Giugno 10th, 2012 by dumbles
In coda per la casa …quella del Grande Fratello.
Succede a Udine, ma probabilmente anche in molte altre città quando arriva lo staff del casting.
Non siamo fruitrici di questo instupidimento pernicioso, non spendiamo molto tempo nemmeno nel definirlo, lo hanno già fatto in molti e da mò… basta una qualsiasi tesi di laurea in sociologia per inquadrare il fatto; però, … però; come possiamo non osservare che, perfino adesso che il grande esperimento ha fatto il suo tempo, che l’ultima edizione ha registrato ascolti disastrosi tanto da metterne in dubbio la programmazione, ci sono sempre tant* che ci provano… sai mai che và…. Che esisti dentro lo schermo invece che davanti, dove la realtà di teleutente eterodiretto, di precario/a, di senza-futuro generico/a, ti ha fatto desistere da ogni velleità (o lotta) per una r/esistenza reale.
Il Grande Fratello, quello vero, ringrazia.
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Giugno 7th, 2012 by dumbles
Al 70esimo femminicidio che vuol dire settanta donne uccise per mano di uomini dall’inizio dell’anno, 70 persone come noi che scriviamo o voi che leggete, 70…, 70, provate a immaginare e contare…. Femminismo a sud gli ha già fatto il contropelo a questa stampa che abbiamo esaurito i peggio aggettivi per definirla.
Aggiungiamo, essendo che Staranzano non è poi molto distante da dove siamo, che nel giornale locale il titolino “uccide la convivente, a coltellate dopo una lite”, viene dopo “Intesa fra università, Udine e Trieste dicono sì alla federazione”, dopo “Terza cosrsia in A4, non c’è più tempo“, dopo “Vigile del fuoco arrestato con 200 grammi di hascisc”, dopo “Il sindaco chiude la discoteca Papillon”, dopo “Scegli il più forte difensore destro della storia udinese”, dopo “Coprifuoco, i bar sfidano il Comune”, dopo “Festival dei writers In migliaia a vedere gli artisti dei muri”, dopo “Piste ciclabili in Friuli segnala problemi e disservizi” e pure dopo “Ecco come e quando pagare l’Imu”.
Oh sì, la cronaca è organizzata per provincia, Gorizia forse viene dopo…, ma per favore!… perfino dopo lo sport e l’imu che corrisponde praticamente ad una “comunicazione di servizio”… tanto conta la morte di una donna per mano di un uomo! Salvo ficcarci dentro, nel post nazionale lo snoqspot sul quale aggiungiamo solo questo: almeno liberateci da titoli idioti del tipo: “Se non ora quando” chiede di fermare il “femminicidio”, come se si potesse fare un referendum, una petizione o un decreto che lo metta al bando. Distorsioni.
Come quelle dietro le quali si nascondono gli assassini come Varotto: “Ho perso la testa”, poi quando la ritrovano, nessuno si preoccupa di mostrare la merda patriarcale che c’è dentro.
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Giugno 6th, 2012 by dumbles
Oggi Fabio Balocco sul Fatto Quotidiano ricorda l’azione di Julia Butterfly Hill che visse 738 giorni su una sequoia per impedirne l’abbattimento; di quella e di altre nel raggio di 60 metri.
Conclude il suo ricordo con un frase dal fastidioso sapore retorico: “La Terra è madre e sono spesso le donne a difenderla con più determinazione“.
Madre Terra è spesso rappresentata come una donna incinta, con un bel globo terracqueo al posto della pancia o la pelle increspata da rugosità montuose o ricoperta da fili d’erba…, un’iconografia che lega a doppia mandata l’essere femminile ad una attribuita attitudine naturale, la maternità, ed attribuisce al pianeta un sesso ed una funzione.
Non ci piace e non lo riteniamo nemmeno un approccio corretto per capire se, ed in che termini, ci possiamo considerare figlie/i della terra. Una visione romantica e antropocentrica non è nemmeno una buona base per intraprendere battaglie ambientali per “difenderla con più determinazione“.
Da donne, non abbiamo bisogno di alcuna affinità materna per essere sensibili alla distruzione di biodiversità di cui come specie siamo infinitesima parte, ma con un pessimo rapporto di parassitismo.
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Giugno 5th, 2012 by dumbles
Ma sì, basta con le frecce tricolori, con questo folklore militarista che intossica polmoni e cervelli.
Anzi, già che ci siamo, anche basta con tutte le altre spese militari, e basta anche con l’esercito.
Un sano antimilitarismo fa bene alla salute e all’economia; ora più che mai!
…Se non ora quando?
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Giugno 4th, 2012 by dumbles
Come dire, di essere un paese normale.
Oggi la Ministra Severino se ne è uscita con questa idea di “Coinvolgere i detenuti nella ricostruzione”; tutti si dicono d’accordo, tranne la lega che vuole l’esercito…[ma lasciamo perdere questi che con le loro porcate hanno saturato l’intera galassia].
Dunque i detenuti. Qualcuno su un blog ha scritto “Scommettiamo che nelle prossime ore si leveranno una caterva di voci sdegnate contro un Governo che vuole reintrodurre i lavori forzati nel nostro ordinamento penale?”… Mah, insomma…, per non farci dire questo, almeno la ministra dovrebbe darsi la pena di dettagliare un po’ meglio la sua idea… perché, dal momento che il lavoro di persone in stato di detenzione, è lavoro, cioè fatica come quello di qualsiasi altra persona, ci chiediamo: sarà pagato? A quali condizioni? E quanto?
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Giugno 3rd, 2012 by dumbles
Non l’incolpevole Platichthys flesus L., ma il ministro e quello che intende autorizzare sul mare adiacente le coste della penisola: t r i v e l l a z i o n i.
Lo avevamo già anticipato a proposito del “decreto sviluppo”. Un’allucinazione, soprattutto quando incomincia a concretizzarsi il sospetto, che richiederà indagini e studi approfonditi, sulle conseguenze in termini di subsidenza, movimenti tellurici e di tutti gli effetti correlati alle varie tecniche estrattive di cui già parlava un primo studio del prof. Franco Ortolani dell’Università Federico II di Napoli.
Una curiosità: i giacimenti di gas individuati in Alto Adriatico sono tutti battezzati con nomi femminili: Giuditta, Aida, Demetra, Nicoletta, Gaia, Rosanna, Donatella… così tanto per renderli più rassicuranti di modo chè la “perforazione” suonerà, nel mondo degli uomini, pur sempre un fatto naturale.
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Giugno 2nd, 2012 by dumbles
e ad impartire ordini di servizio ai suoi dipendenti, banchieri e porporati.
Invece, zacchète, appena fuori casa, sempre a dettare le regole sulla vita delle altre, che siamo noi.
“Il ‘no’ all’aborto e all’eutanasia. Le leggi dello Stato, ha detto il Papa, “non possono riconoscere l’aborto e l’eutanasia” perché “lo Stato è a servizio e a tutela della persona e del suo ‘ben essere’ nei suoi molteplici aspetti, a cominciare dal diritto alla vita, di cui non può mai essere consentita la deliberata soppressione”. Benedetto XVI ha affermato che “le leggi debbono trovare giustificazione e forza nella legge naturale, che è fondamento di un ordine adeguato alla dignità della persona umana”…”
Ma uffa! Una passeggiata in libertà no eh?… Facendo attenzione alle folate di vento… of course…
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Giugno 2nd, 2012 by dumbles
Sono quelli di Luca Dordolo.
Dal MV di oggi: “Provocatore lo è sempre stato. Basti ricordare la foto, inviata a tutti i giornali, di una donna araba che passeggiava in centro a Udine indossando il burqa oppure la marcia, con tanto di fiaccole, contro il cimitero islamico di Paderno. Ma adesso Luca Dordolo, 46 anni, capogruppo della Lega in Comune, pare abbia proprio passato il segno, vista la valanga di reazioni indignate contro la sua ultima “sparata”.
Che è questa. «La donna indiana gettata nel Po ha inquinato il nostro fiume sacro. Cosa direbbero se andassimo a fare lo stesso nel Gange?»
Domanda: è nato così o lo è diventato da Leghista?
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Giugno 1st, 2012 by dumbles
Il più crudele dei giorni è ogni giorno. Ogni giorno una donna uccisa da un uomini che non tollerano di essere respinti, non sopportano una donna che dice “No!”
Oggi Claudia Bianca, ieri Sabrina e Ludmilla… “Quella strage di donne che non si ferma“, scrive Il Corriere, “…non si ferma…”come se fosse un’emorragia, come uno spred in ascesa inarrestabile, un infinito ed ingovernabile sciame sismico.
Un “non si ferma” che la rende impersonale, avulsa dagli attori che la provocano, un meccanismo avviato che ha un moto proprio. Come se non fossero gli uomini che devono fermarsi…
Tempo addietro ci lamentavamo perché i media ignoravano il “fenomeno”, ora che ne parlano osserviamo in quanti modi se ne può parlare e delle volte può essere anche peggio.
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Giugno 1st, 2012 by dumbles
Questo della foto ha scritto questo sul suo profilo Facebook: “La donna indiana gettata nel Po ha inquinato il nostro fiume”.
Questo è un leghista. Lui galleggia così. Sul “sacro fiume” o su qualsiasi altro scolo politico.
Se vuoi vederlo più in grande vai sul nostro precedente sito…
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Maggio 31st, 2012 by dumbles
Senza soluzione di continuità gli uomini uccidono le donne,
Senza soluzione di continuità i quotidiani costruiscono cronache vergognose.
Gli uni non sanno far altro che molestare e uccidere, gli altri fanno inchieste sulla violenza contro le donne e poi quando succede sembra che la donna uccisa sia un incidente di percorso nel vero dramma che è quello di uno che va a spararsi in chiesa. Come scrisse Michela Murgia: “E’ morta, ma la vittima è lui”. Ma che schifo!
Senza soluzione di continuità noi odiamo questi uomini e questi giornalisti.
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Maggio 31st, 2012 by dumbles
Quelle/i che gridano all’emergenza e quelle che la formalizzano in una mozione presentata in consiglio comunale a Udine. Si parla di prostituzione, di giovanissime, forse minorenni; dicono le cittadine delegate pd, Innovare e Idv; che se ne stanno lì di notte sulle vie della città, e loro sono preoccupate per questa brutta cosa dello sfruttamento per cui si invoca “un puntuale controllo da parte della polizia municipale, in coordinamento con le altre forze dell’ordine oltre che con le associazioni di volontariato, che operano sul territorio“
Ora, quali siano le associazioni di volontariato che operano sul territorio e con quali mezzi possano operare, non è dato sapere, perciò tolto ciò che forse non c’è, restano vigili e polizia.
Perchè bisogna “sventare ogni esecrabile forma di sfruttamento e per proseguire nel già significativamente avviato percorso di valorizzazione del quartiere, preservandolo ulteriormente dal degrado conseguente all’espletamento di tali illecite attività”. Ecco, il degrado, problema n. 1, o è lo sfruttamento il n. 1? No, no, il degrado… insomma, sì, sì, lo sfruttamento, ma prima il decoro…
Ah, e poi c’è Dordolo che parla solo padano, inutile spiegargli che c’è anche il trafficking.
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Maggio 26th, 2012 by dumbles
….This is What Feminism Sound like…. è la seconda di una serie di compilation DIY lanciate dalle Riot Grrrls di Berlino.
Un mix di sonorità punk, electro, rock, hip hop, cantautorato.. ecc ecc suonato da 53 energetiche band al femminile provenienti da tutto il mondo (si si!) , piu’ di 3 ore di musica scaricabili gratuitamente dal link che mettiamo piu’ sotto.
Il pacchetto comprende oltre alla musica,flyer, vario materiale diy, immagini e le info su tutte le band!
Ma come dicevamo se questa è la seconda c’è una prima che si chiama Riot Grrrl is not dead e pure una terza a sostegno delle Pussy Riot!…scoltait!
LINK A TUTTE LE COMPILATION (dove ci saranno costantemente aggiornamenti sul link per il download o prossimi progetti e anche info se hai una band e vuoi partecipare in futuro!)
altrimenti le singole compilation:
01 RIOT GIRRRL IS NOT DEAD
02 THIS IS WHAT FEMINISM SOUND LIKE!
03 FREE PUSSY RIOT!Riot Grrl Compilation nr 3
Stampa copia e aiuta a diffondere!Non aspettare che qualc1 altr* lo faccia per te… è DIY!
per info:
riotgrrrlberlinATgmail.com
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Maggio 26th, 2012 by dumbles
clicca per ingrandire e per andare nel sito di ADA LAB
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Maggio 25th, 2012 by dumbles
Quando perfino un giornale di Tav e di governo come La Repubblica decreta la morte del corriodio 5, vuol dire che il corridoio 5 è proprio morto; morto, trapassato, defunto.
Eppure ministri, progettisti, politici continuano a ricamare intorno al simulacro in un bluff perenne fra alta velocità, alta capacità, costi, introiti e finanziamenti. Non sia mai che abbandonino il giocattolino che in tempi magri permette pur sempre di far girare, fra progetti e studi preliminari, un po’ di denari… poi quello che si farà, si farà; … un cantiere qui, una porcheria là…
La prossima settimana si troveranno a confabulare a Monfalcone, a porte chiuse, perché non si senta la puzza del cadavere.
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Maggio 23rd, 2012 by dumbles
Dalla Carolina alla Campania.
Uno dal pastore battista in Carolina del Nord: “Chiudiamo i gay in un recinto e lasciamoli morire”,
l’altro dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Salerno Martina Castellana: “”Gli organizzatori del Salerno Pride che hanno allestito il Pride Park nell’antica fabbrica di mattoni dell’ex Salid, farebbero bene a chiudersi nei forni accesi, così con le ceneri se ne farebbero utili saponette“.
….però!!!…
Poi, altrove abbiamo trovato la smentita di Castellana; in ogni caso speriamo che Giovanardi non ne tragga ispirazione per un’altra delle sue elucubrazioni omofobe (qui l’ultima).
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Maggio 22nd, 2012 by dumbles
E’ la legge 40, la legge col burqa, la legge mostro, la legge tortura, quella alla cui stesura premeva, in assoluto e più di tutto, riuscire a formulare un concetto di riconoscimento dell’embrione come soggetto. … “dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito“.
E’ lì, nell’articolo 1. Tutto ruota intorno a quello e da quello discendono le restanti proibizioni con in più il divieto dell’eterologa, così tanto per non farsi mancare un po’ di sano moralismo.
Oggi i ponzi pilati della consulta hanno ridato indietro tutte le scartoffie ai tribunali, che si arrangino.
C’era qualcun* che potesse aspettarsi una decisione forte come un pizzicotto alle orecchie dei monsignori?
No, non è cosa, e prima o poi dovranno sanare anche la contraddizione con la 194 che da 34 anni permette di abortire il concepito. Il loro verbo è proibire, il nostro è lottare.
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Maggio 22nd, 2012 by dumbles
E’ iniziata la fase due, intorno al corpo di Alina sequestrata, rinchiusa e suicidata in una cella del commissariato di Opicina. Lo abbiamo capito ascoltando il telegiornale regionale di ieri sera, ne abbiamo conferma dalla lettura del Piccolo di oggi.
La fase due riguarda la demolizione della reputazione della vittima e la ricostruzione della reputazione del o degli indagati.
I cronisti del TG si sono premurati di informarci che Alina, al suo paese, era già stata condannata per omicidio; una vita un destino, e pace all’anima sua.
I giornalisti locali ci avvisano di altrettanto e fanno scivolare il nostro occhio piano piano e dolcemente dall’osservare il contesto della sua morte, che si chiama sequestro di persona in un commissariato, allo stato d’animo della persona terrorizzata dal ritorno in patria per la paura del ritorno in carcere. Perciò “Ora è chiaro perché Alina Bonar Diachuk, arrestata nel giugno scorso a Gorizia, ha messo fine ai propri giorni all’interno del commissariato di Opicina dov’era rinchiusa anche se la Magistratura ne aveva ordinato la liberazione. Lei temeva di dover ritornare in carcere una volta rimpatriata forzatamente in Ucraina…”
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Maggio 21st, 2012 by dumbles
Leggendo della tragedia di oggi, dell’uomo di Brescia che scaraventa giù dalla finestra la figlia e il figlio, ci tenta con la moglie, non ci riesce e poi butta sé stesso; leggendo nella cronaca che riporta Bollettino di guerra, comparando un po’ tutti i quotidiani citati; leggendo in tutti la strutturazione della notizia secondo il solito alibi-clichè che individua il gesto folle dell’uomo nella sua depressione per aver perso il lavoro… ci è venuto in mente l’articolo di qualche giorno fa di Angela Azzaro che aveva come titolo “Meglio uccidersi che farsi uccidere”.
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Maggio 20th, 2012 by dumbles
Infognati nella loro stessa smania di contenere l’incontenibile con leggi liberticide ed in strutture lager.
Si lamenta il sindacato di polizia per le intemperanze dei nuovi arrivati al ristrutturato CIE di Gradisca.
Ma si può chiedere temperanza a persone in gabbia per una condizione amministrativa arbitrariamente definita? Avevamo definito il CIE, allora CPT, una truffa economica, già alla sua origine; da allora, la truffa è continuata, sulla viva pelle dei/delle migranti.
“…Dopo l’ora d’aria gli immigrati si sono rifiutati di ritornare nelle celle, pardon, nelle camerate. Si sono denudati, hanno cominciato ad orinare nel cortile e a staccare con le mani i cavi dell’allarme, disattivandolo temporaneamente…”.
Urea sui CIE!
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