Il cimitero dei feti abortiti
Luglio 28th, 2011 by dumblesBravi, bravissimi nella sottile arte del ricatto, maestra di cerimonie Miss Roccella con quella sibillina “scelta di civiltà” a marcare le donne che abortiscono e non sepelliscono quello che ritengono ancora un insieme organizzato di cellule come donne incivili, barbariche e assassine.
Bravi, bravissimi in protocolli e proclami per “Difendere la vita con Maria”; silenziosi, silenziosissimi, non un commento, non una condanna al Breivik/Borghezio pensiero ovvero al “difendere la vita con Mario”, quello delle radici cristiane. D’altra parte i musulmani non sono feti abortiti, i servizi cimiteriali non sono per loro.
E poi carne Cota alla brace
Luglio 27th, 2011 by dumblesVagando qua e là ci siamo imbattute in questo commento di Diego Finelli a proposito di una festa padana. Guardate l’immagine, non perdiamo tempo a commentarla; più di noi lo dovrebbero quelli che plaudono al Cota che ha riaperto le porte all’ingresso delle associazioni pro-vita nei consultori. Chi ci tiene tanto alla donna-contenitore-di-embrione, come può sentirsi a proprio agio nel manifesto con la donna attaccata alla scritta grigliata di carne, insomma con la donna-contenitore-di-macinato-di-maiale, in linguaggio culinario: salsiccia? Sono la stessa cosa? Ohibò, è solo una questione grafica? Già… incapaci come al solito, ingolfati nel carniccio del doppio senso laido, …non laico eh! Che a loro la croce, stando a Borghezio con plauso di Speroni, dopo timido ciccicoccò di Calderoli, non gli dispiace come clava ideologica ovvero quella che nel Breivik style si trasforma in fucile di precisione.
La creatura di Livia
Luglio 26th, 2011 by dumblesIeri, si è tenuta la mobilitazione “LasciateCIEntrare” promossa da giornalisti, associazioni e singoli cittadini per protestare contro la circolare di Maroni del 1 aprile 2011 che vieta l’ingresso nei CIE anche i giornalisti. Tra le richiedenti ingresso anche la loro prima genitrice Livia Turco. A lei in particolare inviamo la foto qui a lato. Lividi per Livia; i lividi che gli uomini della Guardia di Finanza hanno lasciato sul corpo di quella donna in quel buco nero del diritto e dell’umanità partorito per primo dalla mente ipocrita di una che pensa una colonia vacanze e in realtà progetta un lager.
Antifascismo
Luglio 26th, 2011 by dumblesMolto spesso è una discriminante che viene adottata nlla sua versione ideologica più annacquata e compromessa: antifascismo come “padre della patria” (democratica!), cioè come generatore della democrazia parlamentare che si fonda sulla costituzione considerata alla stregua di un feticcio. Questa operazione (revisionista) ultimamente si porta dietro la retorica di sinistra della bandiera (mai visto tanti tricolori come negli ultimi due anni), cosicchè l’antifascismo viene piegato alle esigenze di un nazionalismo da unità nazionale e da pace sociale a tutti i costi, quando invece è stato storicamente ed è intrinsecamente internazionalista e nazionalitario, saldandosi o coincidendo con le lotte di liberazione nazionale. L’antifascismo viene così considerato nella sua componente di stabilizzazione di potere costituito piuttosto che come una lotta per un cambiamento radicale della società e per la rivoluzione sociale. Ma invece la Resistenza aprì una cesura nel tempo storico, spalancò una specie di terra di nessuno in cui un mondo diverso poteva essere immaginato e costruito. Nella Resistenza le azioni delle donne e dei giovanissimi si qualificano come comportamenti sovvertitori dell’esistente. Relativamente alla retorica della bandiera e dell’unità nazionale, non ossiamo nemmeno dimenticare ciò che hanno fatto le SNOQ, quando hanno usato la delirante metafora del corpo della donna come corpo della nazione, dicendo che chi offende le donne (attraverso immagini sessualizzate, mercificanti,…) tradisce lo stato (la nazione non è una escort, ma una madre di famiglia!), mettendo così in atto una grave forma di sessismo democratico mentre affermavano, al contrario, di voler combattere il sessismo. In realtà mi sembra non abbiano mai usato questo concetto, limitandosi a stigmatizzare i comportamenti sessuali delle escort e dei loro “illustri” clienti anche in quanto portatori di un’immagine offensiva della donna. Del resto anche la divisione in donne per bene e donne per male, sempre portata avanti da SNOQ, ha un’impostazione chiaramente sessista, perchè denigra dei soggetti denigrando i loro comportamenti sessuali.
Le perversioni dell’antifascismo istituzionale.
L’antifascismo bisogna ricrearlo ogni giorno, altrimenti anche le/gli antifasciste/i possono cadere nell’autoritarismo e nella legittimazione dell’autoritarismo. Le/gli attivisti notav della Val Susa sono stati capaci di fare questo. Mentre l’ANPI nazionale, depositario dell’antifascismo istituzionale ha preso posizioni regressive cercando così di indebolire la lotta di persone che hanno deciso di non rinunciare in nessun modo alla propria forza e di utilizzarla per resistere all’annientamento e alla sopraffazione.
La nostra esperienza di partecipazione come anarchiche/i ad un coordinamento antifascista ci ha posto di fronte alla cecità di molt* antifascist* di fronte all’emergere di gruppi neo-fasci e neo-nazi in nome di una malconcepita idea di libertà di espressione.
Esemplare a questo proposito è ciò che è successo a Udine nel 2008, quando il coordinamento antifascista aveva organizzato una proiezione pubblica di Nazi Rock. In questa occasione il coordinamento si è spaccato perchè molte componenti, in nome della libertà di espressione, non ritenevano importante tenere fuori eventuali fasci dall’iniziativa e avrebbero accettato di dare loro la parola. Il risultato è stato che gli/le anarchic* sono rimasti fuori dall’auditorium a presidiare la zona per dissuadere preventivamente i fascisti di forza nuova dal presentarsi e sono stati emarginati dalle altre componenti del coordinamento. Specificamente non possiamo dimenticare che l’ANPI locale, in quella occasione, era più preoccupata dell’eventuale impulsività degli/delle anarchichi/e che indignata dall’idea che venisse data la parola a dei fascisti in una iniziativa antifa.
Il CS è la continuazione di Genova in ValSusa
Luglio 25th, 2011 by dumblesUn fil di fumo, quello del CS, dei lacrimogeni, segna la continuità della politica sulla gente che rivendica idee diverse o difende la propria terra, da Genova 2001 alla Val Susa 2011.
Fanno così e non hanno intenzione di smettere.
All’opinione pubblica con l’immancabile complicità della stampa [tutta], si sparano raffiche di falsificazione della verità, si lavora di censura, si cesella di omertà mentre ai No Tav si sparano lacrimogeni in faccia.
Il mostro fatto in casa
Luglio 24th, 2011 by dumblesE sotto il segno della croce. Cristiano, fondamentalista, neonazista. L’integralismo religioso feconda l’odio razzista e genera i tanti Anders Breivik; così utili alla politica antislamica, così tollerati, così opportunamente ignorati e quindi così protetti che nemmeno quando compiono la strage tanto annunciata li si vorrebbe disconoscere.
E ora chi lo dice ai giornali italiani che non sono stati gli islamisti?
La strage in Norvegia e l’islamofobia dei giornali
L’odio della religione genera mostri.
Genocidio canadese
Luglio 18th, 2011 by dumblesPer “Tepee tal parco”- fieste dai indians (festa degli indiani) di quest’anno, come Dumbles abbiamo curato la presentazione e la proiezione del video “Genocidio Canadese” di Kevin Annet. Qui un estratto dal video;
Qui una breve presentazione:
Le scuole residenziali per nativi: laboratorio totale di sterminio
Il Genocidio Canadese
di
Kevin Annett
Kevin Annett, un pastore della chiesa di Albern (Canada), si accorge dell’assoluta mancanza di Nativi, in chiesa, durante le funzioni e comincia a chiedersi il perchè. Il pastore conosce Danny Gus, un pescatore del luogo, che aveva frequentato le scuole residenziali di Port Alberni; una delle tante (l’ultima chiusa nel 1996). Denny comincia a raccontargli una storia. Le storie un po’ alla volta diventano tante; storie di violenze, abusi, circoli di pedofilia, torture, contaminazioni programmate, elettrochoc, sterilizzazioni, eugenetica, omicidi, suicidi infantili. Storie di 50.000 bambini indiani, che tra gli anni 1945-70, sono stati rapiti dalla polizia canadese (RCMP), deportati nelle scuole gestite dalla Chiesa Unita per conto del governo e spariti.
LE(t)SCOSTUMIZZED #1
Luglio 14th, 2011 by dumblesVenerdì 15 luglio
uscirà il primo numero de Le(t)Scostumizzed
fanzine Autoprodotta, Antifascista, Antisessista, Antirazzista,Antiautoritaria
…e anche un po’ punk
LE SCOSTUMATE perchè è/siamo fuori dagli schemi
LET’S CUSTOMIZE perchè è DIY (do it yourself) fatto da noi come vogliamo noi
PERCHè UN’ALTRA FANZINE? perchè vogliamo avere uno spazio dove imprimere quello che ci piace e sovvertire quello che non ci piace. Dove scrivere le nostre opinioni su argomenti su cui sentiamo la necessità di esprimerci o su cui si sono espress* altr* e che vogliamo divulgare. Perchè ce lo dicono le nostre viscere!
PERCHè DI CARTA? per riprendere contatto con la realtà concreta che ti lascia il tempo di pensare. Perchè rimane a darti fastidio anche se non vuoi.
PERCHè DONNE? perchè vogliamo dare il nostro punto di vista femminile.
PERCHè NOI? perchè eravamo delle scostumate sole e abbiamo pensato che è più bello scostumarci insieme. Read the rest of this entry »
Infine, un sondino in omaggio
Luglio 12th, 2011 by dumblesLa cultura e la mannaia
Luglio 9th, 2011 by dumblesParliamo intanto della mannaia, non quella che si abbatte sulla cultura con i soliti tagli governativi, parliamo di quella che si abbatte sulle donne per mano dell’uomo.
In questo modo giovedì scorso, dalle nostre parti, un altro uomo ha ucciso un’altra donna. Lui egiziano, lei friulana. Lui che la voleva sposare, lei che non lo voleva più.
Una storia delle tante, ben 78 conteggia il nostro bollettino di guerra in questa prima metà dell’anno. 78 diviso 6 fa 13; tredici al mese; 30 diviso 13 fa 2,3; una ogni due giorni e meno di mezzo. E mentre scriviamo ascoltiamo dal tg locale di un’altra donna trovata in fin di vita con il cranio sfondato -faceva la prostituta- ci precisano; e questo a molti farà dire: “Ah… bè…allora…”.
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Ingeborg Bachmann
Luglio 5th, 2011 by dumblesBlack Block
Luglio 4th, 2011 by dumbles
Eccolo puntuale, il grande blocco politico e dell’informazione; tutti uniti, compatti; tattica e strategia militare: colpire e affondare la protesta. Il fumo dei lacrimogeni non serve a far piangere i cattivi, (che se non ci solo li si inventa); serve ad annebbiare le coscienze di chi guarda da lontano nutrito con la menzogna della grande opera indispensabile .
Notizie dalla Valle che resiste
Luglio 3rd, 2011 by dumblesSostiene Perino: CHIOMONTE (TORINO), 3 LUG – ”Volevamo assediare il cantiere e l’abbiamo assediato. Quindi abbiamo vinto”. Lo afferma Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav: ”Abbiamo visto chi usa la violenza – aggiunge -, e’ chi tira i lacrimogeni ad altezza d’uomo”.
La Repubblica della propaganda
Dichiarazioni Stefano Esposito PD: ““Quanto sta avvenendo in Valle di Susa è gravissimo. Stiamo assistendo a un’aggressione, annunciata e preparata nei giorni scorsi, alle forze dell’ordine, alle istituzioni, alla legge”. La prima parte è giusta; alla seconda sostituire “forze dell’ordine”, “istituzioni”, “legge” con “popolazione civile”, “territorio”, “beni comuni” ed aggiungere: ed i responsabili siamo noi PDm.
CAMBIA IL VENTO: @AteneinRivolta ateneinrivolta.org anche il vento dice NO TAV soffiando il gas lacrimogeno contro le forze dell’ ordine segui la diretta su : http://t.co/W7C4Iey
L’uovo del signor Colombo
Luglio 2nd, 2011 by dumblesIl signor Ivaldo Colombo è il padroncino della MaVib l’azienda che se deve licenziare, licenzia solo le donne perché il loro posto è la casa e la cura dei figli; “perché il loro stipendio è comunque semplicemente il secondo. E perché se c’è qualcuna che ha dei figli ma non ha un marito che la mantiene, si arrangi, poteva pensarci prima”. Brutte cose… da medioevo, dicono. In realtà, siamo sicur* che non sia quello che stanno facendo in molti ancora più a monte del signor Ivaldo quando, per esempio, le donne non le assumono perché suscettibili di riproduzione o quando, se sono assunte non sono certo assunte in cielo con gli uomini ai vertici delle carriere? Ci sono molti Ivaldi furbi che lo fanno e non lo dicono, discriminano e po’ bon, perché tanto il mondo è pieno di uomini colleghi lavoratori meschini come quelli di Inzago che non mi intrigo; non solidarizzo e non mi incazzo. Medioevo diffuso, persistente, avvolgente. In ogni caso bisogna fargli contro. Solidarietà a tutte le donne licenziate e in lotta per il lavoro!
Asini
Giugno 30th, 2011 by dumblesOgni tanto il TAV è come un marcatore molecolare, un qualcosa che rivela l’esistenza di un fenomeno che in questo caso non è chimico o fisico, ma intellettuale: l’asinite. Oggi, anzi ieri, si è rivelata in Odifreddi il matematico impertinente che sul TAV ci azzecca meno di zero.
Supponendo che il nostro, che pur in altre occasioni abbiamo apprezzato, non scriva per ordine di scuderia; con l’articolazione del suo scritto che poggia la sua contrarietà ai No Tav perché lui è contro le macchine, il traffico e a favore del treno dimostra per prima cosa di non sapere che anche i No Tav sono contro il traffico e a favore del treno; mai sentito lo slogan: “più treni meno TAV“?.
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Noi siamo con la ValSusa
Giugno 28th, 2011 by dumbles“Cambia il vento” ha scritto il PD, millantando sul successo referendario, nel brutto poster per la festa dell’Unità di Roma. Quello che il vento soffia sotto la donna con la gonna.
Ma la peggior fantasia berlusconiana che questi poveracci hanno saputo esprimere non si ferma alla coscia femminile abbinata alla Festa dell’Unità, passa dalla gamba lisciata, al manganello brandito sulle teste di chi resiste alle loro bave affaristiche. Troppo ghiotti i soldi freschi dell’Europa per quella mostruosità ingegneristico-economica che è il TAV. Così il diafano Fassino auspica le forze armate contro il popolo, e il condottiero dell’impero Maroni manda tutte quelle che può, e giù a menare quei valligiani che mai come in questo caso, dovrebbero essere “padroni a casa propria”.
Cambia il vento… eh sì, ve lo cambiamo noi il vento, solo che a noi non alza le gonne, fa volare le sedie…
PRESIDIO NO TAV DI SOLIDARIETA’ CON LA VALSUSA – UDINE – 28 GIUGNO 2011
h. 19,00 davanti alla Prefettura
La cattiva scuola dei cattivi ragazzi
Giugno 26th, 2011 by dumblesNel divertimento e nel gioco, spesso c’è quello che si è imparato. Non dimentichiamo il lavoro del patriarcato sessista come manuale di istruzioni per la violenza del branco.
Stuprano ragazza di 15 anni ricercati 3 italiani, forse minorenni
Con la ValSusa che resiste
Giugno 25th, 2011 by dumblesLoro per tutt* noi
Giugno 24th, 2011 by dumblesE’ vero, il popolo NO TAV della Val di Susa in questi giorni e in queste ore sta facendo un favore a tutto il paese; vent’anni di lotta contro la più grande truffa degli ultimi anni, contro quell’inutile, irreversibilmente dannoso e perverso dispositivo mangia soldi che sono le grandi opere come questa. 44 milioni di euro a km. nel 2008; 1.200 euro a cm dice AAM Terranuova, e non ci stupisce perché già la Firenze-Bologna era a quota 76,3 milioni di euro. E la cricca politica tutta, trasversale, da destra a sinistra, non può perdersi la grande abbuffata; deve mettere giù i cantieri entro il 30 di questo mese altrimenti l’Europa nega quei quattro spiccioli che gli permetteranno di dire che non la paghiamo noi. Così arriverà Maroni a bastonare; come lo hanno ritratto i/le resistenti della valle: vestito da antico romano a “guidare le truppe contro i popoli delle Alpi che difendono il territorio”. Il territorio loro, ma l’idea di libertà di tutt* noi. Ricordando un vecchio slogan: “Dal Friuli alla Val Susa della terra non si abusa”.
SABATO 25 GIUGNO – UDINE – PRESIDIO NO TAV – SOLIDARIETA’ CON LA VALSUSA IN LOTTA