Dicembre 21st, 2012 by dumbles
Siamo state via dal web una settimana e quando vi torniamo, chi troviamo ? Ancora lui! Papa che parla e spara un’altra raffica a distanza di poco tempo contro gay e lesbiche e anche di più, contro chiunque non si trovi bene nel sesso biologico, chiunque pensi che i ruoli sessuali sono anche e forse soprattutto attribuzioni culturali, chiunque osi scostarsi dal dato naturale, che poi sarebbe quello che dice lui vox dei. Ma perchè tanta acrimonia, tanto livore, tanta malevolenza?
… La chiesa non ha pagato neanche l’imu, che altro vuole? Certo, quando ci sono periodi traballanti come questo, si alza il tiro; in periodo pre-elettorale poi, assisteremo alla recrudescenza delle guerre combattute sui corpi di tutti i soggetti non inquadrabili e dalle rivendicazioni non ammissibili.
Tanto per cominciare oggi la questura di Trieste ha negato all’ArciGay il permesso di manifestare davanti alla Curia. Una cosa gravissima perchè viene negata la possibilità di replica ad affermazioni gratuite, offensive e pesanti come bestemmie contro la libertà di ognun* di stare nel genere che crede.
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Dicembre 15th, 2012 by dumbles
Avessimo dovuto inventare un paradosso, non saremmo arrivate a tanto.
Oggi, Giornata mondiale della pace il papa ha reiterato la guerra ai matrimoni gay e come prologo ieri, ha incontrato e benedetto la presidente del parlamento ugandese Rebecca Kadaga la quale ha da poco proposto una legge contro l’omossesualità per la quale prevede anche la pena di morte.
Alla faccia! Non che la giornata per la pace rivesta per noi un qualche significato di credibilità, non che per noi il matrimonio, gay o non gay sia un’istituzione auspicabile…. ma insomma…. un pò di logica… cose così starebbero bene nella Giornata mondiale della crudeltà, magari della perversione integralista, perchè no, della teocrazia e così sia.
Poi ce n’è anche per l’aborto e l’eutanasia. Tutt* quell* che li chiedono sono contro la pace. Chissà perchè.
Ma non era la guerra ad essere contro la pace? Insomma quella che ha questa definizione, …tipo prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, guerra di religione tipo crociate ecc. ecc.?
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Dicembre 13th, 2012 by dumbles
C’è qualcuno che è sempre più toccabile di qualcun’altro, anzi molto di più, così tanto da essere fracassato a calci e pugni.
Stefano Cucchi deve essere stato uno di questi.
Leggiamo le conclusioni della perizia svolta su incarico della III Corte d’assise di Roma: morto per malnutrizione. Stefano Cucchi è morto di fame!
Ci hanno fatto abituare a tutto, soprattutto a certe verità che, anche se sono evidenti, palesi, provate, non importa, non si possono dire.
Appena ieri si ricordava il quarantatreesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, strage di cui ormai si dice “strage senza colpevoli”, e poi c’è chi dice: “strage di stato” e allora si capisce.
Viviamo nel paese dei rimbalzi, dove a un* può capitare di morire per le fatalità più inverosimili che trascolorano in verosomiglianti, poi in quasivere e poi diventano vere come la bugia ripetuta tante volte. Ecco, Stefano Cucchi può aver battuto la testa contro il muro, contro un mobile poi è caduto e così lo spazio fra le vertebre, fino al canale midollare si sono riempiti di sangue… Basta un niente… un “malore attivo” ecco, come quello che buttò giù dalla finestra Giuseppe Pinelli. Ci pensavamo ieri ricordando alcune considerazioni che avevamo fatto sul libro in cui parla la moglie Licia: “Una storia quasi solo mia”, lei ad un certo punto dice più o meno che la giustizia che non c’è mai stata sarebbe semplicemente che tutti potessero conoscere la verità. La verità: i mandanti, gli esecutori, i beneficiari, nomi, cognomi, la verità insomma. A lei non piaceva il carcere, non lo invocava perchè la verità per affermarsi non ha bisogno di essere sostanziata dalla punizione di qualcun*. La verità parla da sè ed a tutt*.
Quando poi un carcere ti restituisce un corpo straziato come quello di Stefano Cucchi dicendo che è morto per malnutrizione hai già capito perchè sul versante di quell’altra tragedia collettiva sono passati quarantatre anni “senza colpevoli”. Qui, è colpa dei medici, hanno detto, come a suo tempo fu colpa di un calcinaccio.
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Dicembre 10th, 2012 by dumbles
Ad ottobre, quando era il suo giorno, l’abbiamo saltato, ci rifacciamo oggi al suo 197esimo compleanno.
Parliamo di Ada Lovelace “madre dell’informatica” come la definisce oggi Wired.
Chi era lo leggiamo brevemente da lì e più dettagliatamente sul sito Finding Ada, sito che si occupa della partecipazione delle donne nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
Così nella famiglia della scienza, pullulante di padri, oggi spunta incredibilmente una “madre” cui perfino Google dedica un doodle. Evviva! Ada parlava la lingua dei numeri, quella che da sempre viene usata per formalizzare e descrivere anche la natura e le sue leggi, quella che schiere di padri della fisica, della cosmologia, della meccanica quantistica, dell’ingegneria, della biochimica, della genetica usano… e, mentre i sistemi naturali collassano per ipersfruttamento, c’è chi guarda all’universo come ad un supercomputer che computa se stesso. Interessante? Stridente?
Molta strada ha fatto l’intuizione di Ada; ha fatto la strada giusta? o è sbilanciata, come il resto delle discipline scientifiche, dall’impronta del cromosoma Y? Le “madri” della scienza fanno meglio dei “padri”? E le figlie geek appassionate di tecnologia, di questa tecnologia, per che cosa la usano?
Domande, così, per ricordare Ada ed il suo fecondo lascito.
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Dicembre 9th, 2012 by dumbles
La storia è presto detta: una madre con la figlia provano a rubare in un supermercato di Campoformido qualche scatoletta di tonno, due tazzine, un paio di mutande, il tutto per un valore di trenta euro. La figlia scappando, da una spinta alla cassiera che la rincorre, le due vengono poi catturate dai carabinieri che le inseguono. C’è il processo per rapina; la pm, chiede una condanna di anni 3 di reclusione; praticamente un anno per ogni dieci euro di merce trafugata.
Il collegio giudicante condanna la madre ad un anno e 300 euro di multa e la figlia ha patteggiato una pena a dieci mesi e venti giorni e risarcito la somma di quindi euro.
Trova l’orrore: perchè se si possono invocare tre anni di carcere per qualche scatoletta di tonno e poche cose le unità di misura della giustizia e di chi in questo caso la amministra sono fuori calibro di brutto anche nella logica del chi ruba paga.
Lasciamo stare la banalità, non per questo meno vera, che c’è chi ruba alla grande ma sta in posti protetti dai quali può accedere ai nostri soldi, alla nostra salute, alle nostre vite, non bazzica nei supermercati.
Ecco un altro orrore: che chi ha uno straccio di lavoro, es. da commess* di supermercato, debba diventare vigilante e guardia antitaccheggio.
Ma poi, di che taccheggio parliamo? Il furto per fame.
Ah, caro De Andrè: ….Ci hanno insegnato la meraviglia/verso la gente che ruba il pane/ora sappiamo che è un delitto/il non rubare quando si ha fame.
….ora sappiamo che è un delitto/il non rubare quando si ha fame.
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Dicembre 8th, 2012 by dumbles
Ieri sera non abbiamo avuto parole, se non un: Ancora?! Il suono uscito da un pugno nello stomaco tanto più forte quanto più il fatto è vicino nel tempo e nello spazio.
Ancora? Ma non potevamo mica pensare che dopo il 25 novembre giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dopo che i giornali e i telegiornali ne hanno parlato, dopo che hanno perfino adottato il termine “femminicidio, questo fosse finito? No. Il bollettino di guerra si aggiorna sempre; oggi ci parla di Lisa che da ieri sera non c’è più perchè accoltellata a morte dall’ex convivente che lei aveva già denunciato tre volte.
All’articolo di cronaca del MV di ieri c’era questo commento: Risulta che la ragazza aveva denunciato molte volte il suo carnefice. Tragedia quindi annunciata! Finche’ non uccidono nessuno fa nulla. Questo e’ un grosso problema che andrebbe risolto, anzi che bisogna risolvere!!!
Domanda: come?
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Dicembre 4th, 2012 by dumbles
Ecco, facciamo uno più uno; mentre leggiamo del summit Montillande, delle fantastiche iperboli sui finanziamenti al TAV, ci siamo ricordate -ma poi chi lo sapeva?- che era, ed è ancora in corso, a Doha capitale del Qatar l’incontro fra 119 paesi per negoziare gli impegni post Kyoto sulla riduzione delle emissioni di CO2.
Quello che ci balza agli occhi è che per il 2013 i governi hanno già preannunciato che non ci sono soldi per l’ambiente e il clima.
Così, nemmeno l’Unione Europea si impegna a rinnovare il finanziamento del Fondo per il Clima che si esaurisce a fine anno. Però, però, secondo Monti ci saranno soldi per il TAV.
Alluvioni, frane, tornadi,… conseguenze dirette del cambiamento climatico? In friulano si dice: rangjaisi! -arrangiatevi-
Ah, ieri Monti è anche stato eletto all’Accademia delle scienze morali e politiche.
Soprattutto morali.
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Dicembre 3rd, 2012 by dumbles
Incontro Monti-Hollande. A proposito di TAV, dice Monti che non gli sarà difficile spiegare i benefici di questa opera in Italia ed in Europa e poi dice anche che …”riusciremo a superare vari tipi di ostacoli nazionali che ancora si frappongono alla realizzazione di queste opere, e questo richiede determinazione e capacità di persuasione, più sarà forte la nostra posizione nel sostenere che adeguati mezzi finanziari nel bilancio europeo siano messi a disposizione dell’opera...”
Bene, qua stiamo aspettando ancora che riesca a spiegarceli questi fantomatici benefici, mentre assaggiamo ad ogni piè sospinto i tentativi di persuasione del manganello, del gas urticante e lacrimogeno. Tra ieri e oggi ci hanno provato anche con il sequestro di persona su bus.
Quella dei finanziamenti europei poi, è una vita che la sentiamo e non ci crede nessuno, primo perchè in ogni caso sarebbero solo una piccola parte e solo per le tratte transfrontaliere, secondo perchè la tratta transfrontaliera qui da noi frana e si perde nelle grotte carsiche, terzo perchè il TAV come grande progetto europeo a suo tempo chiamato corridoio 5 è morto e sepolto.
Però nonostante questo Monti, il grande uomo, ci mette tutt* nel tunnel del debito infinito. Anche lui nella banda del buco.
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Dicembre 2nd, 2012 by dumbles
Se mai ci fosse stato bisogno di una prova sul fatto che in Italia se non sei subalterno ai dictat vaticani non vai da nessuna parte, sono arrivati i dati del Censis sull’approvazione o meno, da parte de* italian* , dell’aborto e della RU486.
Il 60% è favorevole al primo, il 54% alla seconda; solo un 26 % vi si oppone dichiaratamente, eppure… eppure in tutti gli ospedali e cliniche italiani, tra il personale sanitario dei reparti ginecologici ecc. ormai, quasi il 100% è obiettore di coscienza. La statistica è ribaltata, la realtà rivoltata, le proporzioni sproporzionate.
Misteri della fede.
Altra ipotesi: solo persone sottilmente perverse scelgono di praticare il mestiere di ginecolog*, come se la maggior parte dei testimoni di Geova fossero addetti alle trasfusioni.
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Novembre 30th, 2012 by dumbles
Oggi il Governo Monti ha scelto di sospendere per due anni la decisione sul futuro del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto, nell’attesa di verificarne la fattibilità tecnica e la sostenibilità finanziaria, -incredibile!- come se, in particolare quest’ultima, fosse ancora (e mai stata) possibile a fronte della situazione disastrosa che ci si trova intorno.
Su questa vicenda dello stretto è chiaro come il sole che, come sostiene la Rete No Ponte, importante è l’iter, non necessariamente la realizzazione. L’iter è già di per sè una bella macchina mangia soldi. Altrochè!
Lo stesso è per il TAV; tutt* sanno che il corridoio 5 è morto e sepolto eppure continuano a smenarci sopra. Che ci fa tutta la prosopopea sul futuro dei trasporti e sui grandi traffici transeuropei quando all’estremo opposto, cioè da noi il prosieguo del TAV non si sà ancora dove metterlo, più giù, più sù, sopra o sotto il Carso, vicino alla laguna, sulla ferrovia esistente… è da ridere, nessuno ci crede… eppure… eppure l’importante è l’iter; mandare avanti che, come dice Ciucci ad dello Stretto di Messina: con il supporto indispensabile del Governo possiamo avviare tavoli di trattativa ed individuare le fonti di finanziamento…
Così lunedì Monti incontrerà Hollande e si diranno quello che si sono già anticipati a settembre cioè che La TAV si farà.
Si mandano avanti le trivelle per fare buchi che non si sa ancora che cosa collegheranno.
Intanto non avendo ragioni proprie, si continua a censurare e criminalizzare quelle de* altr*.
Denunce, arresti, avvisi di garanzia… consolidata strategia .
Sul bliz di ieri, qui un’analisi da Sguardi sui generis.
Siamo con loro: Liberi/e tutti/e!
Arrestate l’iter.
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Novembre 28th, 2012 by dumbles
Sembra che tutto il peggio converga su Taranto. Tutte le cose più dissennate che la sfrenata società capitalista nel corso della sua storia sia riuscita a produrre.
Lo sfruttamento del lavoro, la lunga impunità per i padroni e i loro protettori, l’inquinamento, l’avvelenamento ambientale, le morti conseguenti, il cambiamento climatico e i suoi fenomeni.
Ieri stavamo per scrivere che a Taranto possono scegliere di che morte morire, se di fame o di tumore, poi abbiamo lasciato perdere perchè ci venivano aggettivi troppo pesanti, soprattutto nel leggere della pensata governativa di usare la “soluzione Acerra” cioè di dichiarare l’Ilva sito di interesse strategico, come si fece nel caso dell’inceneritore sottraendolo alla normativa ordinaria; uno scacco all’inchiesta in corso, alle bonifiche ambientali, ai morti, alle morte.
Clini oggi ha detto che è la chiusura ad impedire le bonifiche e che chiudere fa male all’ambiente.
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Novembre 26th, 2012 by dumbles
L’altro ieri, 24 novembre, sabato, giornata dedicata a diverse iniziative contro la violenza sulle donne, noi eravamo a manifestare in un presidio contro il carcere sotto le mura del carcere -maschile- di Tolmezzo.
Il giorno prima, a Udine c’era stata una flash mob di “se non ora quando?” che con gran fantasia, ha raccolto in un cesto rose bianche, una per ogni donna che quest’anno è morta per mano di un uomo.
Il giorno dopo, 25 novembre, il giornale locale, il Messaggero Veneto, della giornata internazionale contro la violenza sulle donne non ha fato parola, ma in prima pagina ha messo una foto bella grande delle “Pin Up udinesi”, ritratte sui calendari secondo i canoni in uso per il tradizionale sguardo maschile.
Questa più o meno una panoramica veloce del 25 novembre intorno a noi.
Noi abbiamo aderito alla manifestazione davanti al carcere più che volentieri, perchè, come abbiamo già scritto, riteniamo il carcere una delle espressioni più brutali della società del dominio al cui interno sono iscritti anche i codici del patriarcato.
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Novembre 21st, 2012 by dumbles
Tonio Borg da Malta è stato nominato Commissario Europeo per la salute.
Tonio Borg è un integralista antiabortista; nel suo paese, nel 2005, in qualità di ministro dell’interno ha tentato di far inserire il divieto di aborto direttamente nella Costituzione, così, tanto per essere sicuro che a Malta nessuno si sogni di intaccare quel divieto che impedisce alla donna di abortire anche se è in pericolo di vita.
Prima il feto.
E’ successo poco tempo fa nell’europea e cattolica Irlanda.
Savita, irlandese di origini indiane, alla 17essima settimana di gravidanza chiede più volte ai dottori di interrompere la gravidanza, perchè avvertiva un fortissimo mal di schiena e stava per abortire.
L’intervento le viene negato perchè, le viene spiegato, “questo è un paese cattolico”.
Savita muore di setticemia il 28 ottobre scorso, una settimana dopo il ricovero. Il feto è stato asportato dal suo corpo il 23 ottobre, dopo che il cuore del bambino aveva smesso di battere.
Come si può definire la barbarie?
Quello che succede in Irlanda, probabilmente succede anche a Malta.
Tonio Borg ha assicurato che le sue visioni personali non interferiranno con il suo ruolo di Commissario alla Salute. … e qualcun*, per fuffa o per finta, gli ha pure creduto.
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Novembre 20th, 2012 by dumbles
Gaza è la prigione più grande del mondo, così densamente popolata che qualsiasi ordigno arrivi dal cielo non può colpire un obiettivo con precisione perchè qualsiasi obiettivo sarà vicino a qualcos’altro, in genere civili, vecchi, vecchie, donne e bambini e bambine. Così sono morte Samah, e i suoi quattro figli: Jamal 2 anni, Yousef 4; Sarah 7; Ibrahim 12 mesi, e altre cinque persone. A Gaza c’è sempre una moltiplicazione dei morti… come faceva notare Odifreddi, dalle colonne di Repubblica che lo ha prontamente cancellato: nell’operazione Piombo fuso di fine 2008… sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. … il classico rapporto 1 a 100, più o meno. Ad oggi si contano più di cento morti tra i civili. Intanto, tregua si, tregua no, l’esercito per rendere partecipi i cittadini delle proprie operazioni, li invoglia a giocarci su; vai sul suo sito, segui i bombardamenti su Gaza e più segui, più vinci… si chiama gamification… come spiega Wikipedia: La gamification (traducibile in italiano come Ludicizzazione) è l’utilizzo delle meccaniche e dinamiche dei giochi come livelli, punti o premi, in contesti esterni al gioco per creare più interesse…La vita quotidiana è composta da numerose azioni spesso ritenute noiose e mal digerite …. mentre il gioco è un’ azione volontaria per trarne piacere. … Guardando Gaza.
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Novembre 19th, 2012 by dumbles
Oggi l’associazione Antigone ha presentato il nono rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione in Italia.
Il quadro è, come prevedibile, drammatico e desolante: 140 detenut* ogni 100 posti, spazi ristretti, disumani, al limite dell’impazzimento, strutture rotte e fatiscenti; dati ufficiali non chiari o falsati rispetto alla realtà…
In questa regione abbiamo la bellezza di un carcere per ogni provincia ed anche più. Oltre a Pordenone, Gorizia, Udine e Trieste, ce n’è uno anche a Tolmezzo. Di quest’ultimo, Antigone ha redatto una scheda con dati 2004 che andrebbe aggiornata, purtroppo, con quello che invece filtra da quelle mura, la voce disperata di chi ci è rinchiuso.
Partecipammo anche noi ad un presidio davanti al carcere di Tolmezzo in settembre, in solidarietà con i detenuti che denunciavano pestaggi e maltrattamenti ed in solidarietà con Massimo Passamani No Tav allora lì rinchiuso.
Ci torneremo con un altro presidio sabato 24, perchè non possiamo ignorare quelle voci da oltre le mura.
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Novembre 18th, 2012 by dumbles
Scritto da un uomo, interpretato da una donna, forse “La merda” di Cristian Ceresoli fotografa bene un aspetto di quello che c’è in giro. La nostra è un’impressione, non abbiamo visto lo spettacolo di cui parla oggi Il Fatto Quotidiano che ne propone alcuni pezzi.
Forse troppo caricatura di un’unica figura: la ragazza “pronta a tutto”?
Perchè, non dimentichiamolo, quel “tutto” è stato allestito con cura e pervicacia da altr* con la complicità (e la fruizione) di molt* … in ogni caso, alla fine il risultato ed il messaggio è questo: o mangi questa merda o salti dalla finestra.
Poi, cantando l’inno finale, possiamo anche prendere la via del cesso…. o quello della rivolta.
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Novembre 17th, 2012 by dumbles
Questa volta si chiama “colonna di difesa”, un altro test prima delle elezione di gennaio, come “piombo fuso” lo fu alla fine del 2008. La capacità di difesa di Israele, la determinazione nella risposta militare, la “sicurezza” da garantire ai propri elettori è sempre tema importante in ogni campagna elettorale.
La prova di forza si traduce poi nel continuo genocidio palestinese.
Poi naturalmente è un test anche su altre questioni tipo che farà adesso Obama, che farà l’Egitto, che farà la Turchia, che posizioni prenderà l’Occidente, quanto l’Iran sciita soccorrerà l’Hamas sunnita…
Intanto a Gaza si muore, in attesa dell’attacco da terra.
A suo tempo ne parlammo qui e qui.
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Novembre 16th, 2012 by dumbles
In Italia ci sono cose facili al rimbalzo; rimbalzò su un calcinaccio il proiettile che uccide Carlo Giuliani, rimbalzano sul muro dopo essere stati lanciati da terra, secondo il questore di Roma, i candelotti che si vedono piovere dalle finestre del palazzo del ministero di giustizia…
che aspettarsi nel paese in cui per prima la verità sui morti ammazzati nelle stragi o nelle carceri, rimbalza da una vita sui muri di gomma che le si costruiscono intorno?
Una cosa che non rimbalza sono i manganelli che colpiscono duro in testa, quando sei a terra e pure alle spalle.
Quei colpi sono la firma del governo della finanza, il messaggio ai naviganti, a chi manifesta e protesta, agli/le studenti, insegnanti, lavoratrici, lavoratori, ai precari/e, a disoccupati/e, ai no TAV… sono una certificazione di quello che sarà il futuro, per chi non accetta di essere espropriato di diritti e prospettive e l’alibi dei violenti per scatenare la macelleria è vecchia come il cucco; anche questa rimbalza di corteo in corteo, da nord a sud, dalla ValSusa a Palermo.
Scommettiamo che anche il “puniremo i poliziotti violenti” della Cancellieri, come una palla (e magari anche lo è), rimbalzerà fino ad estinguere il suo moto …
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Novembre 13th, 2012 by dumbles
Le donne in movimento della Val Susa in occasione della giornata contro la violenza sulle donne organizzano questa due giorni per il 17 e 18 novembre a Bussoleno.
Argomentazioni belle e forti; la violenza alla terra e la violenza della cultura patriarcale ben saldate assieme per fare la grande opera…
…La violenza della cultura patriarcale verso le donne l’abbiamo sperimentata, qui in valle di Susa, in molti modi: attraverso l’arroganza dei politicanti locali di turno – maschi ma anche femmine, vittime, serve o complici della dominante cultura maschile – nei confronti delle cittadine, considerate ignoranti e retrograde se vogliono conservare e difendere la terra. Basti pensare a come sono state liquidate dalla sindaca di Susa, in poco tempo e con poche parole, le donne preoccupate per l’abbattimento delle proprie abitazioni per far spazio alla stazione internazionale del Tav o alle non risposte del primo cittadino di Giaglione alle donne preoccupate per l’acqua oppure, solo per fare qualche esempio, alla boria di Pinard, sindaco di Chiomonte, all’indomani dello sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena, dove le donne furono stanate dalle cucine a suon di lacrimogeni dalle truppe d’occupazione…
Così, anche questa notte le truppe di occupazione si sono schierate a difesa di tre nuove trivelle all’autoporto di Susa per conto di LTF.
L’immagine dello stupro viene da sola….
Mentre Monti, viene ancora a raccontarci che va bene così.
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Novembre 9th, 2012 by dumbles
a Pordenone al presidio antifascista del quale ci mandano l’appello i/le compagni/e di Iniziativa Libertaria. E’ una iniziativa di antifascismo militante; fiamma tricolor si porta dietro tutte le disgrazie; oltre ad essere fascista è pure omofoba, razzista e sessista e contro l’aborto perciò
abortiamoli tutti!
Qui l’appello, qui il volantino
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