Archive for the ‘Ecofemminismo’ Category
domenica, Novembre 16th, 2014
L’attrezzo qui a fianco potrebbe essere lo stumentino da tenere in tasca per ricordarci quanta energia globale si sta accumulando, secondo per secondo, dal 1998. Il conto ci dice che ogni secondo viene aggiunta una quantità pari a quella sprigionata nell’esplosione di quattro bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima. A piacere si possono usare i tasti relativi anche all’energia sprigionati nei terremoti di 6.o Richter o negli uragani come Sandy ecc. … Una curiosità per ricordarci che questo è un altro anno record nelle temperature globali, anzi, gli ultimi 12 mesi, ottobre 2013-settembre 2014, sono stati il periodo di 12 mesi più caldo tra tutti i mesi da quando sono cominciate le registrazioni nel 1880… e perciò, sappiamolo che tutta l’energia accumulata in un modo o nell’altro, ci ricade sulla testa anche con le bombe d’acqua e tutti i fenomeni estremi cui stiamo assistendo da osservatrici o da allagate.
Ecco, per tentare di rimediare a questa tragedia collettiva che comunque ha le sue origini nella dissennatezza umana e soprattutto politica, questa, che cosa fa oltre al classico rimpallo di responsabilità sui condoni edilizi che ha sempre fatto qualcun altro e noi no, noi, noi no?: sblocca le trivelle che possano financo in mare trapanare per cercare l’ultima goccia di petrolio e blocca le rinnovabili che si possa ancora andare di carbone; CO2 su CO2, onda su onda, frana su frana, mort* su mort*.
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domenica, Novembre 9th, 2014
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mercoledì, Novembre 5th, 2014
La divulgazione scientifica fatta con le tette.
Di nuovo, c’è il messaggio più che il mezzo, perchè con le tette ed altre parti del corpo ormai si promuove e comunica un po’ tutto; contestazione politica, campagne di prevenzione, dichiarazioni di autodeterminazione, di sostegno e di disappunto e via discorrendo nel senso che il corpo è come la carta che si lascia scrivere…. e niente da dire sul fatto che ognun* ci faccia quello che crede, ad altr* essendo giustamente un territorio interdetto.
A farne un supporto per diffondere il sapere ci ha pensato Lara Tait nel blog da lei ideato: Tette per la scienza dove c’è la foto tettuta con cartello che lancia l’argomento, argomentato più sotto con corredo di link di approfondimento e validazione.
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martedì, Novembre 4th, 2014
Non abbiamo visto l’inchiesta di Report sulla Moncler, l’azienda che produce e vende i giubbotti imbottiti di piuma d’oca. Ne abbiamo letto oggi, con i vari post che parlano dell’indignazione dei social su quanto è emerso nella trasmissione: sulla crudeltà dello spiumaggio, torture che spesso portano gli animali ad atroci sofferenze ed anche alla morte.
Ecco, ieri, con Adriano Fragano redattore di Veganzetta, parlavamo e discutevamo proprio di questo, del dominio che la specie umana esercita quotidianamente sulle altre specie; discutevamo di come se ne può uscire, di quello che ognun* può fare e, se sia possibile, e come, riconsiderare la collocazione della specie che si è messa al di sopra di tutto, nel contesto naturale che è pure la sua matrice.
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venerdì, Ottobre 31st, 2014
Non mancheremo domani all’appuntamento in solidarietà con le/i combattenti di Kobane, in solidarietà, sostegno, condivisione e amore con chi lotta per la libertà del proprio popolo e per la propria.
Questo e quello, fanno le donne che combattono a Kobane, determinate, autodeterminate e con le idee chiare.
Non c’è libertà per un popolo se non c’è libertà per chi vi si identifica, indipendentemente dal genere al quale ritiene di appartenere.
Difendere Kobane e quel pezzo di Kurdistan che si chiama Rojava è difendere e proclamare quel meglio che si può fare perfino nel mezzo dell’orrore che l’IS rappresenta: la summa del peggio di stato e patriarcato.
Qui una cronaca dai luoghi vicino al fronte
Qui considerazioni interessanti di Paola Rudan.
A domani! A sempre con le combattenti curde nel cuore.
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giovedì, Settembre 18th, 2014
Fonte sorgente e fonte riferimento, fonti di natura e fonti di cultura.
Le fontane sono le nostre fonti, sorgenti d’acqua, di storia e di futuro.
Noi siamo parte del popolo delle fontane.
In ogni casa, giardino, orto, c’è una fontana. Ce ne sono anche di pubbliche lungo le strade, quelle più vecchie che al di sotto della linea delle risorgive si “batteva” il pozzo e l’acqua sgorgava in superficie, ed ancora sgorga, poca o tanta, giorno e notte, ininterrotta.
Il suono dell’acqua che scorre è lì, impresso nelle nostre vie sensoriali, è dentro di noi; toglieteci le fontane e ci avrete fatto violenza.
Una violenza antropologica che periodicamente le varie lobby acquedottistiche, sempre politicamente supportate tentano di perpetrare. Le abbiamo respinte altre volte.
Le respingeremo ancora.
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domenica, Settembre 14th, 2014
Non è un paese per orsi, decisamente, anzi, non è nemmeno un paese per animali selvatici in generale, ed in generale non è un paese per animali; … forse per animali da compagnia, quando non li si abbandona e non sono gadgets modaioli o rivestiti di umana demente ipocrisia.
Ecco, in morte dell’orsa Daniza ne abbiamo sentita e letta a chili.
In termini aggiornati, si potrebbe definire una grossa e grossolana operazione di bear washing: ne fa una puntuale rassegna Daniela Ranieri sul Fatto Quotidiano di ieri: Gasparri: “Pagina di orrore”. Grillo: # giustiziaperdaniza (ma non voleva ammazzare Dudù?). Brambilla: “Ucciso animale innocente” (come se un animale potesse essere colpevole). Frattini (!): “Uccisa una madre”. Una di FI fa piangere i bambini: “Hanno ucciso Mamma Orsa”. Salvini: “Qualcuno deve pagare”, chissà se in euro o in lire, e se anche un orso debba fermarsi all’alt…. Salvini: sì, quello della Lega che in Trentino gli orsi non li voleva e se li mangiava nelle grigliate organizzate per festa e protesta.
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venerdì, Settembre 5th, 2014
Ci portiamo il maalox per spruzzarlo negli occhi irritati dai lacrimogeni, ma le irritazioni che sfuggono alla vista non sono meno dannose.
E’ una frase che estrapoliamo da questo bel post di Frantic, letto su Intersezioni.
Sono considerazioni scritte anche sulla sensazione di dolore e di rabbia intorno al suicidio di un compagno, Leonardo – Chucky – incarcerato ed imputato di accuse pesantissime per la manifestazione del 15 ottobre 2011 di Roma. Riconosciuto poi innocente, ma tant’è, così funziona il terrorismo di stato…
Terrorizzare togliendo la libertà, annullando l’identità, umiliando il corpo e la mente.
Il carcere è una gabbia fatta per quello.
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mercoledì, Settembre 3rd, 2014
Si stà a discutere di ambiente, ecosistemi, decrescita, cambiamento climatico…. si stà a lottare contro gli ogm, la devastazione capillare del territorio, per l’autodeterminazione individuale e per i diritti dei popoli… poi arriva il Transatlantic Trade and Investment Partnership: il TTIP , e ti mangia in un tic e tac.
Il trattato di liberalizzazione commerciale, attualmente in forma di trattativa pressochè segreta fra Europa ed America punta alla tutela esclusiva degli investitori (leggi lobby e multinazionali) surclassando qualsiasi regolamentazione pubblica di tutela dei diritti sociali, pubblici ed ambientali…
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lunedì, Settembre 1st, 2014
C’è il quotidiano locale che, insieme ad un’azienda di imbottigliamento e vendita di acqua, (bene comune per non sbagliare) lancia un concorso artistico-fotografico sull’estate 2014 fotografata dai lettori; il titolo è: “Unico, puro, buono: fotografa il tuo Fvg”.
Ogni giorno una foto da vedere; tramonti, paesaggi, arcobaleni ecc; oggi questa di lato.
Aerei militari in volo. Unico puro buono? Cosa?
Sono le frecce tricolori in addestramento? Restano sempre aerei militari. Pattuglia acrobatica nazionale: che cosa ha di friulano? E di puro? E di buono? E’ unica, forse, perchè ce n’è una sola, ma anche di questa ne faremmo volentieri a meno: inquinante, rumoroso, costoso simbolo di retorica patriottica e militarista.
Il concorso è una trovata pubblicitaria e può valere una visita in più al giornale o una bottiglia di acqua a gratis, ma, a volerli prendere sul serio: o si esclude chi va fuori tema o si conviene di cambiare i significati degli aggettivi qualificativi.
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mercoledì, Agosto 27th, 2014
Guerre e vari conflitti hanno spesso un filo conduttore: quello della conquista delle risorse.
Del petrolio lo sappiamo, ma sempre di più, oltre che all’oro nero, dovremo guardare all’oro blu.
E’ quello che fa questo post che riprendiamo da GreenReport e che analizza le recenti vicende legate all’avanzata dell’ISIS come -anche- una guerra per il controllo dell’acqua e delle dighe sul Tigri e l’Eufrate.
Interessante.
Poi lo sappiamo che la religione copre col manto della legittimità e della santità qualsiasi massacro, ma questo riguarda tutti, anche quelle civiltà che torturarono, tagliarono teste ed innalzarono roghi ben prima dei nefasti califfati estemporanei.
Nulla da imparare dai cattivi.
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domenica, Luglio 27th, 2014
che poi è la cosa più difficile. Che poi la cosa da fare, intanto, deve essere “giusta” per sé.
Noi potevamo essere e dirci “femministe” perchè era (e in parte lo è ancora) la dimensione psichica, fisica, etica o che altro… che ci fa sentire bene; è il nostro modo di interpretare il mondo.
Ma è il “nostro” modo, a sua volta declinato in “ecofemminismo”; ed anche questo è il “nostro” ecofemminismo; cresciuto sulla nostra esperienza e sensibilità…
Oggi leggiamo di questo “Women against feminism” riportato da Repubblica ed argomentato e commentato qui da Eretica.
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domenica, Giugno 29th, 2014
Esattamente un mese fa vicino allo stadio Manè Garrincha c’era l’ostensione pubblica della coppa del mondo. In quel luogo, allora, si diedero appuntamento anche i popoli indios di diverse etnie e tribù i quali volevano consegnare al governo una coppa piena di sangue, un dono simbolico per testimoniare della espropriazione continua della loro terra e della loro vita.
Furono attaccati dalla polizia a cavallo con lacrimogeni, spray urticanti e proiettili di gomma.
Si difesero con archi e frecce, i loro attrezzi di caccia e sussistenza.
Le immagini di quella battaglia impari rendono bene il contrasto tra la bellezza della vita, la biodiversità dei popoli vestiti della biodiversità della terra che abitano, e la morte, la cupezza, l’uniformità della repressione che difende il potere, il dominio, la proprietà.
Lo sappiamo che questi mondiali di calcio, più di tutti gli altri, sono la continuazione del colonialismo con altri mezzi.
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domenica, Giugno 1st, 2014
Habitat destruction, Invasive species, Pollution, human over-Population, Overharvesting by hunting and fishing.
Ecco spiegati in un acronimo tutti i motivi della scomparsa di biodiversità.
Poi c’è il cambiamento climatico che è un very big HIPPO.
Tutto fatto e detto da Edward O. Wilson, con il quale si può essere o meno d’accordo su altre questioni come la sociobiologia o altre idee bizzarre…. ma che la perdita di biodiversità sia a tragedy è innegabile.
Ne accenniamo perchè il 22 maggio era la giornata mondiale della biodiversità indetta dall’ONU.
Non che ce ne importi molto; questo lo diciamo in occasione di ogni giornata globale di questo o di quello che, fra pinkwashing e greenwashing, l’impresa lavaggi di coscienze, sui mercati, potrebbe andare molto bene nonostante la crisi, no.
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lunedì, Maggio 19th, 2014
C’è questo post di Giancarlo Sturloni che parla dell’ alluvione in corso nei Balcani che, come dice lui, non fa notizia.
Quello che si riesce a sapere, invece è drammatico, per i/le mort*, per le frane, i danni al territorio, alle case, all’agricoltura, in aree già povere da prima …. e poi ci sono le mine perchè l’acqua ha travolto anche i cartelli che le segnalavano, le ha spostate, le ha portate con sè… Tanto per dire che la guerra non finisce mai.
E quella con il clima che è stato fatto impazzire poi, è appena iniziata. Chi sono le vittime, già lo sappiamo.
E se cinema e science fiction hanno già elaborato la questione, spettacolarizzato la tragedia e trovato la soluzione nel viaggio interstellare, la fiction politica, quella vera, chissà se mai prenderà atto del cambiamento climatico che si aggira per l’Europa, o se continuerà a baloccarsi dietro grandi opere e grandi stronzate.
Quando il Sole 24Ore riprende la Nasa che ti dice che lo scioglimento dei ghiacci in Antartide è al punto di non ritorno, c’è il caso che siamo al punto di non ritorno.
Siamo tutt* alluvionati; per solidarietà ed anche per probabilità.
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martedì, Aprile 22nd, 2014
Oggi è l’Earth Day; non che ce ne importi molto di queste ricorrenze che servono solo a fare un po’ di green washing; ne approfittiamo però per ricordare un’altra cosa orrida che sta avanzando e che è il Biodiversity Offsetting.
Che cosa sia è spiegato qui.
In estrema sintesi, si fa della Terra, intesa come ambiente naturale e biodiversità un grande supermercato dove ogni biotopo, ogni ambito, ogni ecosistema, ogni suo abitante…. hanno un prezzo. Se si rompono si possono ricreare, pagando, da qualche altra parte. E se si possono “ricreare”, vuol dire che si possono anche rompere. Così grandi opere e grandi costruzioni possono andare dappertutto.
Ecco. E noi che eravamo rimaste a Cavallo Pazzo: Non si vende la terra dove la gente cammina.…
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sabato, Marzo 8th, 2014
quante cose ci sarebbero state da dire e da fare questo 8 marzo, giornata nella quale ci si ferma a fare il punto …. i dati del reale ci tengono sempre incollate in una battaglia senza fine; per il lavoro che non c’è, per il lavoro che quando c’è è sfruttamento puro e, per le donne anche di più; per i soprusi: sempre tanti, per i diritti: sempre pochi, per le molestie, la violenza; che anche oggi tre donne sono state uccise; non una ogni tre giorni ma tre in un giorno… tutte uccise dai loro mariti o compagni.
Noi oggi non abbiamo fatto niente, o meglio, niente di protesta e denuncia; ci siamo un po’ fermate a pensare intorno ad una cosa che ci interessava già da tempo; un’iniziativa che vorremmo fare ad aprile intorno a Butler, intorno a “Questioni di genere”, intorno al “genere”, con Sergia Adamo che ne è stata la traduttrice e perciò anche intorno a Sergia ed alla sua interpretazione di un pensiero ricco di pensieri.
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martedì, Febbraio 11th, 2014
Violenza sessuale, sessismo, stalking, femminicidio sono, per certi aspetti come dei lasciapassare, delle parole d’ordine che permettono di entrare o di aprire o di dare il via o, ancora meglio, la copertura ad operazioni censorie, (p. es nel web), securitarie (e che non lo sappiamo?) ed ora anche di schedatura.
Avete sentito, o visto, lo spot per il lancio della Banca Dati Nazionale del DNA?
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venerdì, Ottobre 18th, 2013
Viva, viva, viva Damiana! Splendida e ribelle Guaranì in lotta contro gli allevatori che devastano la terra, deportano ed uccidono i popoli che la abitano.
Damiana rivendica il diritto alla terra ed all’autodeterminazione perciò ha guidato la sua comunità a riprendersi quel lembo di terra ancestrale, quel piccolo fazzoletto di foresta pluviale oltre la strada dove i camion ed il “progresso” sfrecciano veloci e assassini. Quello dove suo padre viveva e pregava; dove sono sepolti i suoi bambini, i padri e i nonni della sua comunità, dove viveva un popolo perfettamente adattato ed in sintonia con un ambiente sfolgorante, selvaggio e domestico, quello che è “casa”, che è abitare il mondo e abitare sé stesse/i.
Oggi la comunità dei Guaranì Kaiowá conta il tasso di suicidi più alto del mondo.
… non si prende la terra dove cammina un popolo…
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domenica, Luglio 14th, 2013
Stà lì, monumento a se stessa, maestosa, resistente, antica, da forse più di 400 anni.
La quercia mosaica, la quercus suber che regala la sua pelle agli umani per quel materiale magico ed inimitabile, poroso, spugnoso, tessuto respiratorio che chiamiamo sughero.
Era lì prima della fondazione della città di Niscemi, ha resistito al tempo, ai parassiti, alle tempeste, alla storia, ai danni dell’uomo di ieri… a quelli di oggi… forse.
Perchè il Muos, costrutto tecnologico, anche lui con il tronco che si erge da terra, trasmettendo energie e frequenze in una rete di guerra e di morte, sorgerà lì, nella sughereta dove i tronchi centenari hanno captato e ritrasmesso energie di vita, nella casa delle quercie, nella sughereta che ne verrà devastata.
E con lei, tutt* noi. Perchè nulla ormai è più globale di ciò che è locale.
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