Your body is a battleground…

Maggio 20th, 2012 by dumbles

… se sei donna; se sei in Italia, tutto il corpo sociale è campo di battaglia.
Sulla sua carne viva, che oggi è quella straziata di ragazze sedicenni,  si scontrano, si incontrano, si barattano poteri e controllo.
Chi è Stato? Come da tradizione di questo paese, forse non lo sapremo mai; in ogni caso, fosse anche l’orrenda follia di un singolo, c’è sempre chi ne speculerà per trarne un proprio buon fine. Una volta, si chiamava  “strategia della tensione”.
Qui, fra le tante, l’analisi di WuMing.

Brutti, sporchi e cattivi

Maggio 18th, 2012 by dumbles

Secondo Mancuso Aurelio, soprattutto cattivi. Gli uomini tutti, quelli che ammazzano le donne, ma anche quelli che no e che, per mettersi a posto la coscienza firmano gli appelli di snoq contro il femminicidio;  per distinguersi, loro buoni, dagli assassini e violenti cattivi.
Lo leggiamo qui, grazie alla rassegna stampa di Zeroviolenzadonne.
Invece no, sono tutti i maschi ad avere il peccato originale poiché “…Il maschilismo è una patologia politica e culturale di cui è affetto tutto il genere maschile…” wuauuuu… “… Noi uomini dobbiamo, invece, dobbiamo interrogarci, senza che nemmeno una sola donna si renda disponbile a costruirci alibi, facili assoluzioni, solidarietà nefaste…”.
Bene; ci aspettiamo che ad ogni prossima donna violentata o uccisa, il nostro scenda in prima linea a rompere quel muro di alibi, facili assoluzioni, solidarietà nefaste che per primi gli uomini (non le donne!) erigono attorno a loro stessi, a partire dai giornalisti quando costruiscono la cronaca di quei fatti.
Altrimenti il suo bell’articolo è solo la pisciatina fuori dall’orinale, tanto per distinguersi dai colleghi.

Se niente importa

Maggio 16th, 2012 by dumbles

“Schiave” prostitute marchiate a fuoco
Eterna domanda: ma il fruitore/consumatore è moralmente tenuto a chiedersi che cosa c’è dentro o dietro o incluso in quello che sta consumando?
Noi boicottiamo volentieri oggetti che sappiamo prodotti in sfruttamento o assenza totale di diritti.
Siamo vegetarian* o vegan* oltre che per una riduzione dell’entropia, anche perché non sopportiamo la sofferenza animale; ma quando parliamo di fruizione di “servizi sessuali” e sappiamo che chi li presta passa attraverso la tratta, la marchiatura, la compravendita, il terrore e l’intimidazione, in sostanza la schiavitù, oltre a sottolineare l’orrore del trafficking,  che dovremmo dire? Che, esclusi gli/le aguzzini/e, le prime ad aver diritto di parola sono le donne coinvolte ma che ci sarebbe anche un dovere di parola da parte degli uomini coinvolti, un dovere di coscienza sul soddisfacimento sessuale che non può essere sostituito dal pagamento effettuato; la consapevolezza di essere l’altra faccia della medaglia, di essere, -nella legge di questo mercato-,  la parte della domanda, nel bene e soprattutto nel male.

Chi rema contro è terrorista

Maggio 15th, 2012 by dumbles

Gli americani la fanno più in grande, si sa; non frasi alla Cancellieri che poi si devono smentire ecc.ecc., no, no, niente gabole e arzigogoli, si va al dunque; si parla di cambiamento climatico, si sostiene che non c’è nessun cambiamento climatico, meno che meno causato dall’uomo e chi ci crede è un terrorista e anche bello grosso, di massa. Avevamo da poco citato il libro di Steve Collins sulle manovre della Exxon che per davanti lo nega, per dietro lo ama perché ora, grazie allo sciolglimento dei ghiacci potrà ciucciare anche l’Artico. Qui siamo sul davanti e bisogna negare negare negare; loro lo chiamano “messaggio realista sul clima”… alla grande, ecco; più realista del re.

#LaMadreDiTutteLePreoccupazioni

Maggio 14th, 2012 by dumbles

Su Twitter in questo momento c’è una sfida a chi mette giù la Madre più Madre di tutte le Preoccupazioni. L’input lo ha dato Cancellieri ministra di questo governo di tecnici esperti che non ne azzeccano una in termini di efficacia anticrisi… E come potrebbero? Son lì a mungere noi per fare il TAV: LaMadreDiTutteLeTruffe..!
Ecco, solo un tweet, così per gradire: “Nel paese dove regnano Mafia Camorra e ‘Ndrangheta, la #Cancellieri pensa che i #notav siano #LaMadreDiTutteLePreoccupazioni. Preoccupiamoci”.
Qui la risposta da NoTAV.info

W la vita!

Maggio 13th, 2012 by dumbles

E menomale che ci sono le FEMMINISTE che ne hanno cura, ad iniziare da quella delle donne, e da dove sennò?

Gustave Courbet L’origine du monde 1866

La campagna di Femminismo a Sud , le proteste a Roma, anche qui

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Mamma mia!

Maggio 13th, 2012 by dumbles

Dunque marceranno i “pro life“, con quel nome che è già una trappola semantica; come se qualcun* potesse, per contrapposizione, essere “pro death”; come se  l’idea che la vita che viene da Dio non fosse altro che un atto di fede individuale,  come se tutto il vivente fosse ridotto e concentrato nelle cellule di un embrione.
Tutto è detto nel logo dell’iniziativa: una croce, un figlio, una figlia, un padre, una madre -incinta.
La croce proietta la sua ombra su una sorta di scudo crociato e i colori sono blu e rosso. Blu per i maschi e la croce, rosso per la madre e la figlia. Rosa e celeste sarebbero stati poco visibili. Qui tutto è più marcato. Perché marceranno gli integralisti fra gli integralisti, i fascisti fra i fascisti, i chierici  e Maria Pia Garavaglia.
E marceranno non a caso domenica nel giorno della festa della mamma.
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Guardiamoli in faccia

Maggio 12th, 2012 by dumbles

Alina morì impiccandosi con il cordone del cappuccio della sua felpa alla finestra di una cella del commissariato di Opicina, sotto l’occhio vigile di una telecamera.
La sua agonia è durata quaranta minuti.
Alina era uscita dal carcere il sabato mattina dopo 10 mesi di reclusione, a seguito di una condanna congiunta a decreto di espulsione; Alina avrebbe dovuto essere “rispedita” in Ucraina, ma quel sabato uscì da donna libera, nessun decreto le era ancora stato notificato; ci avrebbero pensato il lunedì mattina.
All’uscita dal carcere però Alina trova ad aspettarla una volante che se la prende, cioè la sequestra, e la porta al commissariato di Opicina, la chiude in una cella e la lascia lì.
La sua morte è trasmessa dal monitor sul banco del piantone; nessuno la guarda.
Quando accadde, ne parlammo qui.
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La marcia della milizia

Maggio 11th, 2012 by dumbles

Prologo: intanto beccatevi questo; quello dei feti esibiti; che quello che professa lui deve essere verità vera per tutt* noi. Noi lo chiamiamo integralismo;  e il detto che: “33  anni di aborti hanno ucciso 6 milioni di bambini che sono stati rimpiazzati con immigrati”, oltre alla rozzezza del pensiero, noi lo chiamiamo razzismo.
Poi l’evento di domenica: la marcia della milizia; assatanati contro l’autodeterminazione delle donne, pronti a darti giù la croce a suon di preghiere riparatrici. Sfileranno militia christi, forza nuova, e Alemanno il  patrocinatore, vari boiardi e boiarde, che la vita, messa giù così, è sempre una buona carta di credito in vaticano.
Aderisce convinta Maria Pia Garavaglia:  dc>margherita>pd>pereppeppè.

L’ultima spiaggia

Maggio 10th, 2012 by dumbles

E’ quella virtuale mediata dal codice della macchina, l’approdo della lingua morente.
Funzionerà?
La morte di una lingua è perdita di biodiversità poiché Una lingua si iscrive in una matrice sociale e geografica nello stesso modo in cui una specie rara si inserisce in un ecosistema.
Bella o brutta che sia, è un po’ la nostra casa, la nostra pelle.

Exxon Strategy

Maggio 9th, 2012 by dumbles

La anticipa Federico Rampini parlando del libro “Private Empire” di Steve Coll.
The Exxon Strategy: 1=negare; negare i cambiamenti climatici: “Finanziando generosamente piccoli gruppi di scienziati scettici, spesso privi di competenzee qualificazioni specifiche, offrendo loro campagne di comunicazione e relazioni pubbliche, Exxon diede a queste voci un peso sproporzionato nel dibattito scientifico». Il risultato finale: «Riuscì a creare l’impressione nei mass media e nell’opinione pubblica che la comunità scientifica era lacerata da una tremenda controversia, laddove invece questa controversa era marginalee in via di superamento».
2=sfruttare; sfruttare i risultati del cambiamento climatico “Le sue équipe geologiche hanno studiato da tempo gli effetti del riscaldamento del pianeta, anticipando di anni che lo scioglimento dei ghiacci artici avrebbe reso più facile sfruttare quei giacimenti sottomarini. Ora la Exxon ha potuto annunciare un patto con Putin, che le apre l’accesso alla zona russa dell’Artico, «e riserve sottomarine pari a molti miliardi di dollari».
In parole povere si chiama l’inganno e la beffa.
L’assalto all’Artico, un tristissimo argomento per dire allo  Skeptical Environmentlist che aveva torto.

Il cervello senza mutande

Maggio 6th, 2012 by dumbles

Come gli angeli, senza sesso.
Così, almeno stando all’ultima ricerca  riportata dal Corriere. Ne siamo contente? Magari un po’ anche si, se non altro perché spesso le mutande da uomo o da donna che gli si sono cucite addosso erano più rispondenti ai modelli dell’approccio scientifico che alla sua fisiologia effettiva.
Che poi nella materia grigia altre ricerche trovino ancora tracce di impronte e relative influenze ormonali, può pure anche essere…,  il problema sorge quando le diversità si colorano con sfumature di rosa e azzurro come precursori di giudizi di valore, tanto per cambiare,  sessisti. Allora siamo certe che quella ricerca è fatta con quello che le mutande contengono.

L’irruzione di oggi

Maggio 5th, 2012 by dumbles

Accendi il computer, leggi il giornale e il mondo irrompe nella tua giornata, nella tua vita,  nel peggiore dei modi possibili, con l’uccisione di donne, con donne umiliate e maltrattate, con donne offese e cancellate.
La cronaca di oggi è tremenda: una donna uccisa dall’ex fidanzato; una donna picchiata a cinghiate perché non vuole una altro figlio, il sesto; il cadavere di una donna rinvenuto lungo una strada; una donna probabilmente uccisa da uno zio per motivi di eredità; un processo per stupro dove si usa la consolidata strategia dell’insinuare l’inattendibilità della vittima.
Tremendo è anche lo “stile” della cronaca; prendiamo l’ultimo caso che è anche territorialmente vicino a noi: tante parole e dettagli per le ragioni della difesa dei due imputati; che si insinui anche nel lettore un senso di solidarietà per loro e di vituperio per lei. Scriveremo al giornale.
Cameo della giornata: Cancellieri ha aderito alla petizione “Mai più complici” manifestando “massima attenzione e impegno nella lotta contro la violenza sulle donne e solidarietà a tutte le vittime di abusi”.

La ricaduta

Maggio 4th, 2012 by dumbles

Questa non l’avevamo ancora pensata, cioè che della guerra si potessero presentare anche queste “ricadute benefiche” ovvero organi da espiantare dai militari americani feriti e da distribuire pressoché in sito, cioè, -[non in Afghanistan o Iraq], ma nei paesi europei più o meno amici, più o meno contermini, perché non ce la fanno ad arrivare negli USA.  Insomma, un orrore nell’orrore nell’orrore. Quello della guerra, quello del militare allevato come macchina per uccidere, quello del militare “morto” da sfruttare fino alla fine con la divisione degli organi, dietro la retorica delle 140 vite salvate.
Antimilitariste sempre, e pure contro la predazione degli organi.

Sessismo

Maggio 4th, 2012 by dumbles

Laboratorio wiki

 

Ecofemminismo dumblico

Maggio 4th, 2012 by dumbles

Laboratorio wiki

 

Noi siamo la nostra lingua ? !

Maggio 4th, 2012 by dumbles

Laboratorio wiki

 

E oggi il cartello nr. 56

Maggio 2nd, 2012 by dumbles

C’è stato un flash mob oggi davanti a Montecitorio, 55 cartelli con i nomi e l’età delle 55 donne ammazzate dall’inizio dell’anno. Ma già ora se ne dovrebbe aggiungere un altro con il nome di Matilde, 63 anni uccisa dal marito che poi si è ucciso a sua volta.
Sentite come ne parla il Corriere: “La malattia, le operazioni al cuore e un forte stato depressivo. Umberto Passa, sarto in pensione di 65 anni, era entrato in un tunnel da cui non è più stato in grado di uscire, se non uccidendo la moglie Matilde con più coltellate e poi togliendosi la vita con la stessa arma…”, cioè, ripetiamo: “…era entrato in un tunnel da cui non è più stato in grado di uscire, se non uccidendo la moglie…”.
Come si può formulare un pensiero del genere? Ma non è come scrivere che da quel tunnel si esce uccidendo la moglie? E poi, eventualmente, ma in subordine, suicidandosi.
Questi non capiscono neanche se quei 55 cartelli glieli fanno mangiare! E menomale che è il periodo che sono tutt* più sensibili verso il femminicidio! Che desolazione… e che rabbia!

La predazione ai tempi di Facebook.

Maggio 1st, 2012 by dumbles

Si presenta attraverso una consolidata trappola semantica: “Facebook salva-vite”,  la funzione attraverso la quale un* può dichiararsi donatore di organi. Tutto semplice, tutto facile, figo e condivisibile nella totale ignoranza che, come ricorda la Lega contro la predazione degli organi:  “ogni trapianto richiede un espianto e ogni trapianto richiede la fine di un’altra vita” perché l’espianto avviene sulla base della dichiarazione di “morte cerebrale“, un’altra bella e terribile trappola semantica.

Cherchez la femme, la femmina, le femine

Maggio 1st, 2012 by dumbles

In Francia, prossima alle presidenziali, dove il voto delle donne sembra determinante, si è aperta la caccia a chi espone l’esca migliore.
Nell’Italia prossima alle amministrative, ed in vista delle politiche,  si espone il tema “femminicidio”, così come certificato dalla repentina e generalizzata presa di coscienza del fenomeno.
Senonchè appena da sinistra a destra imparano a sillabare la famosa parola, c’è chi propone di non pronunciarla affatto perché non ontologicamente corretta.
E’ Isabella Bossi Fedrigotti che dice: “Ci piace essere chiamate femmine? Non tanto. Probabilmente, perché, magari erroneamente, abbiamo l’impressione di sentire in quel termine una vaga intenzione di svilimento, se non di disprezzo…”, “… di conseguenza piace poco il termine femminicidio che si sta diffondendo…”; termine che viene usato, a suo avviso, per una certa “ansia di precisione“.
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