Marzo 6th, 2012 by dumbles
Che poi, chi fornisce la materia prima per questi articoli non è la realtà, è il potere delle mafie e delle cricche che mai come ora nell’imporre democraticamente il TAV, ha bisogno di cattiv* per l’operazione di criminalizzazione della resistenza. Operazioni meschine costruite sul genere femminile della protesta, attingendo a piene mani dal catalogo squisitamente maschile degli stereotipi. E poi li chiamano giornalisti.
Due puntuali analisi in merito da Sguardi sui generis e da MeDea.
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Marzo 4th, 2012 by dumbles
Il fatto è questo: Strage a Brescia, uccide l’ex moglie e altre tre persone: “Si era drogato”L’uomo, un camionista di 34 anni, ha prima sparato in strada alla donna all’amico che si trovava con lei poi, a casa della ex, ha ucciso la figlia ventenne di lei, avuta da una precedente relazione, e il fidanzato.
Risparmiati dalla violenza i bimbi della coppia: hanno dieci, sette e cinque anni e vivevano con la madre”. La notizia qui è ripresa da Repubblica, ma, con tutta probabilità, da qualsiasi altro quotidiano, le argomentazioni addotte negli articoli per spiegare la carneficina sarebbero le stesse: follia, gelosia, raptus, alcol, droga.
Punti di partenza per un’analisi dall’esito scontato: quello ha perso la testa perché assumeva droghe o perché l’ha persa punto e basta. Non c’è via di uscita ed il “fenomeno”, sempre individuale, può ripetersi all’infinito.
Quando questa cronaca incomincerà a parlare di uomini -al plurale- che uccidono le donne, si incomincerà forse a ragionare da una prospettiva diversa.
Fino ad allora, questa cronaca resterà omertosa, implicitamente giustificante quando al delitto vi aggiunge le motivazioni di cui sopra e perciò, dal nostro punto di vista, moralmente complice
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Marzo 2nd, 2012 by dumbles
Abbiamo sempre pensato che la nostra battaglia per l’autodeterminazione, la rivendicazione di quello che riteniamo ci debba essere riconosciuto come libere soggettività, la libertà di scelta su cose che riguardano la nostra vita, ancor meglio i nostri corpi… insomma il nostro modo di essere femministe (ancora? Eh sì…), anzi ecofemministe, non possa essere disincarnato dal luogo che abitiamo….
In esso, che è luogo di enunciazione, nostra cartografia ed ontologia, ragioniamo contro il sessismo, contro la violenza, contro le prevaricazioni, contro ciò che colpisce noi ma anche il luogo intorno a noi.
Quando diciamo che “non vogliamo essere colonia di nessuno” lo diciamo in senso di rivendicazione individuale ma anche territoriale; per noi le due cose sono inscindibili.
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Marzo 1st, 2012 by dumbles
… pecorella … Quante volte lo avremo sentito e visto tra ieri e oggi il refrain del manifestante vs carabiniere? La grande prova della violenza del movimento, la madre di tutte le dimostrazioni, ripresa urbi et orbi tante volte quante occorre nascondere la brutale violenza dell’agnello venuto a togliere i peccati da questa valle di peccatori. Di fatti le abbiamo viste le pecorelle in azione, con idranti, manganelli, lacrimogeni, inseguire le persone per un chilometro e poi fin dentro le abitazioni, bastonarle, sfondare vetrine e terrorizzare il più possibile; scene dalle peggiori dittature mentre serenamente pacatamente ti raccontano che bisogna isolare i violenti se si vuole il dialogo.
Ci chiediamo dove sono stati quelli del dialogo in questi ultimi vent’anni quando i No Tav presentavano dati, studi, dimostrazioni sulle ragioni del No mentre il giudice Imposimato scriveva il suo “Corruzione ad alta velocità” con nomi, cognomi, trame, mafie, sistemi di predazione della più grande rapina di uno stato a danno dei suoi cittadini.
In solidarietà con la ValSusa: Oggi Udine volantinaggio h. 18.00
Sabato pomeriggio presidio Loggia del Lionello, dalle 16,00
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Febbraio 29th, 2012 by dumbles
Succede lunedì che da un treno frecciargento sparato in galleria a 250 km/h se ne vola via una porta, dall’ottava carrozza, sbatte sulla fiancata di quella in coda e poi vola sui binari.
Poteva esserci un morto o più, caro Manganelli…; per fortuna no, ma, anche questa diventa un’occasione, se non bastasse tutto il resto, per dar giù ai No Tav: sentite come Repubblica conclude il pezzo: “…Per Ferrovie – che sull’episodio ha aperto un’inchiesta interna – non si sono mai verificati incidenti simili su questo tipo di treni, denominati come Etr 485 e in circolazione da prima del 2005. “E’ un fatto che sottolineano dal gruppo il Frecciargento sia proprio quello imbrattato dai manifestanti No Tav durante la protesta di lunedì alla stazione di Roma“.!!!
Pensiamo di non aver mai visto tanto accanimento, tanta falsificazione, tante schifezze da parte dei politici e dei media come questa volta contro il movimento No Tav.
Come si dice, nella Valle che resiste per tutt* noi, a sarà düra!
*Comunque oggi lo è stata anche per Moretti (ad di Ferrovie) che a Trieste ha dovuto scappare di nascosto e con uno scamuffo, per non farsi intercettare dai No Tav ed ovviamente evitare di rispondere sulla vergogna dello sfacelo ferroviario che il Tav non può che aumentare.
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Febbraio 27th, 2012 by dumbles
Abbiamo capito, se ce ne fosse stato bisogno: quanto più i NO TAV dimostrano con dati, cifre, calcoli, studi che il tav non serve, quanto più hanno ragione, quanto più lottano per difendere la propria ragione ed il proprio territorio, quanto più sono in tanti… tanto più saranno censurati, picchiati, criminalizzati… perché il vero crimine sta dietro il TAV ed è quello che il potere politico-economico vuole difendere.
Oggi presidio a Udine in solidarietà con Luca e con la valle che non si arresta! –Aggiornamento–
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Febbraio 25th, 2012 by dumbles
C’è un delitto che si chiama matricidio; ha un nome perché la vittima viene riconosciuta per il suo ruolo di madre, a differenza del femminicidio, parola che mai ancora è usata dai media ed in generale dal parlato sociale, delitto dell’uccidere una donna in quanto donna. Ieri sera, a Maniago, un figlio ha ucciso la madre con più e più coltellate, in casa, in famiglia; un’altra donna morta bel luogo in cui, stando ai registi delle politiche securitarie, dovrebbe essere stata più al sicuro.
Poi, a proposito di genitori e figli, oggi il papa ha esternato che «Il matrimonio è l’ unico luogo degno per generare figli»; lo sappiano i nati in luogo indegno, in Friuli, uno su due (da annuario statistico “Regione in cifre 2011”).
Infine oggi anche Facebook ha detto la sua sul contegno da tenere nel social network: niente foto di madri che allattano, sono o-scene.
Però, sempre oggi, ci giunge notizia che se una donna vuole lasciare il proprio cognome alla discendenza invece che rivolgersi al prefetto ed al ministero dell’interno, potrà rivolgersi solo al prefetto. Questo è quanto; nel nome del padre, del figlio….
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Febbraio 24th, 2012 by dumbles
…paga, e anche bene, stando a quanto guadagna Manganelli, capo della polizia.
621.253, 75 euro per dipingere il movimento NoTav come nemico pubblico, gli anarchici come assassini e la difesa del territorio un sinistro crogiolo “anti sistema”.
Qui il resoconto su quanto fa per guadagnarsi la paghetta.
Qui un commento da NoTav.info
Qui un nostro volantino, per ricordare che il 25 c’è la manifestazione in Val Susa!
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Febbraio 19th, 2012 by dumbles
Cioè quella del cesso dei maschi; se fate assieme la stessa cosa, sesso, o quello che altro volete, sarete punite più voi ragazze, che loro ragazzi, che, come dice il commentatore, “giocano in casa”.
A quest’ultimo poi che si interroga su “…dov’è finito il maschietto di una volta, pronto, lui sì, a «giocare in trasferta» pur di conquistare l’oggetto del desiderio? …”, possiamo abbozzare una prima risposta: forse non c’è più solo il maschio cacciatore; pure le femmine si permettono … con buona pace dei presidi punitori e dei nostalgici del pisello dominante.
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Febbraio 15th, 2012 by dumbles
Così ci pare la campagna Miss Patata di Amica Chips che ti propone il concorso per essere votata reginetta del tubero con uno spot dove si esibiscono due ragazze, l’una parzialmente cellophanata nel logo del prodotto, graziosa, silenziosa, ammiccante e sculettante cui fa da contraltare l’altra vestita e goffa, perché come dice la voce fuori campo: “non serve essere bella per diventare Miss Patata 2012”, solo che te lo dice mentre vanno a tutto schermo le chiappe della prima, evidente prototipo di “Miss Patata 2012 croccante dentro salata fuori”. Vomito.
La “gnocca“ che appare ancora più gnocca perché comparata con la brutta; questo è lo schema della modellistica maschile cui poi, le donne, qualora volessero essere scelte dal Siffredi del caso, si dovrebbero conformare. Che merda! Scusate la parola, ma delle volte, certi pubblicitari verrebbe veramente voglia di mandarli in purea.
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Febbraio 14th, 2012 by dumbles
Fiorella resta in carcere con l’imputazione di omicidio volontario.
Il giudice ha respinto la richiesta dei domiciliari.
Quella misura che la cassazione ha recentemente ammesso anche per il branco di stupratori, come garanzia di equità per tutt*, a lei che ha ammesso il fatto, che ha lasciato lì l’arma, che ha chiamato subito i soccorsi, che a loro ha aperto la porta vestita dei lividi freschi e del naso tumefatto, che ha raccontato una vita di percosse tanto evidenti da indurla a lasciare il lavoro perché non erano più compatibili con gli spigoli delle porte… lei che non ha prove da confondere né complicità su cui contare… lei resta in carcere, come quell’altra categoria di persone per le quali non sono ammesse misura alternative al carcere: i mafiosi.
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Febbraio 14th, 2012 by dumbles
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Febbraio 13th, 2012 by dumbles
Giovanardi a Radio 24 in piena confusione di organi: “Ci sono organi costruiti per ricevere e organi costruiti per espellere…”; è con questi ultimi che deve aver esternato il suo pensiero sul baciare e l’orinare…; qui il plin plin integrale.
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Febbraio 12th, 2012 by dumbles
Per le donne, la vita domestica, talvolta è come un sottosuolo, un buio del quale si portano in superficie i segni impressi sul corpo: lividi e botte, ossa rotte ed umiliazione.
Così per Fiorella che ieri ha ucciso l’uomo che per l’ennesima volta la stava picchiando.
Lei, vittima prima di lui. “Quando gli impiegati (ex colleghi di lavoro) hanno capito che era stata Fiorella Fior a uccidere il compagno e non viceversa, restano allibiti e si chiudono nel silenzio“.
Quel non viceversa è come la triste previsione di una morte annunciata. Non è stata la sua, per un atto di un’ultima, estrema difesa.
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Febbraio 11th, 2012 by dumbles
…proprio non ce la fanno, i giornalisti, a buttare giù una cronaca che parta con il piede giusto.
Ieri a Udine è successo che una donna, in strada, viene ripetutamente accoltellata dall’ex convivente al quale aveva detto no, lo aveva lasciato tempo fa, e non voleva avere più niente a che fare con lui.
Esordisce il giornalista: “Si è sentito tradito, respinto e anche preso in giro. E così, ieri, di fronte all’ennesimo rifiuto della sua ex compagna, ha perso la testa colpendola con diverse coltellate al torace di fronte agli occhi attoniti dei passanti che stavano transitando nei pressi ecc. ecc.”.
Nella cronaca c’è il fatto e la sua narrazione, ed è in quest’ultima che si racchiude la morale della storia.
Perché ce la prendiamo tanto con la stampa? Perché se la finisse di configurare la notizia sempre dalla parte dell’aggressore o spesso, femminicida, se ne avrebbe altra prospettiva e se ne trarrebbe ben altra sintesi.
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Febbraio 11th, 2012 by dumbles
Ha fatto flop la parata delle milizie ultras cristiane che il 9 febbraio hanno marciato davanti alla “Quiete” di Udine con tutto l’armamentario del caso; moniti severi ai cattivi, inviti alla consacrazione a Maria per il padre, auspici di santità per la figlia Eluana.
E pensare che lei in vita espresse la volontà di essere lasciata morire se le fosse capitato di vegetare, e fu per questo che alla fine fu possibile togliere il sondino che nutriva il suo corpo ma anche quello sociale, quello di tutt* noi, con la broda integralista della morte che non puoi decidere tu ecc. ecc. perché Dio non vuole ecc. ecc. … e la vita bla bla….
Ecco, a proposito di vita, la comitiva di ieri era guidata da Celsi, quello che in piena esaltazione fetale si piazza davanti agli ospedali con cicciobelli e croci per darle in testa (metaforicamente, s’intende! -ma forse è anche peggio-) alle donne che osassero pensare di abortire.
Sarebbero grotteschi e folcloristici se non avessero la schiera di politici pronti ad usarli come entrèe per le buone grazie vaticane fondamentali per la validazione di ogni governo nazionale.
Le cose più vergognose si inventarono intorno ad Eluana; le cose più vergognose stanno compiendo intorno a noi tutte, (l’ultimo esempio: vedi qui e qui), sempre intorno al nostro diritto di scegliere come vivere e come morire.
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Febbraio 10th, 2012 by dumbles
Gli istituti di statistica già ci avevano detto che il livello di occupazione per le donne in questo paese viene prima di Malta che è l’ultima… Recentemente un rapporto dello Cnel ci ricorda che il 40,8% delle donne abbandona il lavoro per seguire la famiglia, ci ricorda che la giornata lavorativa di una donna dura 45 minuti in più di quella di un uomo e che a parità di lavoro la sua retribuzione è più bassa.
Forse alla fine, per lavorare ci toccherà diventare tante Albert Nobbs e sperare che vada dritta.
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Febbraio 9th, 2012 by dumbles
… ed in una cella senza finestre. Così dorme e vive Gabriela Avossa, NoTav arrestata il 26 gennaio per aver osato manifestare contro il mostro generatore di debito pubblico, contro il furto legalizzato di soldi e territorio, contro la grande opera inutile certificata ma comunque intoccabile.
Punizioni esemplari. In carcere puniti, come raccontano Giorgio e Tobia, e puniti anche nelle altre misure di restrizione come per Marta.
Decreti svuota carceri o altri rimescolamenti di carte su detenzioni et similia, non cambieranno certo il particolare accanimento contro i/le NoTav, questo è certo, perlomeno fino a che la cricca politico-affaristica non mollerà l’osso. Ma sappiamo che nemmeno i NoTav molleranno.
Oggi un bel post da Carmilla “Dedicato ai militanti NoTav arrestati e a tutte le vittime delle repressione poliziesca in ogni angolo del mondo”
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Febbraio 6th, 2012 by dumbles
Nella “giornata della vita” che la chiesa ha celebrato ieri, anche le omelie si sono uniformate al clima metereologico; Mons. Scola, vescovo di Milano, parlando di “gelo demografico”; Mons. Mazzoccato, vescovo di Udine, parlando di calcoli “freddi” su inizio e fine vita.
Anche a noi vengono un po’ di brividi quando incappiamo nella cronaca dei loro discorsi, non perché li fanno, ci mancherebbe, ma perché tutto questo argomentare sui misteri della fede, e sulle gioie della famiglia e bla e bla per noi si traducono in un riscontro reale con la quasi impossibilità di abortire e il divieto di morire come e quando vogliamo.
Omelie che sembrano ordini di servizio per medici e politici; e naturalmente ordini di comportamento per donne. Altrimenti, lo sappiamo, noi causa di questo inverno procreativo, bruceremo all’inferno.
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Febbraio 5th, 2012 by dumbles
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