Archive for the ‘Sessismo’ Category

Fluido è bello

sabato, Settembre 15th, 2012

Internazionale di questa settimana dedica un lungo articolo a bambin* che non si conformano verso il genere biologicamente dato o apparente che sia. In un mondo che forza, anche crudelmente, al rosa e al celeste ancor prima che la creatura sia messa al mondo, figuriamoci dopo…, loro sono dentro un’identità di genere fluida, irriducibile ai comportamenti socialmente previsti per l’essere maschio o l’essere femmina.
Ci piace pensare che questa meravigliosa fluidità, questo assecondare le proprie propensioni, dovrebbe essere la dimensione di tutt*, sicuramente il futuro evoluto della nostra specie.

Conferenze da sofferenza

giovedì, Agosto 23rd, 2012

Donne e sofferenza?
Ribellione e resistenza!!

Leggete:
Se la depressione colpisce una donna, come reagisce chi gli sta vicino? Quando un uomo uccide la propria partner per gelosia, cosa pensiamo? Quando una donna è preda della droga, del gioco d’azzardo, del vizio, come ci comportiamo? Quando una donna è diversa dalle nostre aspettative cosa facciamo? E se non gli interessano gli uomini?
Allora, intanto ridiamo, perchè è il primo impulso che genera l’incipit patetico e sballato di questa iniziativa che qui di seguito commentiamo.

Ed ecco qua, che alla fine della stagione estiva, La Fattoria Didattica & Sociale Bosco di Museis, di Renato Garibaldi, dopo le serate sulle radici cristiane e celtiche della cultura di montagna curate da Paolo Paron (uno degli artefici dell’operazione Sbilfs e dell’invenzione e/o manipolazione delle tradizioni carniche a uso della nuova destra iniziata nei primi anni ’90), le riflessioni sugli stranieri con o senza dio gestite da un prete di fama (di) sinistra come Don Di Piazza, l’apologia degli imprenditori della montagna, persino la proiezione del film “Carnia 1944”, organizza la sua brava INIZIATIVA SESSISTA SULLE DONNE (ahinoi anche con alcune donne presenti che forse non hanno saputo leggere tra le righe e quindi non hanno capito l’importanza di disertare simili contesti).
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C’era una volta il maschilismo

venerdì, Agosto 10th, 2012

che identificava il dominio di un sesso (ed un genere) su un altro… poi,  ragionando sulla complessità di quello che siamo, il discorso si è giustamente dilatato… qui alcuni appunti su sessismo ed antisessimo, per una riflessione che continua…

La sessualità è performativa, cioè produce possibilità di esistenza (e di identità) nel momento stesso in cui le mette in atto. Questo mi sembra è il contributo che le lotte di liberazione delle donne e delle soggettività glbtq hanno dato a tutt* noi, mettendoci di fronte ad uno scatto di sensibilità fondamentale. Da qui non si torna indietro.
Nel momento in cui io agisco la mia autodeterminazione, l’autogestione del mio corpo, del mio desiderio, della mia sessualità, invento posibilità di esistenza che diventano reali non solo per me. Il sessismo è la negazione di questa performatività, di questa creatività politica capace di cambiare le strutture carnali delle relazioni.
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Free Pussy Riot! Manifestazione e concerto benefit a Ljubljana 03/07/2012

venerdì, Giugno 29th, 2012

Il festival femminista e queer Red Dawns/Rdece Zore, il festival City of Women/Mesto Zensk e la Lesbian-Feminist University di Ljubljana organizzano per il prossimo MARTEDI 3 LUGLIO una manifestazione e un concerto benefit in sostegno alle attiviste russe Pussy Riot!

Tutto il ricavato verrà devoluto per le spese legali delle attiviste (potete seguire gli aggiornamenti sul caso qui)
Programma:
Lunedì 02 luglio
ore 19.00 preparazione del corteo (striscioni, balaclave ecc) presso il Tiffany club (ŠKUC-Kulturni center Q, ACC Metelkova mesto, Ljubljana)
Martedì 03 luglio

ore 16.00 Presidio di protesta davanti all’Ambasciata russa Tomšičeva ulica 9 a Ljubljana
ore 21.00 concerto benefit con
Škrip Orkestra
,
Ludovik Material,
Iamdisease
Sentence
di seguito Dj-set  riot grrrl, new wave ed electropunk conTigresse & Sister presso il  Menza pri koritu (ACC Metelkova mesto, Ljubljana)

Free Pussy Riot!

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Violenza delle istituzioni: la lingua

lunedì, Giugno 11th, 2012

Invitate all’incontro del 2-3 giugno: “Il personale è politico, il sociale è privato“, non potendo parteciparvi di persona, abbiamo contribuito con lo scritto qui sotto; una riflessione in progress inserita nella parte “La violenza delle istituzioni sulle donne”. Qui 1,2,3 gli atti dell’incontro.

Breve premessa
Abbiamo recentemente ripreso a riflettere sulla lingua, ma lo abbiamo fatto da un altro punto di vista. Nei primi anni ‘90 le nostre considerazioni prendevano le mosse dalla nostra lingua-madre (il friulano), cancellata dalla lingua “nazionale” imposta, cioè dalla lingua di stato: l’italiano.
[Qui un ns scritto del 1993 ] Oggi, pur ritenendo quell’aspetto, (che allora configuravamo come “lingue tagliate”, minorizzate, cancellate, attraverso un inesorabile processo di colonizzazione), molto importante ed ancora degno di analisi; tentiamo invece un altro approccio, di certo non esaustivo, che ha come perno la discriminazione sessuale che è codificata nella lingua a danno soprattutto delle donne e che quindi si configura come prima violenza istituzionale, la più profonda e forse la più difficile da affrontare. Tenendo quello che sbrigativamente si usa definire “sessismo linguistico“, come obiettivo di analisi, non ci soffermiamo sulle differenze fra lingua, logos, parola, glossa, idioma, dialetto, linguaggio ecc; usiamo questi termini in modo generico e sicuramente, delle volte, forse anche improprio, ne siamo coscienti, ci teniamo ancora ad un livello poco raffinato proprio perché quanto tentiamo di fare è una prima identificazione del contesto nel quale collocare quel fastidioso segno discriminante. Questo è un work in progress che raffineremo nel corso del tempo con la riflessione nostra e con i contributi di donne che già ci hanno lavorato, per mestiere o per passione e con tutte quelle che con noi vorranno rifletterci su. (altro…)

Mamma mia!

domenica, Maggio 13th, 2012

Dunque marceranno i “pro life“, con quel nome che è già una trappola semantica; come se qualcun* potesse, per contrapposizione, essere “pro death”; come se  l’idea che la vita che viene da Dio non fosse altro che un atto di fede individuale,  come se tutto il vivente fosse ridotto e concentrato nelle cellule di un embrione.
Tutto è detto nel logo dell’iniziativa: una croce, un figlio, una figlia, un padre, una madre -incinta.
La croce proietta la sua ombra su una sorta di scudo crociato e i colori sono blu e rosso. Blu per i maschi e la croce, rosso per la madre e la figlia. Rosa e celeste sarebbero stati poco visibili. Qui tutto è più marcato. Perché marceranno gli integralisti fra gli integralisti, i fascisti fra i fascisti, i chierici  e Maria Pia Garavaglia.
E marceranno non a caso domenica nel giorno della festa della mamma.
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Sessismo

venerdì, Maggio 4th, 2012

Laboratorio wiki

 

Senso e doppio senso

lunedì, Aprile 16th, 2012

Eccone un’altra da aggiungere alla lista dei posti e prodotti da boicottare: la Rinascente.
Questi, per far pubblicità alla carta di fidelizzazione, obbligano le commesse ad appuntarsi sul petto la spilla con su scritto: “Averla è facile. Chiedimi come”. Doppio senso sessuale; tutta bava che cola e le ragazze lì, costrette a sopportare. Il senso reale è invece che le brillanti menti rinascenti probabilmente pensano che le donne che lavorano le puoi usare come vuoi, e perciò le puoi usare anche come esche per maschi.  Deprimente da morire, altrochè rinascente.
Qui la cronaca.

Lo sclerato dell’otto

domenica, Marzo 11th, 2012

8 marzo 2012 – Udine. Eccone un altro. “Mimose “spedite” per posta e il marito geloso la aggredisce Quando ha visto un mazzo di mimose in bella mostra nella sua buca delle lettere ha letteralmente perso la testa e si è scagliato contro la moglie” e le ha lanciato addosso tutto quello che le sue mani sono state in grado di trovare.
Vogliamo fare una domanda? Cosa fa uno così se la moglie decide di denunciarlo?
Vogliamo farne un’altra? Cosa fa uno così se la moglie lo volesse lasciare?
Vogliamo esprimere una curiosità? Ma la mami che lo calma, quali argomentazioni avrà usato? Difesa e sostegno per lei? Appoggio e rassicurazione per lui?
Domande, speculazioni e proiezioni; come quelle degli exit poll che valutando l’andamento delle violenze domestiche prevedono i risultati reali. Poi la realtà può sempre smentire. In meglio o in peggio.

Gli infeltriti

sabato, Marzo 10th, 2012

“…amor dammi quel fazzolettino, vado alla fonte lo vado a lavaaar…”.
Qualcun*  forse lo conoscerà; è un pezzo di strofa di un canto popolare (qui ve lo godete tutto), di quando c’era una volta che le donne facevano il bucato, e pure con amore, a mariti e fidanzati.
Sui canti popolari, in particolare quelli contadini,  su quello che sono stati come manuali di autoistruzione per donne e uomini all’esercizio dei ruoli prescritti, e soprattutto su come, anche attraverso i canti, si siano costruite la dominanza e la subordinazione, basi strutturali di quello che oggi chiamiamo specismo, anche inteso nella sua declinazione sessista,  ne parla Ivan Cavicchi in un interessante articolo.
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Il venditore di stereotipi

martedì, Marzo 6th, 2012

Che poi, chi fornisce la materia prima per questi articoli non è la realtà, è il potere delle mafie e delle cricche che mai come ora nell’imporre democraticamente il TAV, ha bisogno di cattiv* per l’operazione di criminalizzazione della resistenza. Operazioni meschine costruite sul genere femminile della protesta, attingendo a piene mani dal catalogo squisitamente maschile degli stereotipi. E poi li chiamano giornalisti.

Due puntuali analisi in merito da Sguardi sui generis e da MeDea.

Non aprite quella porta!

domenica, Febbraio 19th, 2012

Cioè quella del cesso dei maschi; se fate assieme la stessa cosa, sesso, o quello che altro volete, sarete punite più voi ragazze, che loro ragazzi, che, come dice il commentatore, “giocano in casa”.
A quest’ultimo poi che si interroga su  “…dov’è finito il maschietto di una volta, pronto, lui sì, a «giocare in trasferta» pur di conquistare l’oggetto del desiderio? …”, possiamo abbozzare una prima risposta: forse non c’è più solo il maschio cacciatore; pure le femmine si permettono … con buona pace dei presidi punitori e dei nostalgici del pisello dominante.

Statistiche monotone

venerdì, Febbraio 10th, 2012

Gli istituti di statistica già ci avevano detto che il livello di occupazione per le donne in questo paese viene prima di Malta che è l’ultima… Recentemente un rapporto dello Cnel ci ricorda che il 40,8% delle donne abbandona il lavoro per seguire la famiglia, ci ricorda che la giornata lavorativa di una donna dura 45 minuti in più di quella di un uomo e che a parità di lavoro la sua retribuzione è più bassa.
Forse alla fine, per lavorare ci toccherà diventare tante Albert Nobbs e sperare che vada dritta.

Non una giusta

mercoledì, Febbraio 1st, 2012

Dunque succede che la RAI costruisce un disgustoso spot per il festival di San Remo, una cosa sessista, prurigine per bavosi, umiliante per le donne ecc. ecc., praticamente in linea, -o anche un po’ più sotto-, con la maggior parte delle cose che escono dalla televisione, RAI o non RAI.
Allora, l’iniziativa di alcune è di scrivere alla RAI, per protestare; la protesta arriva a Repubblica che la cita, dove? nella colonna delle prurigini con il titolo: “La ragazza dell’Ariston che offende le donne”(vedi foto di questo post).
Ecco, al di là della fiducia che si può riporre nella formulazione di proteste ufficiali, per le quali noi non perderemmo molto tempo, va comunque segnalata la protervia con la quale la morchia sessista cerca di galleggiare nel mare magnum del passatempo mediatico: non è “la ragazza dell’Ariston” che offende le donne; questo è il titolo dello spot che Repubblica riporta come titolo della notizia che invece è tutt’altro; praticamente l’inverso: sono gli uomini dell’Ariston che offendono le donne…, e,
tra parentesi, anche quell* che congegnano i titoli di Repubblica.

Problemi di uomini

sabato, Ottobre 22nd, 2011

Pensate che domande si pongono gli uomini: saliviamo di più per cibo, soldi, auto o donne?
E pensate poi che i salivatori ci fanno sopra pure una ricerca scientifica per darsi una risposta.
E pensate che ci sono poi i raccoglitori di salive, tipo i giornali, che pubblicano i risultati.
[Le belle macchine? “Allettano più delle donne”  Lo studio “A Mouth-Watering Prospect: Salivation to Material Reward” dimostra come la salivazione si attivi in modo sproporzionato di fronte a cibo, soldi e auto sportive]
Dimodochè tutte noi possiamo apprendere che nell’umidiccio mondo dei produttori di fluido le donne quali oggetti salivo-induttori vengono dopo le automobili… Ma pensa!
Spiega il Dottor Arsenio: “L’uomo è programmato per inseguire il piacere… La ricerca del piacere per noi è sempre stato lo strumento principale dell’evoluzione…e l’acquolina in bocca mette in moto ecc. ecc. Insomma; salivando, salivando, questi uomini si devono essere evoluti talmente tanto da riempirsi di saliva pure il cervello. Sennò perché si farebbero queste domande e farebbero queste ricerche e le chiamerebbero pure scientifiche?

Glamour bastards

martedì, Settembre 6th, 2011

Una ne era già arrivata qualche giorno fa; una notizia su uno spot pubblicitario con la donna pesta, capelli cotonati, occhio nero e il sibillino dictat: «Mostrati al tuo meglio qualsiasi cosa ti succeda». Oggi ne arriva un’altra, cioè un altro occhio pesto su una faccia da Barbie ripresa in pose da vittima delle incombenze domestiche. L’ultima frontiera del glamour, (assieme a quella che fagocita le bambine vendendone l’immagine di bambole sexi):  l’ingaggio della violenza domestica contro le donne -sintetizzata nel classico ematoma all’occhio- per vendere prodotti, fare notizia, far parlare del brand… poi eventualmente, se qualcun* protesta,  arrivano le ipocrite scuse… Noi, a fronte della violenza sulle donne e sulle bambine, le riteniamo  provocazioni da bastardi. Qualcuno ammicca, altri eseguono.

Così piccoli, così atavici

martedì, Agosto 23rd, 2011

Il patriarcato ha il segno dell’atavismo; quei caratteri che si ripresentano anche nelle generazioni più lontane da quelle degli antenati. La mano che sfregia con la pietra; togli la pietra, metti un coltello, togli il coltello, metti un martello, metti un cellulare che sfregia la privacy, metti un coccio che sfregia la faccia.  Sfregi reali, virtuali, psichici che la monetizzazione ripara (forse) ma non cancella. Mai una ricombinazione culturale che elimini l’espressione del dominio di genere! Quasi che fosse una cosa genetica. Non lo è, perciò, più che pagare, il verbo è insegnare (o imparare) il rispetto dell’altra/o. E’ sempre ora che qualcun* cominci.

Undicenne lascia il fidanzatino e lui la sfregia con un vetro
E’ avvenuto sulla spiaggia libera di Sabaudia. La piccola, colpita alla guancia dal ragazzino di 12 anni, guarirà nel giro di due settimane. I genitori del giovane aggressore sosterranno tutte le spese necessarie per risarcire i danni

L’uovo del signor Colombo

sabato, Luglio 2nd, 2011

Il signor Ivaldo Colombo è il padroncino della MaVib l’azienda che se deve licenziare, licenzia solo le donne perché il loro posto è la casa e la cura dei figli; “perché il loro stipendio è comunque semplicemente il secondo. E perché se c’è qualcuna che ha dei figli ma non ha un marito che la mantiene, si arrangi, poteva pensarci prima”. Brutte cose… da medioevo, dicono. In realtà, siamo sicur* che non sia quello che stanno facendo in molti ancora più a monte del signor Ivaldo quando, per esempio,  le donne non le assumono perché suscettibili di riproduzione o quando, se sono assunte non sono certo assunte in cielo con gli uomini ai vertici delle carriere? Ci sono molti Ivaldi furbi che lo fanno e non lo dicono, discriminano e po’ bon, perché tanto il mondo è pieno di uomini colleghi lavoratori meschini come quelli di Inzago  che non mi intrigo; non solidarizzo e non mi incazzo. Medioevo diffuso, persistente, avvolgente. In ogni caso bisogna fargli contro. Solidarietà a tutte le donne licenziate e in lotta per il lavoro!

Azione Antisessista a Ljubljana

giovedì, Giugno 16th, 2011

LFU: Graffiti contro il sessismo sui cartelloni pubblicitari di una compagnia assicurativa slovena a Ljubljana il 27 maggio 2011.

Lesbian Feminist University: Grafiti proti seksizmu na oglasih Zavarovalnice Maribor/Graffiti on Sexist Billboards of Zavarovalnica Maribor

 

 

Queer Beograd Collective presenta il manuale: Antifascismo e azione diretta

sabato, Marzo 12th, 2011

All’interno del festival Internazionale Femminista e Queer di Ljubljana Rdece zore/Red dawns, di cui abbiamo parlato brevemente nel post precedente è stato presentato il manuale (aggiornato nella sua prima versione del 2008) Antifašizam i direktna akcija (Antifascism and direct action) a cura del Kolectiv Queer Beograd.
Questo collettivo si è formato nel 2005 con l’aiuto di una forte community transnazionale. La sua principale attività include l’organizzazione del Queer Belgrade Festival (performance, discussioni, concerti e workshops) oltre che la pubblicazione e la partecipazione a diverse azioni dirette e progetti in collaborazione con altri gruppi femministi e LGBT.
Il manuale edito in bilingue (serbo/inglese) sotto Creatives Commons, documenta e rispecchia la discussione nata durante l’edizione del Queer Belgrade Festival nel 2008, quando omofobi fascisti (membri del gruppo Obraz) hanno attaccato i partecipanti e gli organizzatori, facendo emergere la necessità di un movimento queer fortemente antifascista. (altro…)