Il mare dentro

Giugno 21st, 2011 by dumbles

Il mare muore, anche quando è tanto grande da chiamarsi oceano. Perché tanto grande è ormai il danno che gli è stato fatto con l’inquinamento, la pesca intensiva, l’acidificazione delle sue acque, …  Il mare muore, e anche prima delle previsioni degli esperti che non hanno saputo capire che un danno più un danno, in natura non fa solo due danni, fa qualcosa di più e di peggio anche nell’ecosistema più grande  del pianeta. Come ci viene a dire Alex Rogers  direttore scientifico del programma internazionale sullo stato degli oceani (Ipso), praticamente quello che ha lanciato (adesso!) l’allarme: “L’effetto cumulativo di tutte le attività umane sugli oceani ha implicazioni molto più gravi di quanto ciascuno di noi si fosse reso conto fino ad ora nel proprio specifico settore“.
Figuratevi;  che dovremmo pensare noi nel nostro piccolo, contigue alla laguna (ecosistema assai meno resiliente di quello oceanico), quando nello stesso giorno leggiamo di un’ipotesi TAV (treno alta velocità) sott’acqua. Ridere o piangere?  E immaginare le sirene che se la filano ad alta velocità il più lontano possibile dalla demenza umana.

… e poi sono tutti depressi

Giugno 20th, 2011 by dumbles

Uccidono la moglie, la compagna, la ex o anche a caso la prima che passa. Commettono il peggiore dei reati, ma comunque è sempre  perché soffrono di “un grave stato di sofferenza psicologica”. Lo facessero le donne sarebbero imperdonabili e cattive assassine.

Ingegnere della Ferrari uccide l’ex convivente dirigente del Cavallino

 

L’occhio cattivo

Giugno 19th, 2011 by dumbles

Madeline Von Foester: Saartjie Baartman

E’ uscito venerdì il film “Venere Nera” di Abdellatif Kechiche. Noi non lo abbiamo ancora visto, non sappiamo come sia il film, ma possiamo comunque dire che ha un merito: quello di far conoscere a più persone la storia di Saartjie Baartman e soprattutto di far vedere quanto sia stato cattivo l’occhio dell’occidente verso il resto del mondo che aveva colonizzato. Una cattiveria perciò tutta politica, coltivata apposta perché le dame e i gentiluomini dell’onorata società civile occidentale si sentissero nel giusto nel loro ruolo di dominatori.
Così in Inghilterra prima e in Francia poi Saartjie Baartman veniva fatta esibire come fenomeno da baraccone nei freak show dai suoi padroni che l’avevano portata in Europa dal Sudafrica colonizzato dai boeri.
Nella storia di Saartjie (Sarah, nome e diminuitivo assegnatole dai padroni), dell’etnia dei  KhoiKhoi, si concentra tutto l’orrore del colonialismo, del razzismo che ne costituisce il cuore pulsante e della scienza che asservita al potere ha tentato di oggettivizzarne la ragione.
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International Antifascist Feminist Working camp Uckermark 2011

Giugno 18th, 2011 by dumbles

Ne avevamo parlato qui e qui

Il campo avrà luogo anche quest’anno dal 9 al 23 agosto 2011 tutte le informazioni nelle immagini a seguire (per ingrandirle basta cliccarci su!).
Il termine per far sapere che avete voglia di partecipare all’intero campo è il 1°Luglio, mentre se vi interessa partecipare all’Open Weekend avete un po’ piu’ di tempo.

Contatti: uckermarkcamp@riseup.net
maggiori info in tedesco e in inglese http://www.maedchen-kz-uckermark.de/htm/leit.htm

 

 

 

Azione Antisessista a Ljubljana

Giugno 16th, 2011 by dumbles

LFU: Graffiti contro il sessismo sui cartelloni pubblicitari di una compagnia assicurativa slovena a Ljubljana il 27 maggio 2011.

Lesbian Feminist University: Grafiti proti seksizmu na oglasih Zavarovalnice Maribor/Graffiti on Sexist Billboards of Zavarovalnica Maribor

 

 

Bene!

Giugno 13th, 2011 by dumbles

Bene, adesso che i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento sono passati, ci uniamo al commento dell’associazione ecologista toscana Idra che è questo:

Referendum, TAV e partecipazione E adesso vediamo come la “sinistra della partecipazione”, che elogia i risultati dei referendum come un imponente segnale di partecipazione, giustificherebbe l’intervento della forza pubblica richiesto a gran voce in Val di Susa per imporre la TAV a una popolazione che, unita e consapevole, la rifiuta in nome della tutela del territorio e dell’erario!

(il link è nostro, la foto viene da qui)

Sotto il tappeto

Giugno 11th, 2011 by dumbles

Per tenerci aggiornate mettiamo assieme due o tre cose.
Una ci viene dall’inchiesta della Repubblica sul CIE clandestino di Palazzo S.Gervasio (Potenza) costruito di nascosto da provincia e regione dove per dictat di Maroni nessuno può mettervi piede. C’è un video che certifica la situazione delle persone lì sequestrate.
Un altro video ci è comparso davanti in questi giorni col bollino del governo ed è sulle bellezze di Lampedusa, tutta bella azzurra con il gabbiano, il mare, la tartaruga e anche la madonna sott’acqua; di uomini e donne arrivati a cercare rifugio con barche e gommoni (1.500 in queste ultime ore) neanche l’ombra.
Un’altra cosa ce la ricorda Iside Gjergji dal Fatto quotidiano e cioè le parole pronunciate nel 2003 dal prefetto Anna Maria D’Ascenzo che così disse: “Così come in ogni città c’è un carcere, una prefettura, una questura, la gente dovrà abituarsi all’idea che ci sia un centro di permanenza temporanea” e poi ancora disse: “…in linea di massima, né le regioni né gli enti locali e né, tantomeno, la popolazione desiderano la presenza di tali centri. Se mi è permesso un pessimo paragone potrei dire che l’immondizia la si vuole sempre a casa degli altri, mai nella propria. Ed effettivamente viviamo le stesse problematiche di chi deve realizzare una discarica”.
Così le cose trovano la quadra da sole; Lampedusa è  a posto, il CIE si fà ma non si dice, i migranti rimossi dall’ambiente, come la polvere nascosta sotto il tappeto e Maroni ci tiene ben premuti  i piedi sopra.

Le immolestabili

Giugno 9th, 2011 by dumbles

Oggi Maria Luisa Agnese fà sù un articolo sulle scemenze di Pietrangelo Buttafuoco che dal Foglio scrive queste sei righe e mezza:
“Non vorrei toccare il nervo scoperto dell’argomento degli argomenti, ovvero “il corpo delle donne”, ma le foto delle cameriere radunate in pubblica piazza per inveire contro Strauss-Khan ci hanno ipnotizzato in ragione di un fatto comune a tutte le sopracitate ritratte: erano, appunto, racchie. O meglio: di bellezza nascosta. Va bene che quello è pur sempre un banchiere ricco e di sinistra, dunque filantropo ma al puritanesimo un limite dovrebbero pur darlo. Le immolestabili, insomma, stiano al posto loro. Oppure vadano all’Infedele.”
Ora, noi non perdiamo tempo ad indagare se il racchio dentro, di fuori sia bello o brutto; finchè se ne sta al Foglio cioè al suo posto coi servi,  non ci ipnotizza una tuba; pure noi ce ne stiamo al nostro, cioè dappertutto e immolestabili sempre! W le cameriere radunate sulla pubblica piazza!

Who’s that girl?

Giugno 8th, 2011 by dumbles

Chi è Amina? Le ultime notizie dopo il rapimento di Amina Abdallah autrice del blog “A Gay Girl in Damascus” insinuano dubbi sulla sua reale identità; ma che ce ne importa? Amina è una ma è anche la voce di  tante; le tante donne coraggiose che nei regimi totalitari affermano la loro libertà di scelta, quelle che nei paesi arabi hanno rivendicato i propri diritti, e quelle che ancora li perseguono nei paesi di un occidente sempre più integralista, intollerante, prepotente e razzista.
Amina libera, chiunque essa sia, liber* tutt* chiunque noi vogliamo essere!

Quando la chiesa schiavizza, tortura e non chiede neanche scusa.

Giugno 5th, 2011 by dumbles

Non  c’è lavanderia che tenga, nemmeno acqua santa che possa lavare i crimini che la chiesa ha commesso contro le donne nel corso dei secoli. Cattiva dentro sempre, e anche di più quando nega perfino delle banali scuse; questo perché l’odio viscerale per le donne che non si conformano al modello-madonna, continua tutt’oggi.

Le 30 mila lavandaie-schiave d’Irlanda E nessuno che almeno chieda loro scusa

La vergine che non ti aspetti

Giugno 2nd, 2011 by dumbles

Ci chiediamo che senso abbia organizzare una selezione di modelle per capi di abbigliamento in cui tra le caratteristiche richieste, oltre che l’età -giovane- e stronzate varie tipo “donne vere, contemporanee” ecc., vi sia anche il “possibilmente vergini”.
Nessuno, se non la provocazione, che vale più di tutti.
Dei corpi delle donne in pubblicità si è consumato tutto; corpi usati fino alla consunzione su ogni tipo di oggetto, pubi associati alla concia delle pelli, sottomissioni con invito allo stupro, pin-up in calore sulle bare… Cosa resta?
La chiamata delle vergini per far parlare del marchio prima che del prodotto; il richiamo allo stato dell’imene che nulla c’entra con jeans e bluse ma che tanto titilla il testosterone e tanto urta l’autodetermianzione delle donne. E forse gli illuminati del maketing proprio su questo contano; sull’indignazione delle donne come amplificatore della rèclame. Bene, eccoci qua, onde evitare perdite di tempo con visite ginecologiche di accertamento prima delle sfilate, li reindirizziamo verso luoghi dove la verginità è garantita al 100%; vadano a provocare là dove il mito è stato inventato… in chiesa, per esempio. Che noi siamo stufe e se sapessimo fare miracoli, certi idioti li avremmo già guariti.

La tortura al lavoro

Giugno 2nd, 2011 by dumbles

Donne medico: una su quattro
ha subito molestie sessuali
Secondo un’indagine, vengono vessate anche per esser messe in cattiva luce, ma molte non ne parlano

La tortura in casa

Giugno 2nd, 2011 by dumbles

Sua moglie è stremata dal cancro
Lui pretende sesso: 5 anni di cella
«Lasciata senza cibo né cure». Lei è morta un mese dopo averlo denunciato. A inchiodare il marito è stata la testimonianza del figlioletto. Il giudice: «Quadro allucinante»

Le misuratrici di Fukushima

Giugno 1st, 2011 by dumbles

Sono le donne, le madri che ogni giorno impugnano il contatore Geiger preso dal cassetto degli utensili della cucina, misurano e smentiscono i tecnici che parlano di radiazioni nella norma. Sono le madri che cercano, da sole, la verità per salvare almeno i propri figli. Gli uomini, storicamente padroni della tecnica, quelli che hanno fatto le centrali nucleari, quelli che si sono masturbati con la fissione dell’atomo, quelli dell’energia infinita per il consumismo sfrenato, adesso che fanno ? Sanno solo dire le bugie.Quelle mamme di Fukushima che misurano le radiazioni

L’universo parallelo del bavoso

Maggio 28th, 2011 by dumbles

dove si organizza anche il lavaggio della macchina con tette e culi di donna che si strofinano su cofani e paraurti sotto la pioggerellina dei rulli e la schiuma dei detersivi. Accadrà a Porcia di Pordenone. Leggete qua e, se siete uman*, inorridite.
1) perché esistono personaggi che si fanno venire certe idee imprenditoriali. Come, a suo tempo, quegli Zarpellon da Tezze sul Brenta che avrebbero assunto la cameriera scelta dagli avventori del bar serviti dalle candidate in bikini.
2) perché pensare un autolavaggio frequentato da tutt*  con privè per gonadi in calore, nonché immaginarne le battute, i grugniti e commenti, fa vomitare sui tappetini appena lavati
3) perché la gran trovata è a compartecipazione pure femminile con la selezionatrice delle ragazze e con l’approvazione delle due dipendenti dello staff di lavoro del bar annesso. E qui si piange per l’assuefazione all’habitat  del bavoso.
4) perché pensare che al bavoso tutto sia dovuto, è come pensare che non vi è via di uscita, né per le gonadi di cui al punto 2), né per le donne che le assecondano perché quello sarà comunque il loro sbocco lavorativo per “guadagnare qualche soldino”
5) perché ci sono giornaliste che scrivono articoli come quello di cui stiamo parlando, senza un cenno di fastidio, con ironia idiota su mogli e fidanzate gelose, numero di telefono per le prenotazioni e infine rassicurando sul rispetto della privacy, della moralità e del traffico.
Che schifo.

Schiave del potere

Maggio 27th, 2011 by dumbles

Kiki Smith: Still-SSOggi leggiamo che un signore di Cinisello Balsamo usava il garage come box adibito ad officina e stanza delle torture. Leggiamo che in quel box è stato trovato il corpo “sfigurato, incaprettato, torturato” di una donna romena di 23 anni che faceva la prostituta nella via lì vicino. Quel signore viveva con la madre e con la sorella. Certi uomini sono così, da alcune donne prendono o pretendono cura e affetti, ad altre riservano disprezzo, sfruttamento e talvolta inconcepibili orrori. Incapaci nel poco della meschinità quotidiana e nel tanto del potere che tortura.
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L’inserviente

Maggio 23rd, 2011 by dumbles

“Siamo tutte cameriere” era lo slogan della manifestazione femminista di ieri a Parigi in solidarietà con la donna che ha accusato Strauss Khan di stupro e contro le pesanti affermazioni sessiste e maschiliste che si sono levate invece a difesa dello stesso. Non avevamo dubbi che contro la donna si coagulassero gli squadroni delle gonadi innocentiste; lo fanno sempre; conosciamo bene tutto il rosario della colpevolizzazione femminile: di lei che provoca, lei che dice no ma è sì, di lei che mente, di lei che ci sta e poi ti accusa, e se sei ricco potente e importante ecco, ti ricatta… Infatti, Catherine Breillat, intervistata dall’Espresso, ritiene che si tratti di quest’ultimo caso perché, spiega la nostra inserviente delle pelose glorie maschili: “E’ un bell’uomo e non posso pensare che non abbia potuto aspettare di arrivare in Francia dove centinaia di donne, me compresa, sono pronte ad andare a letto con lui”, un lui che per la lucidatrice dei trofei del testosterone si inscrive “nella grande tradizione dei nostri presidenti, tutti hommes à femmes”. Ahilei non tutte  les  femmes però amano sbavare dietro gli uomini, nemmeno se di potere, e se molestate o peggio, stuprate, anche li denunciano. Come qualcuna ha detto nella manifestazione di ieri, se esiste un presunto colpevole, prima di tutto esiste una presunta vittima, cameriera di mestiere, inserviente di nessuno.

Ecoprofughi ad alta velocità

Maggio 22nd, 2011 by dumbles

nel senso che il numero di rifugiati ambientali, che a tutt’oggi sono 40 milioni, secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite sono destinati ad aumentare rapidamente e ad arrivare entro il 2050 a 200-250 milioni. Naturalmente sono persone meno responsabili della loro situazione; quelle che pagano di più il cambiamento climatico causato dall’aumento dell’effetto serra dovuto al consumo di combustibili fossili che ben altri hanno sostenuto.
E poi le Nazioni Unite che in questo fine settimana ha esternato molto, ci dice anche che si consumano troppe risorse naturali e che entro il 2050 la situazione sarà al collasso.
Facendo finta che l’acqua calda sia stata scoperta questa settimana, che possiamo dire?
Che se a noi ci vorranno 590 anni perché  il sistema legislativo assimili una cosa così ovvia come la parità sul lavoro fra uomini e donne, quanto ci vorrà perché il sistema economico neo liberista e turbocapitalista  sia reso edotto dei fatti di cui sopra?
Ma nemmeno se tutti i suoi direttori, presidenti e managers fossero condannati per stupro contro l’umanità!
Il capitalismo con l’imperativo della crescita rasperà fino al fondo del barile, infatti, tanto per cambiare, Obama ha da poco dato il via libera a nuove trivellazioni in Alaska e nel Golfo del Messico.
Eh già… qualcuno dirà che non saremo noi a cambiare le sorti del pianeta, ma, a parte che siamo tutt* candidati ad essere ecoprofugh*, fargli contro a queste bande di predoni planetari e locali è semplicemente fare la cosa giusta. Per esempio, ieri da Rivalta a Rivoli, 15.000 persone hanno marciato contro il TAV, condensato superlativo di spreco di risorse, consumo di territorio e truffa ai danni di tutto. Salvo di chi l’ha concepita.

Data astrale 2601

Maggio 21st, 2011 by dumbles

Quello sarà l’anno in cui, secondo la ricercatrice del CNR Rossella Palomba,  nel lavoro, le donne avranno la parità con gli uomini; questo almeno in magistratura. In altri settori un po’ prima, ma sempre fra sessant’anni e rotti, tipo 2063 (professoresse  ordinarie), 2094 (primarie medico), ecc. ecc.  Proiezioni presentate a Pistoia al festival di antropologia contemporanea dal significativo titolo: “Dialoghi sull’uomo”. Ecco: sull’uomo, appunto, tanto per continuare con stile.
Ma non facciamo prima a scardinare questo schifo di sistema di potere misogino, sessista e ingiusto, piuttosto che sgomitare per la cogestione? Ce la possiamo fare,  ed anche in meno di 590 anni!

Armonia familiare

Maggio 18th, 2011 by dumbles

Pordenone

«Violentava le figlie»: padre in carcere e moglie indagata
Non avrebbe denunciato ciò che accadeva in famiglia La procura ha prodotto nuovi documenti d’accusa