Sulla via della Lombardia

Novembre 3rd, 2011 by dumbles

Soldi per non abortire. Sforzandoci di pensare bene; cioè di credere che l’intento sia veramente quello di compensare un deficit economico nella scelta di partorire un/a figlio/a; ci chiediamo se un contributo di 2.400 euri massimi possa fare la differenza. Siccome che no, perché poi viene il verbo arrangiati, pensiamo che  gli uomini, quelli lì,  probabilmente credono che le donne si possano pagare per ogni cosa. Ma dalla quotazione di una sveltina alla quotazione di una mamma corre la differenza tra un mestiere scelto ed un destino imposto.
E non dimentichiamo che il deliberato è in attuazione di una legge che prevedeva erogazione di contributi e servizi solo ai cittadini italiani (almeno un genitore) da almeno 10 anni e da almeno 5 residenti in Friuli-VG con sole deroghe per coloro che prestano servizio in regione presso le forze armate e le forze di polizia. Verrà concesso il contributo alle migranti? Oppure nell’epoca sette miliardi con il declino dell’uomo bianco il gettone si inserisce nella macchina sforna pupi, ovvero detta: politiche per la natalità autoctona?

Presentazione di “I CORPI DEL REATO – Sessualità e sicurezza nelle società del rischio” di ANNA SIMONE

Ottobre 31st, 2011 by dumbles

DUMBLES – grop di feminis furlanis libertariis
organizza
la presentazione del libro “I CORPI DEL REATO – Sessualità e sicurezza nelle società del rischio” di ANNA SIMONE
Un’analisi dei dispositivi di controllo e repressione che gli ordini costituiti applicano sui corpi delle donne, delle minoranze sessuali, delle e dei migranti, delle e dei ribelli.
SABATO 5 NOVEMBRE 2011
all’EX CANTUCCIO di Via Baldissera, 30 a UDINE – ore 17.30
importante: sarà presente l’autrice!
Contro il sessismo, il razzismo, le politiche securitarie e la repressione
inventiamo
modi di vita, di autogestione, di lotta contro il dominio e la catastrofe mondiale.

 

 

Lotte e tette

Ottobre 30th, 2011 by dumbles

Se le proteste a seno nudo delle Femen inducono perfino le giornaliste ad esprimersi come i maschilisti (La protesta a seno nudo arriva a Palazzo Grazioli; “…un gran bella ragazza… “cattive stangone” dell’Est… Inna e le altre si metteranno tette al vento… sventoleranno le loro lunghe gambe nude…”), c’è qualcosa che non va perché, a quanto pare,  invece di guardare al messaggio, si guarda al mezzo; invece che mandare a segno la critica al machismo, si ottiene machismo di ritorno. A noi non piace; il deprimente è che agli uomini sessisti ed alle donne che ragionano come loro, magari anche si.

In via di estinzione

Ottobre 26th, 2011 by dumbles

Come i rinoceronti di cui parlavamo ieri. I medici non obiettori fra cinque anni saranno estinti e non si potrà più abortire. Così la legittima obiezione di coscienza riconosciuta quando il servizio militare era un obbligo, è diventato il grimaldello per scardinare la 194. Esercitare la professione di ginecolog*  non è un obbligo; se deve farlo un po’ sì e un po’ nò, il medico obiettore è meglio che cambi mestiere. Crede nell’ovulo fecondato che gli sorride? Vada ad estrarre tonsille. Non ci crede, but we are in Italy and carriera oblige?  E’ uno schifo, per quanto ci riguarda può andarsene a casa.

Rino e il broccolo

Ottobre 26th, 2011 by dumbles

Dunque l’EPO (‘Epo (European patents office, ufficio europeo dei brevetti, sede Monaco di Baviera) ha deciso di annullare il ricorso contro il brevetto sul broccolo il che vuol dire che per comprare i broccoli o coltivarli dovremo pagare anche una royalty al detentore del brevetto. E non si tratta di ogm ma di verdura ottenuta tramite incroci tradizionali. Materia vivente con diritto d’autore. Poi verrà il pomodoro e la nostra salsa avrà il copyright che ingrasserà i soliti noti dell’agroalimentare (Monsanto, tanto per essere noiose…). Pay per food. La natura in regime di monopolio, tanto per continuare ad affamare due miliardi di persone affamate.
Poi, tanto per restare nel giro delle brutte notizie, apprendiamo che  è dichiarato estinto  il rinoceronte di Giava; oggi in Vietnam, ma presto lo sarà anche negli altri ambiti, visto che ne rimangono pochissimi. “Tra le cause il bracconaggio, la distruzione dell’habitat, lo sviluppo di infrastrutture invasive e la mancanza di misure di protezione adeguate a tutela della fauna selvatica.”. Un elenco di  tutte le cose che succedono qui… e non parliamo dell’orrore della caccia, anticipata  al 1° settembre ed estesa ancora a più specie. Qualcosa resterà, magari negli zoo dove pay per view?  !Viva rino e broccolo libero!

Forza No Tav!!!

Ottobre 23rd, 2011 by dumbles

W Sora Cesoia!

Qui dirette + Twitter

TAV: diamoci un taglio!

Ottobre 22nd, 2011 by dumbles

Ieri eravamo ad ascoltare Ivan Cicconi che presentava il suo ultimo scritto: “Il libro nero dell’alta velocità. Ovvero il futuro di tangentopoli diventato storia”. Cicconi spiega questo: “La vera storia dell’Alta Velocità è la chiave di lettura indispensabile per caratterizzare quello che è diventato un modello, il modello TAV, replicato negli Enti locali dai mariuoli post-moderni, non più affaccendati a celebrare il rito  a rischio della tangente ma trasformati in sanguisughe delle istituzioni.
Lo scambio tangentizio prima celebrato da soggetti distinti e separati è diventato intreccio e compromissione, dove la corruzione diventa liquida con tavole imbandite per l’abbuffata dei partiti, tutti; delle imprese di diritto privato di proprietà pubblica, tutte; delle imprese private cooptate nel banchetto da boiardi e faccendieri o penetrate nell’affare in cambio di favori o piaceri ai tanti mariuoli che popolano i cosiddetti partiti della seconda repubblica” , e lo spiega con un dettaglio di esempi, cifre e numeri incontestabili, perché scritti, perché verificabili, perché ormai “storia”. Alla fine, nemmeno il più convinto sostenitore dell’opera, se è una persona onesta, non può non dire: “diamoci un taglio”.
Domani in ValSusa diranno, come da vent’anni a questa parte “Diamoci un taglio” e nessuna persona che sappia che cosa è il TAV non può non stare dalla loro parte.

Problemi di uomini

Ottobre 22nd, 2011 by dumbles

Pensate che domande si pongono gli uomini: saliviamo di più per cibo, soldi, auto o donne?
E pensate poi che i salivatori ci fanno sopra pure una ricerca scientifica per darsi una risposta.
E pensate che ci sono poi i raccoglitori di salive, tipo i giornali, che pubblicano i risultati.
[Le belle macchine? “Allettano più delle donne”  Lo studio “A Mouth-Watering Prospect: Salivation to Material Reward” dimostra come la salivazione si attivi in modo sproporzionato di fronte a cibo, soldi e auto sportive]
Dimodochè tutte noi possiamo apprendere che nell’umidiccio mondo dei produttori di fluido le donne quali oggetti salivo-induttori vengono dopo le automobili… Ma pensa!
Spiega il Dottor Arsenio: “L’uomo è programmato per inseguire il piacere… La ricerca del piacere per noi è sempre stato lo strumento principale dell’evoluzione…e l’acquolina in bocca mette in moto ecc. ecc. Insomma; salivando, salivando, questi uomini si devono essere evoluti talmente tanto da riempirsi di saliva pure il cervello. Sennò perché si farebbero queste domande e farebbero queste ricerche e le chiamerebbero pure scientifiche?

La prima coltellata

Ottobre 19th, 2011 by dumbles

Dalle nostre parti: “Accoltella la moglie…” … però …”Il caso, fanno comunque sapere, è «assolutamente isolato, non ci sono segnalazioni di violenze domestiche di questo tipo». Ovvero: è stata la prima volta, magari alla seconda coltellata vedremo di fare qualcosa, nella speranza che la terza coltellata non sia mortale. Quante coltellate deve subire una donna prima che si guardi con serietà alle violenze domestiche? Quante donne devono morire prima che si affronti veramente questo bollettino di guerra?

Cattivissime noi

Ottobre 19th, 2011 by dumbles

“Accidenti, ci è sfuggita la donna…”, sembra essere il grido collettivo raccolto dal  Corriere e dalla Repubblica che non vuol essere da meno… e giù a scrivere delle cattive ragazze del 15 ottobre.
Ne fa una sintesi perfetta Fabio Faggi a sua volta inserito in una più ampia e articolata riflessione di Femminismo a Sud. Per un momento la mano ha stretto il guinzaglio vuoto. Se ne sono andate a manifestare, buone o cattive, in ogni caso a fare un atto d’amore verso sé stesse. E lo sappiamo, “le donne che amano se stesse rappresentano un pericolo per l’ordine sociale”, lo disse molti anni fa Naomi Wolf oggi arrestata durante le proteste del movimento Occupy Wall Street perché non ha voluto consegnare il suo megafono al poliziotto.

La Compagnia delle Opere

Ottobre 18th, 2011 by dumbles

Alèè… alè alè alèèè… dopo il Corridoio V (progetto prioritario 6, -Lisbona-Kiev- Via ValSusa-Bassa Friulana) ecco in arrivo il Corridoio Baltico-Adriatico (Progetto Ten 23  -Danzica-Trieste- Via Pontebbana Bassa Friulana). Qui in Friuli la Compagnia delle grandi Opere è in piena orgia di corridoi! Est-Ovest, Nord-Sud… evvàii. La UE un poco (ma poco poco, proprio un cìcinìn) finanzia tutto, così, tanto per dare lo spunto. Adesso ci mancano solo il corridoio sud-ovest/nord-est e sud-est/nord-ovest poi vivremo in miseria e povertà bensì, ma finalmente al centro di una bella piattaforma logistica.
In Val di Susa intanto si prepara la manifestazione di domenica 23 ottobre perchè a certe porcherie “è ora di darci un taglio”. Qui il comunicato

Dipietroni

Ottobre 17th, 2011 by dumbles

Eccoli, quelli che le violenze di piazza sono la continuazione del potere politico con altri mezzi. Si sfregano le mani Roberto e Tonino, alunni del fu Kossiga, in vista delle applicazioni più interessanti della creatura da loro concepita: in primis manifestazioni NoTav o qualsiasi altra protesta contro le grandi opere, poi a seguire, ogni contestazione che non sia di indignazione addomesticata e perciò inutile. [Leggi speciali contro i violenti: Maroni d’accordo con Di Pietro]
A proposito di domesticazione: ributtante la prosopopea di Repubblica e altri media costruita intorno alla foto del “celerino e la ragazza” ovvero la “scena della carezza“. Mamma che schifo!

Crisi: chi la fà la paghi! E i debiti sono suoi

Ottobre 14th, 2011 by dumbles

15 ottobre: domani saremo qui.

La macchia nera

Ottobre 12th, 2011 by dumbles

Ooops… questa ci era sfuggita. Il 9 ottobre, domenica, era la prima “giornata nazionale di memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo”. Lo dice la Prestigiacomo che “la tutela del territorio e l’integrità dei suoi abitanti sono priorità che non possono essere disattese”… dobbiamo ridere? Il bello è che lo dice mentre sta pensando di firmare la legge salva Eni: un megaarcisuperultra condono per i danni ambientali, i veleni tutti, sparsi in su e in giù per la penisola. Dichiarazioni pubbliche e coscienze sporche, sempre! Ah ecco, a proposito di sporco; dopo le ammissioni della Shell sulle perdite di petrolio nel Delta del Niger, dopo la marea nera in Scozia, e la catastrofe del Golfo del Messico, ecco la marea nera in Nuova Zelanda, nel paradiso della biodiversità. Per queste occasioni è pronto il principio “chi inquina paga”; in realtà, anche se così fosse (ed in genere non lo è), certi disastri sono impagabili. Come per le vittime dei disastri ambientali: si dovranno accontentare della commemorazione più che del risarcimento…

Ma che dobbiamo fare con questi?

Ottobre 12th, 2011 by dumbles

Con questi, giornali e giornalisti che continuano a scrivere e pubblicare titoli come quello qui a fianco? Qui non è un problema di entità della pena, (che a noi per altro non interessa), qui è un problema di banalizzazione e negazione della violenza che una donna subisce. Un titolo così congegnato riverbera l’incongruenza di una punizione per un’azione tutto sommato innocente.
Ma se “No! significa No!”, anche il bacio o la carezza, sono molestie. Come farlo capire agli scriventi? Invitarli a mangiare qualche pagina del loro giornale; al loro diniego imboccarli a forza, alle loro proteste dire che un po’ di carta nell’intestino non ha mai ucciso nessuno e che tuttalpiù la loro, li aiuta nell’evacuazione.

Condensation and Distortion

Ottobre 10th, 2011 by dumbles

Andre Kertesz-Distortion#172

Parliamo di una cosa che, in realtà, non siamo riuscite a vedere; o meglio, che abbiamo visto solo parzialmente, per quello che ne è uscito su questo video. Il riferimento è ad una festa di paese dal bel titolo e dalle belle speranze: “Immaginare il tempo”, che al suo interno ospitava l’esposizione di arte figurativa “Condensation”.
Condensation, tra le altre, ospitava le opere, origine delle polemiche, di Aleksander Veliscek e Ryts Monet; di questi, riusciamo a vedere solo il dipinto dell’artista sloveno che ritrae un atto di prevaricazione, potere, violenza; uno stupro da parte di due nazisti verso una donna.
Non sappiamo quanto, nell’insieme dell’esposizione, quest’opera sia stata contestualmente collocata, quanto adeguatamente e sensibilmente presentata, quanto organicamente appropriata al tema che si voleva sviluppare…; non sappiamo se è stata buttata là, allo sbaraglio, tanto per far ribollire un po’ di brodo propagandistico; …c’è chi usa interi padiglioni di  Biennale per tirare a lucido il proprio curriculum; curatori, arte, mercato, spesso sono, quelli sì,  inscindibilmente condensati..
Read the rest of this entry »

Mele

Ottobre 7th, 2011 by dumbles

La storia della mela di Eva è una bufala; la storia della mela di Turing è storia di integralismo, sessismo e crudeltà;  la storia della mela di Jobs che moltitudini si stanno comprando/mangiando in questi tempi ed in questi giorni di esaltazioni e santificazioni al suo manager, noi la guardiamo in affinità con questo sito e con le molte considerazioni lì esposte. In particolare qui, qui, e, da un punto di vista più dettagliato, anche qui.

Ridi pagliaccio

Ottobre 6th, 2011 by dumbles

Insomma non riesce a tenersi a frenulo; oggi l’ha fatta di nuovo. I  suoi badanti non hanno neanche più argomenti per pulirgli il didietro, se non invocare la normalità della battuta come per uno che soffre della sindrome di Tourette. Intanto la sua corte dei miracoli, per farla anche più grossa sbava insulti da adolescenti infigati, brufolosi e prepuberi. Vogliono il bavaglio perché non si sappia quello che fanno sotto le coperte dell’impunità istituzionale, ma avrebbero ancora bisogno del bavaglino per i rigurgiti di porcherie che spurgano pubblicamente dalle onorevoli bocche,  senza coscienza, senza ritegno e ormai,  come strategia di governo, tanto per farci discutere di qualcosa perchè al resto non si deve guardare.
Non alle donne che lavorano come schiave, muoiono per incuria, miseria e sfruttamento mentre loro insultano e ridono… Bravi! Fuarze Paiazos!

Se non è zuppa è panBagnasco

Ottobre 5th, 2011 by dumbles

Le porpore ci comunicano la ricetta per uscire dalla crisi: fare più figli.
Questa volta, per stare vicini al popolo, (o alla Fiat), si parla con sfumature metalmeccaniche di non “interrompere la catena generativa” e non “bloccare il circuito della testimonanza“… Le donne? Imbullonate alla catena di montaggio.

Femminicidi

Ottobre 4th, 2011 by dumbles

Tra ieri e oggi, sei donne sono morte.
Tina, Matilde, Giovanna, Antonella e Maria sono morte nel crollo del maglificio nel quale lavoravano in nero per 3,95 euro l’ora, anche per 14 ore al giorno.
Gaetana strangolata dal compagno che ventisei anni prima era già stato condannato per aver ammazzato la moglie.
Nessuna è morta per incidente. La prime cinque per incuria e sfruttamento, la sesta per accanimento giudiziario misogino.
Pensieri positivi: non dimenticare, non perdonare.