto/a, babbeo/a fino al peggiorativo imbecille.
E’ la parola che ci è venuta in mente leggendo di questo Necomimi neurogadget da indossare che in sostanza, come è spiegato nell’articolo, permetterebbe di rendere visibili le emozioni esternalizzandole nelle sembianze e nei movimenti di orecchie la cui foggia può essere scelta a piacere. Loro ti propongono quelle del gatto ma sono disponibili anche altri felini a seconda del livello di dominanza o aggressività che un* si attribuisce.
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venerdì, Maggio 10th, 2013
Dunque, c’è Bongiorno che vorrebbe mettere in carcere subito tutti gli stalker, Angelino che vorrebbe si procedesse e magari incarcerasse anche senza denuncia e c’è Cancellieri che dovrà pensare ad amnistiare per svuotare le carceri che altri con leggi grottesche hanno riempito.
In friulano: dùt un gjave e met.
In un sistema geneticamente sclerato che ruotando intorno al carcere, cioè agendo sempre a valle con la modulazione del dispositivo della pena, non potrà mai risolvere alcunchè se non peggiorare le cose.
Soprattutto se parliamo di violenza contro le donne. Se si riconosce che in Italia è una questione strutturale, proviamo ad andare alle fondamenta della struttura; incominciamo a demolire quelle, e già che ci siamo, contestiamo anche il carcere.
Domani saremo qui.
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martedì, Maggio 7th, 2013
La notizia è tutto sommato banale; una rissa fra extracomunitari che continua anche al pronto soccorso dove i contendenti sono arrivati per la medicazione delle ferite…. ma leggete i commenti: tutti a senso unico, tutti più o meno pesantemente razzisti.
Chi ci tiene ad intervenire in coda a queste notizie, riportate un po’ anche con il gusto di “dare il la” a questi sfoghi, probabilmente non è granchè rappresentativo (si spera) della popolazione; e probabilmente non necessariamente è un’espressività di persone di dichiarato pensiero nazista o fascista: c’è anche quello che scrive in marilenghe… ciononostante, quello che suscita interesse è quell’espressività infantile di un odio quasi assoluto tipo Lasciare che si infettino le ferite e lasciarli a morire in qualche cella …; di idiozie irreali tipo Ecco, così se riescono a sopravvivere si trovando anche la pensione di invalidità e magari anche l’accompagnatoria… Per carità… ; e di autoaffermazioni nel senso “saprei io come fare” perchè Non sopravvivono se si fanno le cose per bene…
Tempo fa abbiamo citato uno studio che (detto in estrema sintesi) configurava l’essere o non essere razzist* come il risultato di un serrato dialogo fra strutture sottocorticali e neocorteccia prefrontale.
Perchè no? Il razzismo è pur sempre sintomo di involuzione individuale, biologica e di specie.
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mercoledì, Maggio 1st, 2013
> lasciamoli disoccupati….quelli della Compagnia delle (Grandi) Opere, s’intende.
Quelli che stanno sempre lì a trafficare con mega ponti, mega ferrovie, corridoi, piattaforme, hub… zif e zaf. Disoccupati loro, magari ce ne sarebbe un pò di più per tutt*, anche lavoro.
Adesso che cominciava a vacillare anche la fede della pasionaria del TAV che in un’intervista ha detto: “…la TAV per come l’abbiamo conosciuta non esiste più…”[il che equivale mandare a quel paese quel che restava del corridoio 5 compresa la Torino-Lione]; chi ti abbiamo alle infrastrutture? Lupi: uno della Compagnia delle Opere, uno, che,come ha scritto Meletti “è sempre stato schieratissimo in favore di ogni iniziativa che abbia un significativo contenuto di cemento. Il TAV prima di tutto, ma anche il Ponte sullo Stretto di Messina, il Mose di Venezia, strade e autostrade e via elencando…” Qui l’articolo e qui un altro su questa nuova compagine governativa.
Noi oggi eravamo in corteo con i comitati NoTAV.
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martedì, Aprile 23rd, 2013
Disse Serracchiani nuova governatrice del Friuli Venezia Giulia: “se non c’era Roma sarebbe stata un’asfaltata”, come dire, se mia nonna (o mio nonno) avesse la ruota, sarebbe una carriola…
In realtà gli asfaltati sono loro, lei, Tondo e tutti gli altri cui metà popolazione ha girato le spalle.
Un’astensione mai vista; un 49,49% che li mandano a quel paese, che non li vogliono vedere neanche dipinti… ma la politica, la loro,si sa, tanto più è decrepita, tanto più è finta sicchè la rottamatrice del partito che per fortuna si sta rottamando da solo canta vittoria per una manciata di voti come se fosse un grande trionfo.
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