Giugno 2nd, 2016 by dumbles
Ci sono voluti cento anni più uno alla Germania per riconoscere il genocidio armeno da parte dell’allora impero ottomano. All’Italia, se pur con le solite sottili ipocrise, ce ne sono voluti solo ottantacinque.
In ogni caso la Turchia insiste con l’errore storico.
Ci è venuto in mente l’album del 2003 di Diamanda Galas Defixiones Will and Testament e i racconti riportati in questo post.
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Giugno 1st, 2016 by dumbles
Sara muore bruciata viva dall’ex fidanzato che non accettava il suo No perchè l’unica volontà ammessa era la sua, di lui. L’alta essendo riconosciuta solo in funzione dei propri desideri.
Molt* hanno scritto e detto che è morta anche per l’indifferenza de* passanti.
Anche questo può essere, in un paese in cui di femminicidio, molestie, stalking.. se ne è fatto un gran parlare quando e solo quando si è preso atto di un bollettino di guerra quotidiano soprattutto per una questione di visibilità politica e con i risultati strumentali che abbiamo sempre denunciato.
Sicchè tutto questo gran parlarne pubblicamente, politicamente, mediaticamente che cosa ha generato nella realtà quotidiana? Read the rest of this entry »
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Maggio 25th, 2016 by dumbles
Una riflessione sulla solidarietà, soprattutto; sul chi, come e perchè e quindi anche su tutt* noi che guardiamo ad altr* dal nostro punto di vista.
Uno scritto di Dilar Dirik che riprendiamo da Da Kobane a noi che l’ha ripreso da Retekurdistan. Buona lettura
Sfidare il privilegio: solidarietà e autoriflessione (di Dilar Dirik)
Sfidare il privilegio: solidarietà e autoriflessione
(8 maggio 2016)La solidarietà non è carità a senso unico praticata da attivisti privilegiati, ma un processo multidimensionale che contribuisce all’emancipazione di tutti i soggetti coinvolti. L’autrice desidera ringraziare gli attivisti internazionalisti in Rojava, gli attivisti Kashmiri e Tamil, gli anarchici greci e in particolare Hawzhin Azeez per le loro reazioni, senza le quali l’articolo non sarebbe stato valido che a metà. Read the rest of this entry »
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Maggio 22nd, 2016 by dumbles

Sì, preghiamo, per la capacità di rendersi antipatici di preti & Co., come quel tal porporato di S.Benedetto del Tronto secondo il quale è giusto discriminare i gay a causa del calo demografico.
Demenziale a tutto tondo.
A proposito di calo demografico, invece, prima di dover sentire le insopportabili bestemmie di qualche vescovo e prima di diventare soggetto passivo dei demografi decisori, cerchiamo di ragionarci sopra. Sarà sempre più necessario.
Qui un approccio da valutare.
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Maggio 15th, 2016 by dumbles

Sull’ultimo numero di “Germinal – giornale anarchico e libertario di Trieste, Friuli, Veneto e …” c’era un nostro scritto intorno alla biodiversità.
Lo riproponiamo qui di seguito con un parzialissimo, breve (e triste) aggiornamento:
la scomparsa di cinque atolli corallini presso le Isole Salomone; sommerse ed irrimediabilmente perdute per l’innalzamento del mare dovuto al riscaldamento globale.
Il termine “biodiversità” ha si e no trent’anni, ma già da cinquanta, è iniziata la distruzione di ciò che il termine rappresenta.
Con l’attacco agli ecosistemi e quindi l’impoverimento del paesaggio è iniziata la perdita di biodiversità per sottrazione della base sulla quale questa si sviluppa; come un liquido al quale viene meno il proprio contenitore. Read the rest of this entry »
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Maggio 13th, 2016 by dumbles
e soprattutto non riporta giusto ciò che succede a* profugh*, non fa informazione ma, come ormai la maggior parte dei mass media, fa disinformazione, falsificazione, strumentalizzazione e cose del genere legate al trattare la storia e la realtà come più conviene.
Tutto meno che informazione.
Si tratta della puntata di Report andata in onda l’8 maggio (qui il link della puntata http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-819676cb-24b0-4f24-97ff-6f928f47e6cc.html). Read the rest of this entry »
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Maggio 12th, 2016 by dumbles
Cogliamo e codividiamo l’appello delle Mamme in piazza per la libertà di dissenso; per la libertà di quei ragazzi e ragazze imprigionati per aver manifestato contro il TAV.
Nella città di Torino, 28 ragazzi e ragazze sono, da alcuni mesi, sottoposti a misure cautelari preventive molto dure.
Non hanno rubato soldi pubblici, non hanno corrotto e non sono stati corrotti, non hanno cercato di trarre illeciti profitti personali, non hanno avvelenato l’aria con la polvere di amianto.
Hanno manifestato contro quel treno ad alta velocità Torino-Lione che saccheggia le risorse pubbliche per costruire un’opera utile solo ai suoi costruttori; hanno difeso le aule dell’università che frequentano dalla lugubre presenza di fascisti torinesi, estranei – tra l’altro – a quelle aule; hanno tentato di sfilare in corteo per ricordare che una città medaglia d’oro alla Resistenza non può assistere in silenzio alla presenza arrogante di un partito xenofobo e razzista; hanno tentato di difendere il diritto all’abitare di famiglie travolte dalla crisi.
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Maggio 11th, 2016 by dumbles
Quello del candidato Mario Turrini di una lista civica che sostiene la candiadata sindaco per la leganord è un bel manifesto culoso.
Il culo non è il suo, naturalmente, che siamo tutt* brav* con quello de* altr*.
Siamo animali sessuofili e simbolici, ha pensato lui; purtroppo non ancora in grado di elaborare culturalmente al meglio le opportunità evolutive della natura, e perciò tristemente sessist*, pensiamo noi.
D’altra parte che aspettarsi dal livello politico raggiunto?
Noi restiamo anarchicamente astensioniste.
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Aprile 26th, 2016 by dumbles

Oggi nella posta abbiamo trovato il testo che pubblichiamo qui sotto.
Leggetelo, è importante. Grazie alle femministe e lesbiche di Bologna che l’hanno scritto e anche a chi l’ha condiviso.
Amplifichiamo queste informazioni, in solidarietà con tutt* quell* che in Egitto combattono per la libertà.
La repressione brutale della dittatura del generale Al Sisi
Il popolo egiziano è sceso in piazza il 25 aprile per denunciare, non tanto la vendita di 2 isole strategiche all’Arabia Saudita ma soprattutto il brutale regime militare di Al Sisi. In vista della manifestazione del 25 Aprile al Cairo, il dittatore ha deciso di applicare delle retate massive per impedire alle egiziane ed egiziani di scendere in piazza. Ci sono stati più di 200 arresti negli ultimi giorni, le persone venivano prelevate dalle proprie case, mentre camminavano per strada o erano in un bar, di tanti non si sa dove li hanno portati. Sono stati torturati, avvelenati, violentate/i. Già durante la manifestazione del 15 Aprile, sono state arrestate 25 persone solo al Cairo, uno di loro è stato denudato per strada da sbirri in borghese e poi caricato su una camionetta e massacrato, altri hanno subito interrogatori coi servizi segreti e sono stati torturati. Purtroppo questi 25 arrestati sono ancora in carcere. Alcuni che sono stati arrestati prima della manifestazione sono stati rilasciati, con segni di tortura. Dopo il rilascio sono stati nuovamente arrestati, come nel caso di un ragazzo, che è stato ripreso mentre era in aeroporto e ora non si sa dove sia! Read the rest of this entry »
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Aprile 25th, 2016 by dumbles
Qui di seguito il volantio che abbiamo distribuito oggi a Udine.
Facciamo Resistenza!

Facciamola ricordando ed imparando da quell* che l’hanno già fatta.
Siamo al 25 aprile, e questo è doveroso, oggi, come ogni altro giorno.
A maggior ragione in ques’epoca in cui si mettono in atto le sceneggiate più grottesche (o foibesche…) [*] nel tentativo di riscrivere la storia dando un colpo di spugna alla Resistenza contro il fascismo, nel malcelato tentativo di favorire quest’ultimo.
Come se non fosse già sufficientemente tollerato, protetto, delle volte coccolato e favorito dalle così dette istituzioni democratiche che, vantando la loro nascita dalla Resistenza, si sentono legittimate a tradirla ad ogni piè sospinto.
Che delusione e che beffa. Read the rest of this entry »
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Marzo 28th, 2016 by dumbles
Non ci fa mancare nulla la governatrice Serracchiani per rendersi più indigesta possibile.
Della sua passione per il TAV ne abbiamo accennato diverse volte, dai tempi in cui il TAV era irrinunciabile a quelli odierni in cui è diventato “diversamente” fattibile ma sempre finanziariamente indispensabile. E detto questo abbiamo già capito tutto su chi fanno carico i costi e chi i benefici.
Poi la governatrice, per un po’ è stata anche una noTRIV. Questo lo hanno ricordato in molti facendo girare giorni addietro il tweet in cui si diceva contro le trivellazioni in adriatico. “Oggi”, scriveva il 21 gennaio 2012, “ ho partecipato alla manifestazione per la difesa del mare Adriatico dai rischi delle trivellazioni petrolifere”.
Oggi invece, che contro le trivellazioni è stato indetto un referendum, lei invita all’astensione perchè il referendum, dice, è inutile.
Maggiori dettagli qui; in ogni caso la giravolta si spiega facilmente con l’avanzamento di carriera, da rottamatrice a vicepresidente del Passito Democratico che inibisce anche il risultato del referendum del 2011 sull’acqua pubblica rendendo possibile la gestione del servizio idrico anche a società per azioni. Alla facciaccia della volontà popolare.
E così la nostra, dai pozzi petroliferi, ai pozzi artesiani, non finisce mai di essere rappresentante di interessi lobbistici.
A proposito di acqua, qui da noi, piace lo slogan “Debora Serracchiani giù le mani dai pozzi artesiani!” poiché governa una regione sempre più interessata a chiudere le fontane (o comunque a ridurne la portata) ed a spingere verso l’obbligo di acquedottizzazione.
Un pozzo di cupidigia.
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Marzo 8th, 2016 by dumbles
Ogni volta che leggiamo di notizie come questa, in sintesi di donne picchiate che non denunciano chi le ha massacrate di botte, ci viene in mente la totale mancanza di socialità e di solidarietà della quale una persona vittima di qualcosa e di qualcuno dovrebbe essere circondata, ma il fallimento delle relazioni sociali ci sembra ancora più marcato quando il coro intorno preme e si scandalizza per la mancanza della denuncia ai carabinieri; per non parlare poi dello stesso intorno di persone che scelgono la delazione piuttosto che la relazione.
Un tempo, cinquant’anni fa nelle nostre famiglie queste cose accadevano tanto frequentemente quanto oggi; allora il coro intorno premeva per il silenzio e l’omertà perchè la denuncia pubblica da parte delle donne avrebbe portato alla sfascio della famiglia.
Oggi si preme per la denuncia a qualsiasi costo, indipendentemente da quello che sceglie di fare la diretta interessata.
Dal silenzio forzato alla delega securitaria che peraltro deve invocare pene sempre più lunghe altrimenti dopo un po’ sei punto e accapo.
C’è qualcosa che non va evidentemente.
La forza e la determinazione sono cose che crescono piano, ma crescono; si apprende ad essere forti e ad autodeterminarsi, a sapere quello che si vuole e si apprende anche a contrastare chi ci vuole impedire di essere ciò che vogliamo essere.
Questa è la migliore difesa ed autodifesa.
Ma questo si fa con relazioni sociali sensibili, con l’appoggio di persone che ragionano … con la cultura insomma.
Ma chi la fa la cultura? Nè i violenti, né i carabinieri ovviamente.
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Marzo 1st, 2016 by dumbles
Venerdì 4 marzo Chiara Gazzola sarà nostra graditissima ospite per raccontarci il suo libro: “Fra diagnosi e peccato – la discriminazione secolare ella psichiatria e nella religione”.
Un libro che è una puntura stimolante, che ti fa venire una salutare incazzatura nei confronti della psichiatria e della religione, questa vera associazione a delinquere contro soggetti non normabili che si è messa a punto ed affinata nel corso dei secoli in un occidente segregante, che peraltro ha visto nelle donne le sue vittime privilegiate.
La storia è lunga e Chiara la racconta nei suoi molti dettagli; da un cupo medioevo ad un oggi altrettanto terribile, in cui, psichiatri ed esorcisti, psicofarmaco ed acquasanta sono ancora imposti per scacciare il male ed il maligno che si insinua nei corpi anomali.
Ma gli strumenti e le manovre della segregazione, dell’esclusione, dell’annichilimento si smontano quando riesci a vederli; il libro di Chiara Gazzola è una buona lente di ingrandimento.
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Febbraio 21st, 2016 by dumbles
Dunque Fidenato è rimandato a settembre nel senso che sarà la Corte di giustizia dell’Unione europea a pronunciarsi sul procedimento aperto nei suoi confronti per aver seminato ogm in violazione del decreto 2013 emanato dal ministero della Salute.
La giudice del tribunale di Pordenone ha accolto la richiesta della difesa, rimarcando che appare necessario verificare se il divieto di coltivazione del mais geneticamente modificato, introdotto dal decreto di cui sopra sia conforme alla normativa europea.
L’imputato ne sarà contento.
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Febbraio 14th, 2016 by dumbles
Il 10 febbraio era il giorno del ricordo, e, tanto per ricordare che è da sempre stata giornata di mistificazione storica e retorica nazional-fascista, si è pensato bene di censurare, negando la sala nella quale avrebbe dovuto tenersi, a Gorizia, un convegno storico di analisi, appunto, su come è nata, cosa rappresenta e cosa è quella giornata.
Qui l’approfondimento della vicenda, e qui la pagina di WuMing su quella giornata, sul contesto storico e sul maldestro e osceno tentativo di attualizzazione del direttore dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia che definì codardi quei “giovanotti” che oggi se ne vanno dalla propria terra al primo ‘bau’, mentre gli istriani dell’esodo post bellico difendevano la patria.
Parole in libertà, sì, perfino da un direttore di istituto storico dedicato alla Resistenza che ricorda come vuole e quello che vuole, alla faccia del rigore storico che dovrebbe essere documento e non pessima interpretazione.
Il 19 febbraio sarà un’altro giorno del ricordo, quello delle stragi compiute dai fascisti italiani nel ’37 come rappresaglia per l’attentato contro il vicerè fascista Rodolfo Graziani. In quell’occasione furono massacrati 30.000 cittadini inermi nella sola capitale Addis Abeba.
L’aggressione coloniale fascista è costata alla popolazione etiope 760.300 vittime. Ce lo ricorda un post di Staffetta.
E sono cose da non dimenticare.
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Febbraio 9th, 2016 by dumbles
Infine l’addio a Giulio non sarà un funerale di stato.
Almeno sarà risparmiata la grande girandola di dichiarazioni ipocrite sul “suo sacrificio che fa onore all’Italia”, mentre l’Italia stringe amabilmente le mani di quelli che con tutta probabilità sono gli artefici di quel buco nero che in Egitto negli ultimi mesi del 2015 ha inghiottito una media di tre persone al giorno.
Persone, spesso oppositori del regime, che secondo le forze dell’ordine potrebbero rappresentare “una minaccia alla sicurezza nazionale” e perciò prelevate, torturate e sistematicamente violentate e spesso sparite.
Ma Renzi ha definito Al Sisi “un grande statista” e perciò, più o meno sappiamo già come andrà a finire.
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Febbraio 6th, 2016 by dumbles
Seguiamo, seguiamo, seguiamo “Da Kobane a noi” !
Perchè non possiamo non sapere quello che sta accadendo nei territori del Kurdistan, quello che sta facendo la Turchia nel silenzio totale e quindi con la vigliacca complicità dell’occidente.
A chi foraggia la Turchia perchè tenga bloccati i profughi in fuga dalla Siria non interessa nient’altro, e ci mette tutto l’impegno possibile per chiudere gli occhi davanti al massacro dei civili lasciati morire in uno scantinato a Cizre e sparati non appena tentavano di uscire.
Si chiama pulizia etnica, … ma per carità, occhio non vede… e il buio è come il sonno della coscienza.
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Gennaio 27th, 2016 by dumbles
Nel giorno della memoria, in cui si ricorda del genocidio nazifascista contro il popolo ebraico, persone “diverse”, zingar* e omosessuali, giorno in cui si dovrebbe ricordare ogni altro genocidio, ci chiediamo che coscienza e che memoria si ha e si avrà del genocidio in corso in Europa ed intorno ad essa.
Martina, Ornella e Valentina il 23 gennaio erano a Calais per marciare dalla “jungle”, il campo profughi sgomberato alla città e chiedere il diritto alla mobilità e, tutto sommato, alla vita, per le persone che dietro di loro lasciano il genocidio della guerra e della fame.
La polizia però ha risposto con lacrimogeni, idranti ed arresti. Le tre attiviste residenti in Francia accusate di danneggiamento e di disturbo all’ordine pubblico, rischiano l’espulsione dal loro luogo di vita e di lavoro per effetto dello stato di emergenza vigente.
Noi siamo con loro, sosteniamo la loro liberazione e con loro ricordiamo questa incommensurabile vergogna che oggi come ieri vede in azione razzismi e fascismi mai trascorsi.
Oggi addizionati al capitalismo che privilegia gli affari e le merci e tanto micragnoso da requisire i beni che gli immigrati riescono a portarsi dietro come un tempo si prelevavano i denti d’oro.
E chi, come Martina, Ornella e Valentina grida contro questa oscenità, viene perseguit*.
Che ce ne facciamo della memoria?
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Gennaio 20th, 2016 by dumbles
Oggi una ragazza di origini pachistane, abitante a Cervignano, bassa friulana, è salita sul tetto della sua casa come estremo atto di ribellione per il matrimonio al quale la famiglia l’aveva destinata. Qui la notizia.
I commenti sono quasi tutti orientati a sottolineare “la barbarie prossima ventura”, il “ritorno al medioevo”, e poi a parlare di gentaglia e ignoranza per poi scivolare, come di consueto nelle ormai solite, ma non per questo meno ripugnanti frasi razziste.
Sì, il matrimonio combinato, o forzato o riparatore sono “tradizioni” aberranti; di queste, non dimentichiamo che quello riparatore ha abbandonato la nostra civilissima civiltà e il nostro codice penale solo nel 1981….
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Gennaio 19th, 2016 by dumbles
Qualcuno disse che il suicidio è una soluzione permanente ad un problema passeggero.
Già… Ma bisogna saperlo, averne coscienza ed una forza grande per poter superare il momento terribile che assolutizza un presente che sembra prospettare solo quella via di uscita.
E poi occorre percepire un filo di futuro; perciò la cosa sconvolgente e tristissima è che questo non sia a soli dodici anni.
Ma così sembra essere stato per la ragazza dodicenne che a Pordenone si è gettata dalla finestra.
Si è salvata, guarirà e probabilmente non riporterà danni permanenti.
Ne siamo felici.
Non altrettanto delle reazioni del mondo intorno.
Come spesso accade, la scuola non c’entra, la famiglia non sapeva e tutti guardano ad una legge sul cyberbullismo.
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