Marzo 29th, 2015 by dumbles
Non perchè ieri era l‘Ora della Terra, che lascia il tempo -o l’ora- che trova, ma perchè ci sembrava interessante: proponiamo questa traduzione di un articolo di George Monbiot da The Guardian.
(abbiamo omesso solo una piccola parte che riguarda più direttamente al situazione della GranBretagna)
Buona lettura.
Stiamo trattando il suolo come sporcizia. E ‘un errore fatale, dal momento che le nostre vite dipendono da questo -‘ I proprietari terrieri di tutto il mondo sono ora impegnati in un’orgia di distruzione del suolo ‘
Immaginate un mondo meraviglioso, un pianeta in cui non c’è alcun pericolo di rottura del clima, nessuna perdita di acqua dolce, non la resistenza agli antibiotici, nessuna crisi di obesità, niente terrorismo, nessuna guerra.
Potremmo ritenerci fuori da un grave pericolo? Desolato. Anche se tutto il resto fosse miracolosamente risolto, siamo finiti, se non affrontiamo un problema considerato così marginale e irrilevante che potrebbe passare molto tempo senza vederlo citato su un giornale.
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Marzo 28th, 2015 by dumbles
Stando ai titoli che si leggono, tipo quello di Repubblica di ieri: “Cuore, primo trapianto da cadavere in Europa: riattivato l’organo ‘spento’”, c’è da chiedersi: se questo è il primo trapianto da cadavere, tutti gli altri che cosa erano?
Espianti da persone in morte cerebrale: cadaveri o no?
No, ma resi tali con una definizione da apparato tecnico-scietifico tanto utile quanto oscena perchè orientata a palesi e pressanti fini espiantistici che qualcun* chiama predatori.
Provate a dire che se il vostro cervello fosse spento vorreste essere lasciat* andare. Non potete.
Come Eluana, non possiamo perchè non siamo noi a decidere della nostra vita, della nostra morte e del nostro corpo.
La tecnoscienza sovradetermina, lo stato legifera, la chiesa benedice.
Contestiamoli, prima di dover uscire dalle tombe a tirali per i piedi.
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Marzo 25th, 2015 by dumbles
Bagnasco decisamente grottesco nella persecuzione di quella che lui chiama “teoria” del gender.
D’altra parte se non caratterizzi la parola gender con lo status di teoria, il nemico da combattere è meno definito, troppo indeterminato.
E come si definisce al meglio la famiglia se non con una sua costruzione contraria e contrapposta, mostruosa, morbosa?
Perciò il gender è il “transumano”; il peggio, la scure alla radice stessa dell’umano; ciò che scardina dall’ordine naturale delle cose, dal “normale” e perciò “legittimo”… che, poi, guardando a Bagnasco e al clero: club di normalità e legittimità, sembra la cosa migliore da fare.
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Marzo 16th, 2015 by dumbles
Ci siamo messe/i sulle tracce di Marina Cvetaeva, che camminava ad orecchio sulle tracce del suono popolare della sua lingua russa e della natura, che sentiva il motivo acustico del verso e che poi catarticamente, si metteva in cerca delle parole. Abbiamo visto il suo spirito ribelle, l’autodisciplina che la conduceva alla creazione poetica, il dispotismo emotivo e il suo amore per la libertà, la vitalità pagana che la portava a sfidare la morte e i morti, a contraddire la vita e i viventi… Abbiamo toccato con le mani le sue mani operaie che febbrilmente seguivano il ritmo frenetico della sua scrittura, la sua povertà esemplare, l’insonnia e l’amore per la notte e il sogno, la sua verticalità… Read the rest of this entry »
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Marzo 13th, 2015 by dumbles
Marina Ivanovna Cvetaeva
la parabola di una donna contro
Marina poesia Marina donna Marina amore Marina Russia
SEMINARIO autogestito sull’OPERA e la VITA della grande POETA RUSSA, esplorate attraverso la BIOGRAFIA, i TACCUINI, le POESIE, i SAGGI, le IMMAGINI… con ANNA ZANNIER
Sabato 14 marzo 2015 alle ore 17,00
San Giorgio di Nogaro – località Galli
Il quotidiano trasformato in poesia, radici di vocaboli, contrappunto semantico, una miniera inesauribile. Read the rest of this entry »
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Marzo 10th, 2015 by dumbles
Metti un gioco con il quale si dovrebbe apprendere il rispetto per l’altr*, metti che giocando si impari che tra maschi e femmine non ci dovrebbero essere differenze discriminanti, metti che per gioco ci si metta nei panni dell’altr* che è sempre un bell’esercizio di arricchimento e comprensione di sé; metti che un cervello “imprintato” al rispetto è meglio di uno che invece no… Insomma metti “Il gioco del rispetto”, un gioco che si propone di combattere gli stereotipi di genere che si apprendono -perchè si insegnano- già da piccol*, proponilo alle scuole dell’infanzia e subito vedi spuntare i respingenti della censura, della difesa dello status quo, dell’intolleranza, del sessismo, dell’omofobia in una farcitura di ignoranza e stupidità uniche.
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Marzo 7th, 2015 by dumbles
Quando ci siamo incontrate con Haskar Kirmizigul, abbiamo fatto uno striscione che abbiamo appeso nella sala della conferenza: le parole curde Jîn Jiyan Azadî, Donne Vita Libertà.
Quello stesso striscione lo abbiamo portato in montagna, appoggiato sulla terra, legato agli alberi ed appeso ai balconi delle nostre case perchè vorremmo che quelle parole regnassero dappertutto.
In montagna per un omaggio alle donne combattenti del Kurdistan che devono fare dei monti la loro casa, ma anche un omaggio al principio di convivenza delle diversità che l’esperimento del Rojava sta mettendo a punto.
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Marzo 4th, 2015 by dumbles
Noi non siamo sintonizzate sulle frequenze cattoliche, né su quelle di altre religioni, per cui, le motivazioni spirituali, tecniche e gerarchiche del teologo che spiega perchè nel periodo di ostensione della sindone a Torino, sei perdonata dal peccato di aborto, ci sembra cosa da universo parallelo, buona per chi lì ci vive e ci crede.
Delle volte però, e purtroppo di frequente, questo universo ci interseca pesantemente ed è una vera molestia.
Dal 19 aprile al 24 giugno, per l’aborto-peccato mortale- si potrà avere assoluzione per le vie brevi, che passano ovviamente per Torino e il luogo dell’esposizione e per penitenza e certificazione del pentimento, oltre alla messa festiva e feriale, è suggerito il sostegno ad un centro di accoglienza alla vita oppure opere che mirano al bene dei piccoli, senza escludere all’occorrenza di offrire -a quanti fossero intenzionati a ricorrere all’aborto- sia il consiglio retto per affrontare una maternità non desiderata sia anche, quando possibile, l’aiuto materiale… insomma una penitenza più direttamente correttiva del disordine compiuto e quindi costruttiva del bene corrispondente.
Ecco, persone che devono sfuggire all’inferno e riguadagnare il posto in paradiso riparando al disordine compiuto incentivate a molestare altre per le quali l’inferno è per prima cosa non poter praticare le proprie scelte e vedere riconosciuto un proprio diritto.
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Marzo 2nd, 2015 by dumbles
Certo che lo spot ProVita contro “L’ideologia del gender nelle scuole”, per essere brutto è proprio brutto eh!
Lo hanno commentato in diverse, dalla puntuale Chiara Lalli alle ironiche Gallerani/Dolci che se la prendono in particolare con il kitschissimo golf della signora.
Come dargli torto, non siamo più abituat* a quel disegno sulla lana che andava di moda almeno 30 anni fa.
Però, chissà, forse i creatori dello spot hanno pensato che quello richiamava un periodo in cui di gender non si parlava e la famiglia era quella cosa che hanno tentato di rappresentare loro, che, a guardare il padre fa una tristezza cosmica ed a guardare l’insieme, è grottesco assoluto.
Ma perchè fare uno spot così brutto? Perchè darsi la zappa sui piedi, come dire, il gender sulle gonadi?
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Marzo 1st, 2015 by dumbles
e a tutte le donne del Kurdistan che combattono.
Sui fronti di guerra per la libertà di popolo e per la libertà di genere, anzi, per la libertà di genere senza la quale non vi può essere piena libertà di popolo.
Venerdì sera Haskar Kirmizigul ci ha spiegato tutto questo, con una passione, e una fatica in più perchè, per problemi di traduzione, lo ha fatto in italiano, ed è stata bravissima.
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Febbraio 24th, 2015 by dumbles
Kurdistan: la rivoluzione delle donne
autorganizzazione, ecologia e libertà di genere
incontro con
Haskar Kirmizigul
della Fondazione Internazionale delle Donne Libere Kurde
Venerdì 27 febbraio 2015
h. 20,30 Sala Conferenze Hotel Cristallo – P.za D’Annunzio, 43 – Udine
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Febbraio 23rd, 2015 by dumbles
Con le gonne alle manifestazioni contro lo stupro, per ricordare Aslan Ozgecan; una solidarietà manifesta, una presa di coscienza chiara, una piccola cosa rivoluzionaria.
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Febbraio 22nd, 2015 by dumbles
Salman Talan era un ragazzo curdo di 24 anni, di nazionalità turca ma in Italia con alcuni fratelli da diverso tempo; poi aveva deciso di andare a combattere con il suo popolo contro l’avanzata dell’Isis.
Da un cecchino dell’Isis è stato ucciso in gennaio sul monte Shingal.
Quando è partito ha lasciato scritto questo: Nessuno mi ha obbligato. Vado a combattere contro l’Isis perché la mia famiglia possa scrivere nella sua lingua. Il suo nome di battaglia era Erdal Welat: «la mia terra».
In una riga e un nome sono riassunte tutte le ragioni del mondo.
Ricordiamo Salman e comprendiamo le sue ragioni riproponendo un post sulle lingue a rischio di estinzione, ma anche su quello che è la madre lingua; come ha detto Chomsky, e come è scritto lì: “uno specchio della mente”.
Salman lo sapeva bene, e probabilmente questa consapevolezza lo ha portato dalla provincia di Novara al fronte aperto contro chi vuole cancellare chi sei, chi sei stato e chi sarai.
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Febbraio 21st, 2015 by dumbles
Stupri.
In Turchia, nella città di Mersin, una ragazza di vent’anni, Aslan Ozgecan è stata stuprata e uccisa; il suo corpo mutilato e poi bruciato era stato nascosto sulla riva di un fiume dal padre assieme ad un amico dello stupratore.
Al suo funerale solo donne hanno portato la sua bara, solo donne nelle prime file del seguito, solo donne a seppellirla; gli uomini dietro. Secondo la liturgia e la ritualità avrebbe dovuto essere l’inverso, ma le donne si sono ribellate ai comandi dell’imam. “Non camminerai più sola” hanno detto nelle numerose e nutrite manifestazioni nelle città e “Non stiamo piangendo, ci stiamo ribellando “.
E questo ci sembra un segnale importante, una cosa dirompente perchè la lotta allo stupro ha un punto fondamentale nella ribellione ai valori e alle regole patriarcali.
E’ questa presa di coscienza collettiva che dà forza e lucidità anche all’azione individuale, ed è fondamento per ogni strategia di autodifesa.
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Febbraio 17th, 2015 by dumbles
Il preside del Malignani di Cervignano vorrebbe vietare il velo alle studentesse islamiche perchè “l’ostentazione della religione provoca l’ostilità degli studenti”.
Se abbiamo ben capito, la sua idea non prende le mosse da un isterismo integralista alla Santanchè che la croce sì e il velo no; no, lui è preoccupato per le azioni di intolleranza e aggressività (peraltro già manifeste) verso l’appartenenza religiosa dell’alt*.
Poi, già che c’è, lui proporrebbe anche “un intervento del legislatore per togliere tutti i simboli religiosi dalla scuola, anche quelli della maggioranza, se vogliamo renderla uno spazio di crescita civile sottratto alle dispute del mondo“.
C’è un punto con il quale siamo d’accordo ed è quello di togliere tutti i simboli religiosi dalla scuola, anche quelli della maggioranza; che stanno lì proprio a sancire l’identità ufficiale e riconosciuta alla quale conformarsi; per il resto invece, non crediamo che funzioni così, nel senso che non sembra tanto logico educare al rispetto delle diversità azzerando forzatamente ogni espressione e caratterizzazione individuali.
C’è una differenza tra i dictat di stato, e le scelte individuali come il velo sulla testa o il crocifisso al collo.
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Febbraio 15th, 2015 by dumbles
Ieri era S.Valentino e One Billion Rising, l’appuntamento annuale del flash mob consistente in un balletto contro la violenza sulle donne.
Snoq Udine non è mancata all’appuntamento coreografico.
Nemmeno il sindaco di Udine, che è multisfaccettato più che un poliedro; commemorerebbe tutto, e te lo trovi sempre fra i piedi.
Qui lo vedi a fine video e bordo ballo; fascia tricolore al posto della fascia rossa “snoqUD-revolution”.
Che si possa rivoluzionare in ambito istituzionale ed affiancate al pd, non lo sappiamo.
Sappiamo quanto invece si possa de-rivoluzionare, restaurare, smorzare, sterilizzare, … ma sì, anche peggiorare… in quel contesto lì.
E snoqUd, movimento politico, apartitico, aperto, trasversale e plurale, per quanto ballerino, sta ferma lì.
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Febbraio 14th, 2015 by dumbles
Tutto sommato ha ragione Max Felicitas, pornoattore nostrano quando, per San Valentino consiglia di regalare sex toys piuttosto che fiori, cioccolatini e peluches.
Già, perchè nessuna cosa fa star bene come il sesso fatto come si vuole con chi si vuole e acconsente.
Sembra tiri invece una brutta aria se si sta tanto a discutere intorno ad un film come “50 sfumature di grigio” che, letta la trama su wikypedia, sembra un tremendo feuilletton ottocentesco aggiornato con un po’ di prurigine contemporanea.
E su quella prurigine si sta ad invocare censure, a paventare danni sulle giovani menti, a dissertare su modelli educativi e via di seguito.
E’ di gran lunga più oscena la realtà dove si misura una crudeltà quotidiana di prevaricazioni, soprusi e negazione delle soggettività; sessismo, razzismo, omofobia con tutte le 50 sfumature di fascismi che le tengono insieme e ben cementate nei ruoli sessuati che si dovrebbero, quelli sì, accettare e subire, senza nemmeno firmare un contratto preliminare.
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Febbraio 11th, 2015 by dumbles
Si disse “mai più” dopo la morte di 366 migranti annegati l’11 ottobre del 2013, davanti a Lampedusa; si dice “mai più” nel mentre che si decide di difendere i confini e buttare a mare le persone.
Null’altro che questo prevede il programma Triton di Frontex; Frontex è l’agenzia europea che ha come mission il controllo delle frontiere nel Mediterraneo.
Oggi contiamo altri 330 morti.
Perchè dire “mai più” se si congegnano le cose in modo che le tragedie possano ripetersi?
Se quello che interessa è difendere i confini, le morti sono solo effetti collaterali.
Poi, lo sappiamo, gli/le immigrat* compresi tutt* quell* che scappano da guerre e dittature, non li vuole nessuno.
Qui in Friuli, da un pezzo stanno facendo a gara fra chi li vuole di meno.
Ora si stanno mettendo a punto le pattuglie italo-austriache per monitorare i confini e respingere meglio l’esercito dei disperati in fuga da guerra, miseria e fame che potrebbe passare dalla “porta” di Tarvisio.
Chiudete quella porta e lasciate che si rovesci quella barca.
Poi si dirà un innocente “mai più”.
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Febbraio 10th, 2015 by dumbles
Lui di domenica non riposa, semina.
Fidenato. Ripudiato dal consiglio di stato, semina in serra e in segreto luogo.
Sempre il suo preferito, Mon810.
Così, tanto per continuare il pressing mentre guarda alla corte europea di giustizia la quale già a suo tempo sentenziò a suo favore decretando che non era necessaria autorizzazione per la semina di ciò che è già autorizzato ai sensi dell’articolo 20 del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo ecc. ecc.
Nel mentre che si riesca a mettere a punto una normativa nazionale che stia in piedi, la corte europea potrebbe, in virtù del diritto comunitario ancora considerare come illegittimi sia il decreto ministeriale che vieta la semina di ogm che la recente sentenza del consiglio di stato? Potrebbe.
Intanto però sono tutti contenti; Pecoraro Scanio vorrebbe che il principio no-ogm fosse inserito nella costituzione.
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Febbraio 8th, 2015 by dumbles
L’altro ieri ci è capitato di leggere una locandina del giornale locale che più o meno diceva così: “Regala 100mila euro a una nomade, lo prendono per matto”. La finanza indaga e il magistrato ordina una perizia psichiatrica sul donatore.
Perchè la ricevente è una nomade e il suo compagno un iracheno.
Non vale che il soggetto in questione sia una persona x non interdetta, non incapace ed in grado di spiegare serenamente, pacatamente, il senso del suo gesto.
Avesse regalato quei soldi ad altra persona, non includibile nelle “sottocategorie” umane verso le quali la moralità sociale orienta tutti i sentimenti negativi, tipo un/a friulanissim* o italianissim* vicin* di casa, amic*, parente o conoscente… il donatore sarebbe stato oggetto di plauso ed elogio quale persona buona, riconoscente e generosa…
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